|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Giugno 2010 |
|
|
  |
|
|
PIEMONTE: BILANCIO REGIONALE, UN BUCO DI OLTRE 500 MILIONI DI EURO COTA: TAGLIEREMO TUTTE LE SPESE INUTILI, MA NON I SERVIZI AI CITTADINI
|
|
|
 |
|
|
Torino, 1 giugno 2010 - Il presidente della Regione, Roberto Cota, e gli assessori al Bilancio e allo Sviluppo economico e attività produttive, Giovanna Quaglia e Massimo Giordano, hanno tenuto questa mattina una conferenza stampa per illustrare lo stato del bilancio regionale. "Siamo di fronte ad una situazione critica - ha detto ieri il presidente Cota - la Regione è rimasta per diversi mesi senza bilancio e oggi si ritrova con un buco da sanare di circa 530 milioni di euro, risorse che dovremo reperire con una forte razionalizzazione delle spese. Una situazione che abbiamo ereditato dalla precedente Giunta e che è nostro dovere denunciare. In ogni caso non intendiamo toccare i servizi ai cittadini e confermiamo l’impegno della Regione per quanto riguarda il piano straordinario sul lavoro che stiamo per varare". Il presidente Cota e l’assessore Quaglia hanno fornito i dati sulla situazione dei conti regionali: "Innanzitutto il bilancio presentato dalla giunta Bresso non tiene conto di 157 milioni di spese sanitarie più 16 milioni di spese del Consiglio che andavano inseriti. Mancano poi all’appello 360 milioni di euro, di cui 75 milioni relativi all’appostamento di fondi Fas a copertura di costi sanitari che non potevano andare a coprire, dal momento che i Fas sono i fondi per lo sviluppo, 90 milioni di oneri finanziari non iscritti a bilancio, 15 milioni di stanziamenti relativi a Finpiemonte ed Scr e richieste ad oggi per 180 milioni di risorse dello Stato, da reimpostare dalle diverse direzioni ". "In sede di discussione dell’assestamento - ha spiegato Cota - dovremo quindi presentare un emendamento per sanare questa situazione. Purtroppo più andiamo a fondo più scopriamo sprechi: la Regione pagava 33 mila euro al mese per la sede di Roma, per il nuovo Palazzo unico dal 2006 al 2010 sono stati pagati 22 milioni di euro di parcelle allo studio dell’architetto Fuksas, per non parlare di quanto è stato speso in comunicazione. E questi non sono che alcuni esempi di quella che a nostro avviso è stata una pessima gestione di risorse pubbliche". |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|