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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Giugno 2010
 
   
  PESCA, EMILIA ROMAGNA: LAVOREREMO A UN PIANO DI GESTIONE COMUNE CON LA REGIONE VENETO PER GARANTIRE SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ED ECONOMICA

 
   
  Bologna - Un piano di gestione locale unico per Regione Emilia-romagna e Regione Veneto, che preveda quelle deroghe indispensabile per garantire, accanto alla piena sostenibilità ambientale, anche la sostenibilità economica della pesca nel mare Adriatico. E’ questa la proposta uscita  l´1 giugno  a Bologna al termine dell’incontro tra l’assessore emiliano-romagnolo all’agricoltura, attività ittiche e venatorie Tiberio Rabboni e le associazioni di pescatori Lega Pesca, Agc Pesca e Federcopesca, insieme alle Marinerie di Cesenatico, Porto Garibaldi e Goro. Al centro della riunione, le nuove misure per la pesca nel Mare Mediterraneo, introdotte dal regolamento comunitario che entra in vigore  e che penalizzeranno in particolare la piccola pesca a strascico che viene fatta, con caratteristiche sostanzialmente simili, in Emilia-romagna e in Veneto. “Le nuove regole comunitarie sono troppo generiche, non tengono conto delle specificità della pesca che viene fatta lungo le nostre coste e rischiano di avere un impatto devastante su un tessuto imprenditoriale, fatto prevalentemente di piccole imbarcazioni di proprietà a conduzione famigliare. Ferma restando la necessità di salvaguardare l’ecosistema marino e la sua capacità riproduttiva – ha detto Rabboni - credo che si possa e si debba agire per garantire anche la necessaria sostenibilità economica. Oggi stesso mi metterò in contatto con l’Assessore all’agricoltura della Regione Veneto per arrivare a proporre deroghe ragionate e selettive supportate da dati tecnici e scientifici. ” Il nuovo Piano di gestione concordato tra le Regioni Emilia-romagna e Veneto dovrebbe in particolare prevedere la possibilità della pesca entro le tre miglia e con reti specifiche, di specie quali il latterino, i marsioni, i moscardini e l’aphia minuta. Si tratta di pesci tipici del Mare Adriatico, che mantengono dimensioni ridotte anche quando raggiungono l’età adulta.  
   
 

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