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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Giugno 2010
 
   
  UE: TELECOMUNICAZIONI: LA CONCORRENZA AUMENTA MA NON ESISTE ANCORA UN MERCATO UNICO

 
   
  Bruxelles, 7 giugno 2010 - Una relazione pubblicata l’ 1 giugno dalla Commissione europea ha evidenziato che i mercati delle telecomunicazioni nell´Ue sono diventati più concorrenziali; i cittadini e le imprese godono oggi di una maggiore scelta di servizi e di prezzi più bassi. Tuttavia, nella relazione si rileva anche che un mercato delle telecomunicazioni dell´Ue è ancora di là da venire. I problemi comprendono i diversi approcci nella regolamentazione nazionale per affrontare le questioni in materia di concorrenza, come ad esempio la regolamentazione dell´accesso alle reti in fibra. Inoltre, nella relazione si avverte che l´incertezza dal punto di vista della regolamentazione potrebbe ostacolare l´introduzione di progetti di investimenti intensivi di infrastrutture come le reti di accesso della nuova generazione (Nga), vale a dire uno dei punti più importanti dell´Agenda digitale per l´Europa. Il vice presidente della Commissione, Neelie Kroes, responsabile per l´agenda digitale ha dichiarato quanto segue: "Gli orientamenti della Commissione alle autorità di regolamentazione sulle telecomunicazioni hanno garantito un livello di coerenza e prevedibilità che dà fiducia agli investitori. Tuttavia, abbiamo bisogno di una regolamentazione più coordinata per garantire un´attuazione armonizzata e un funzionamento corretto di un mercato unico dell´Ue per le telecomunicazioni". Il vice presidente della Commissione Joaquín Almunia, responsabile per la concorrenza ha dichiarato: "la relazione evidenzia che l´attuazione della normativa dell´Ue sulle telecomunicazioni da parte delle autorità di regolamentazione nazionali, sotto la supervisione della Commissione, ha aperto i mercati delle telecomunicazioni alla concorrenza, offrendo una più grande scelta e prezzi più bassi ai cittadini e alle imprese dell´Ue". La maggiore competitività del mercato è attribuibile agli orientamenti della Commissione nella consultazione e nel processo di revisione noto come procedura dell´articolo 7, nella quale le autorità di regolamentazione sulle telecomunicazioni informano in anticipo la Commissione dei loro programmi per regolamentare parte dei rispettivi mercati nazionali della telecomunicazione. La relazione della Commissione ha sottolineato oggi le tendenze e i problemi più importanti sollevati dalla procedura dell´articolo 7 negli ultimi due anni. Complessivamente, i risultati di questa procedura di notifica consistono in una regolamentazione più snella e migliore su tutti i mercati delle telecomunicazioni dell´Ue. Tuttavia, le autorità nazionali delle telecomunicazioni continuano ad applicare soluzioni divergenti nei casi in cui ci sono problemi di concorrenza. Ad esempio: Il trattamento dei prodotti di accesso in fibra nei mercati all´ingrosso – ad esempio in diversi casi, sebbene la fibra sia stata inclusa nelle definizioni di mercato, le autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni hanno proposto di non imporre misure correttive o di limitarle alle reti in fibra. Applicazione di calcoli distinti agli oneri da parte degli operatori che offrono parte delle proprie reti (accesso) o trasferiscono chiamate attraverso altri operatori (interconnessione). Diverse autorità di regolamentazione includono tuttora costi non pertinenti nel calcolo delle tariffe di terminazione, come i costi dello spettro, il che comporta tariffe eccessivamente elevate. Vari approcci di regolamentazione nei casi in cui gli operatori di telecomunicazione separano la prestazione di servizi ad altri operatori delle telecomunicazioni da quelli forniti agli utenti finali (separazione funzionale). Dal maggio 2011, le norme riviste sulle telecomunicazioni dell´Ue prevederanno nuove responsabilità per la Commissione per quanto riguarda l´imposizione e l´attuazione di misure correttive da parte delle autorità di regolamentazione nazionali (v. Memo/09/513, e l´allegato infra). La Commissione si è impegnata a garantire l´applicazione coerente delle norme dell´Ue in materia di telecomunicazioni, in stretta collaborazione con l´organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Body of European Regulators for Electronic Communications(berec v. Speech/10/15)) e a promuovere una maggiore diffusione della banda larga ad alta velocità come previsto nell´Agenda digitale per l´Europa( Ip/10/581). La Commissione sta ultimando una raccomandazione sull´accesso regolamentato alle reti di accesso della nuova generazione, basandosi sulle direttive fornite nel´ambito degli studi di mercato nazionali sulla banda larga. La Commissione, insieme al Berec, sta inoltre prendendo in considerazione ulteriori istruzioni alle autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni sull´applicazione coerente degli impegni e misure correttive in materia di separazione. Ambito normativo - La procedura di cui all´articolo 7 della Direttiva 2002/21/Ce (modificato dalla direttiva 2009/140/Ce) relativa all´accesso alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e all´interconnessione delle medesime (la direttiva quadro)è servita a stabilire gli ambiti entro i quali la Commissione e il Berec devono agire per promuovere il mercato unico delle comunicazioni elettroniche. In base a tale procedura, le autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni devono presentare le proprie analisi di mercato alla Commissione prima di adottare le decisioni finali al fine di consolidare il mercato interno delle telecomunicazioni. Da quando è stata adottata la procedura dell´articolo 7, le autorità di regolamentazione nazionali hanno presentato più di 1000 progetti di decisioni di regolamentazione per analisi per la Commissione.  
   
 

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