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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Giugno 2010
 
   
  AL VIA IN PUGLIA IL PROGETTO DI CREDITO E INCLUSIONE SOCIALE

 
   
   Bari, 1 giugno 2010 - Ricevere finanziamenti da una banca è possibile in Puglia per l’83% dei cittadini senza storia di credito. Il curriculum di buon pagatore potrebbe essere ricostruito infatti non attraverso le rate di un mutuo regolarmente saldate ma grazie alla puntualità nel pagamento delle bollette dell’Acquedotto. I soggetti che potrebbero beneficiarne si aggirano in Puglia tra i 40mila e i 90mila cittadini intestatari di un’utenza domestica dell’acqua. Sono queste le conclusioni di uno studio di fattibilità che la Regione Puglia, attraverso gli Assessorati allo Sviluppo economico e alla Solidarietà, a gennaio 2009, quando già erano stati attivati i bandi della manovra anticrisi, promosse firmando un protocollo d’intesa con l’Acquedotto Pugliese (Aqp, società di proprietà regionale, che fornendo i servizi idrici alla Puglia detiene i dati sulla storia dei pagamenti delle utenze da parte dei cittadini) e Crif S.p.a, società bolognese specializzata nella gestione di informazioni e modelli di valutazione del merito di credito, utilizzati dalle principali banche e finanziarie italiane. La necessità di quello studio, che fa parte del progetto “Credito e inclusione sociale”, partito quando già si paventavano anche in Puglia i morsi della crisi globale, era legata al fatto che molto spesso la difficoltà di accesso al credito è dovuta alla mancanza di “informazioni certificate” che le banche o le finanziarie possano utilizzare per valutare l’affidabilità del cliente. Una condizione che accomuna in Puglia giovani al di sotto dei trent’anni, immigrati, giovani imprenditori, precari, famiglie monoreddito, una popolazione spesso invisibile, perché senza storia di credito e oggi ancora più debole per l’attuale congiuntura economica. L’esclusione dal mercato del credito può infatti rallentare l’inclusione sociale e il processo di sviluppo familiare e professionale per questi segmenti di popolazione, comportando un aumento del costo del denaro e la possibilità di approdare a circuiti alternativi e rischiosi come quelli dell’usura. L’analisi di fattibilità del progetto condotta da Crif sui dati forniti dall’Acquedotto Pugliese – che ha reso disponibile il proprio patrimonio informativo - e su quelli del Sistema Crif di informazioni Creditizie, ha portato risultati incoraggianti. È stata infatti confermata una correlazione tra il comportamento nei pagamenti delle bollette dell’acqua e il comportamento nel rimborso dei finanziamenti. I prossimi passi prevedono la presentazione del progetto presso i principali istituti di credito operanti in Puglia affinché questa attestazione di affidabilità creditizia basata sulle informazioni delle utenze dell’acqua venga riconosciuta dagli stessi istituti e recepita nel loro processo di istruttoria ed erogazione di finanziamenti. Inoltre, l’auspicio è che le stesse banche e società finanziarie possano promuovere l’accesso al futuro Servizio di Attestazione ogniqualvolta si trovino di fronte a un soggetto che non sia valutabile in base a criteri tradizionali. Regione Puglia, Crif e Acquedotto Pugliese stanno già lavorando alle modalità operative di funzionamento e implementazione del Servizio di Attestazione. In maniera innovativa il Servizio sarà erogato direttamente ai cittadini che lo richiedano in previsione di una domanda di finanziamento rivolta a uno o più istituti di credito o a seguito di una richiesta di credito non accolta. Con il Servizio di Attestazione l’esito della valutazione di affidabilità - insieme ai dati considerati per tale valutazione - verrà fornito al cittadino interessato che potrà poi presentare questa valutazione all’istituto di credito al quale intende richiedere il finanziamento. Grande soddisfazione è stata espressa dalla Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “L’esito di questo studio – ha detto – e la sua prossima applicazione è un ulteriore passo per incrementare l’accesso al credito in Puglia. La Regione sta dedicando grande impegno a questo tema. Tutti gli attori sociali indicano infatti nel rapporto banche-piccole imprese il maggiore punto di crisi della nostra economia. Per questo l’Assessorato allo Sviluppo economico ha posto al centro delle sue politiche l’accesso al credito spingendo il collegamento delle imprese con il sistema bancario. Ha dato impulso alla garanzia di credito stanziando 50milioni di euro nel solo 2009 contro i 20 dell’intero ciclo precedente. I 50 milioni di euro stanno movimentando prestiti che potranno arrivare sino ad 1miliardo. Questo studio – ha concluso la Vice Presidente – ci permette di creare strumenti innovativi per chi, invece, fino ad oggi, è stato completamente invisibile al mondo del credito e quindi ancora più debole”. Per l’Assessore al Welfare Elena Gentile “aver cercato strade nuove per facilitare l’accesso al credito per i giovani, gli immigrati, i lavoratori a tempo determinato, le famiglie monoreddito, può contribuire efficacemente ad una maggiore coesione e integrazione sociale per questo segmento della popolazione, che non è numericamente irrilevante ma conta almeno un milione di individui, resi oggi ancora più deboli dall’attuale congiuntura economica. Per queste persone l’esclusione dal mercato del credito significa finire nel circuito dell’usura. La Regione Puglia si impegnerà affinché questa nuova valutazione di affidabilità sia operativa il più presto possibile”. “Acquedotto Pugliese è lieto di aver messo a disposizione del territorio e per una lodevole iniziativa, il proprio patrimonio di conoscenza ed informazioni”, ha dichiarato il Direttore Commerciale di Aqp ,Donato Marinelli. “Peraltro, l’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso che vede Aqp impegnata nella costruzione di una rinnovata cultura del rispetto degli impegni contrattuali degli utenti. Uno sforzo che ha portato nel 2009 al recupero di 4,6 milioni di Euro di consumi non fatturati e consumati ed alla drastica riduzione dei tempi medi di dilazione dei pagamenti”. “Il modello di scoring che abbiamo sviluppato” – ha spiegato Enrico Lodi, General Manager Credit Bureau Services di Crif – “è in grado di valutare il merito di credito di coloro che non hanno una storia creditizia, ma hanno una storia di pagamenti di bollette dell’acqua di almeno 12 mesi (ossia 4 fatture). Il modello ha registrato valori di significatività ben superiori ai tradizionali indicatori utilizzati dagli istituti di credito in fase di valutazione del credito in assenza di informazioni creditizie”.  
   
 

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