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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Novembre 2006
 
   
  TORINO, POLITICHE DI LIBERALIZZAZIONE: CONCORRENZA E REGOLAZIONE DEL MERCATO

 
   
  Torino, 14 novembre 2006 - “Politiche di liberalizzazione: concorrenza e regolazione del mercato” era il titolo del convegno che si è tenuto ieri al centro congressi Torino Incontra, organizzato dalla Camera di Commercio di Torino e dalla Regione. L’assessore al Commercio, Giovanni Caracciolo, ha svolto un’ampia relazione. Ecco alcuni dei principali temi affrontati. Competitività - “Il convegno di oggi rappresenta l’inizio di un percorso di discussione teso al conseguimento di un incremento della competitività del nostro sistema Piemonte, all’interno di un quadro di tutela del consumatore di livello sempre più elevato. Davanti a noi abbiamo un compito, favorire la crescita. Riteniamo che questo sia possibile attraverso un notevole aumento del livello di concorrenza e, coerentemente, con più liberalizazioni, dalle quali dovremmo ottenere minori costi e minori prezzi sia per le imprese, sia per i consumatori che usufruiscono di quei servizi ed utilizzano quei prodotti. Si tratta, in definitiva, di costruire un mercato efficiente e trasparente, in parole semplici, regolato in maniera tale da eliminare il più possibile le rendite. Del resto è questa la direzione di marcia impressa dal Governo con la recente legge Bersani 248/2006 che interviene nei servizi pubblici (nazionali e locali), nelle professioni, nella distribuzione commerciale, nei servizi bancari, assicurativi e pubblicitari. ” Governo dei prezzi - “L’esperienza del governo dei prezzi durante le Olimpiadi è il frutto della concertazione tra istituzioni, le associazioni e le organizzazioni rappresentative d’interesse, pur nel pieno rispetto dell’autonomia di ognuno. Ora è venuto il tempo di mettere l’asticella ad un livello più alto. I tempi lo impongono. Come Regione, con la nuova programmazione commerciale abbiamo voluto conciliare e raccordare gli interessi e le esigenze di tutti, la salvaguardia dei consumatori e della funzione delle varie modalità di distribuzione commerciale. Alcuni pensano che sia necessaria una maggior liberalizzazione, noi siamo disponibili come sempre ad una discussione franca ed aperta. C’è un terreno dove potremmo dimostrare da subito la nostra disponibilità ad agevolare i consumatori ed è l’apertura alla grande distribuzione commerciale della possibilità di erogare i carburanti. Rendere fattibile questa opportunità porterebbe, secondo alcuni analisti, un beneficio di circa 70 mln di € all’anno ai consumatori piemontesi. ” Concorrenza - “Molte posizioni di rendita sono state ridistribuite rendendole, quindi, socialmente più accettabili. In questo senso il contributo dei sindacati alla costruzione di una politica sociale per la concorrenza diventa imprenscindibile. Gli esempi sono sotto i nostri occhi tutti i giorni, ed attengono al rapporto tra il mantenimento di un servizio e il costo del medesimo dal momento che viene ad incidere su tutto il sistema economico. Riteniamo che col passare del tempo lo Stato ed il settore pubblico debbano passare da gestore a regolatore. ” Tariffe dei servizi pubblici - Un capitolo a parte merita la questione delle tariffe dei servizi pubblici locali e della tassazione degli enti locali, che sarà approfondita nei prossimi mesi. Siamo tutti consapevoli delle difficoltà a cui da anni sono sottoposte le istituzioni locali, costrette ad erogare servizi con risorse carenti ma siamo anche consapevoli che, secondo le indagini accurate della Camera di Commercio sui consumi delle famiglie, esse incidono fortemente ed hanno la tendenza a lievitare verso l’alto. Le spese per i trasporti (13%) per l’abitazione (26%) per i servizi (14%) e quelle per il combustibile e l’energia elettrica (7%) evidenziano come questo campo vada attentamente esaminato sia sul versante dell’efficienza che su quello dei costi. E’ opinione prevalente che sia possibile introdurre ulteriori elementi di concorrenza, pur salvaguardando l’interesse pubblico, che non può, purtroppo, essere il velo dietro il quale si celano inefficienze ed extracosti. ” Liberalizzazioni – “Il costo sociale delle liberalizzazioni è un argomento forte, da prendere con la dovuta considerazione, altrimenti le resistenze, oltre ad essere difficilmente superabili, sono anche oggettivamente e socialmente insostenibili. In questo scenario un grande ruolo lo rivestono le associazioni dei consumatori, alle quali chiediamo, oltre alla difesa nei casi di lesione di diritti del consumatore, di costruire un movimento, una presa di coscienza dell’insieme della società in modo che la difesa del consumatore, intesa come tutela della concorrenza e di un mercato trasparente ed efficiente, sia considerata un bene per tutti, non soltanto per una parte della società. ” .  
   
 

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