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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Giugno 2010 |
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VERONA CAPITALE DELLO STUDIO SULLA DEPURAZIONE I TECNICI PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA STUDIANO LA PROPOSTA VERONESE: “UN NUOVO ALGORITMO POTRÀ AIUTARCI A CAPIRE PIÙ IN FRETTA I PROBLEMI”
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Verona, 1 giugno 2010 – Trovare un nuovo indicatore gestionale, un algoritmo, che riesca a individuare la bontà di funzionamento dell’impianto di depurazione in modo più semplice, più veloce e quindi più efficace, e che consenta di rendersi immediatamente conto dell’eventuale problema di funzionamento dell’impianto di depurazione. Questa la proposta di Aato Veronese che da oggi sarà al vaglio di tecnici e studiosi. Sia a livello chimico e biologico, che economico. È ciò che è emerso a gran voce nella 40° giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-ambientale sugli aspetti gestionali dei piccoli impianti di depurazione, oggi all’Auditorium Verdi di Veronafiere e organizzata a Verona da Aato Veronese, Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi, con il patrocinio della Regione Veneto, Comune di Verona e Provincia di Verona. Ad argomentare, ascoltare e intervenire durante la giornata, professionisti del settore e ingegneri di Province, Comuni, Autorità d’Ambito, Arpa, aziende pubbliche e private provenienti da tutta Italia. I piccoli impianti sono perciò una realtà molto diffusa nel nostro Paese, e Verona non fa eccezione: 84 impianti di depurazione, 55 dei quali di piccola dimensione. Senza contare che con l’apertura della stagione estiva si aggiungono campeggi e grandi impianti sportivi. In Italia la situazione non cambia: su un totale di 11.509 impianti di depurazione censiti dall’Istat, il 80% è di piccole dimensioni. Da qui l’interesse di Aato Veronese, Acque Veronesi e Ags nel contribuire all’organizzazione della Giornata di Studio. Luigi Pisa, Presidente Aato Veronese: “Questa Giornata di Studio vede lavorare insieme i tre rami che formano il ‘sistema Verona’: Aato, Acque Veronesi, Ags. Mi auguro sia una delle tante occasioni che ci vedrà tutti coinvolti. Oggi in particolare cercheremo di trovare degli indicatori gestionali che snelliscano la procedura di indagine quando qualcosa non va all’interno dei meccanismi di un depuratore”. Luciano Franchini, Direttore Aato Veronese: “Sembra un paradosso, ma i piccoli impianti di depurazione danno più preoccupazione di quelli più grandi. I veronesi possono comunque stare tranquilli, su tutto il territorio: ci sono delle società pubbliche che governano sia acquedotti che impianti di depurazione. L’importante è capire che la questione ambientale è un impegno quotidiano che richiede un impegno costante, grandi investimenti e professionalità”. Guido Cuzzolin, Presidente Acque Veronesi: “Il convegno di oggi è importante perché è la dimostrazione che esiste una collaborazione fra le realtà che si occupano del servizio idrico integrato e che questa collaborazione sta dando dei frutti importanti. E’ infatti positivo per tutti lavorare assieme perché così si lavora al servizio dei cittadini e del territorio, anche realizzando approfondimenti come quello odierno”. Alberto Ardieli, Direttore Generale Ags: “L’80% degli impianti italiani sono di piccola dimensione. La stessa cosa vale per gli impianti dell’area Garda-baldo per i quali Ags gestisce il servizio integrato dell’acqua. Su 11 impianti 10 sono piccoli: sono estremamente importanti, più di quelli grandi, ma delicati, più dislocati sul territorio. Richiedono quindi maggior attenzione”. Marco Gatta, Sostituto Direttore Federutility – Roma. “È necessaria una nuova authority di regolazione dei servizi idrici. Nel settore convivono grandi contraddizioni: da una parte il decreto Ronchi stabilisce una cosa; altre leggi stabiliscono l’esatto contrario. Per questo servirebbe una nuova authority di regolazione.: un “controllo dopo gara” costante e con regole certe”. Un’iniziativa, quella delle Giornate di Studio, nata dalla facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia nel 1998, e che ha come carattere la continuità: le Giornate si sono susseguite nel corso degli ultimi dodici anni (l’ultima, la 39°, a Piacenza nell’aprile 2008), e vedono coinvolti ricercatori universitari e tecnici gestori di impianti con l’obiettivo di studiare le tematiche più importanti sulla gestione degli impianti di depurazione. A Verona, oggi, sono stati 30 i relatori provenienti da varie regioni italiane, intervenuti nel corso del convegno. |
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