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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Giugno 2010 |
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PESCA IN TOSCANA: L´ASSESSORE ALL´AGRICOLTURA HA SCRITTO UNA LETTERA AL MINISTRO GALAN: «CONDIVIDO LE PREOCCUPAZIONI DEI PESCATORI»
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«A seguito di un incontro con i rappresentanti regionali delle associazioni nazionali di categoria, ho avuto modo di raccogliere e di condividere le preoccupazioni dei pescatori». Inizia così la lettera che l´assessore all´agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori ha inviato l’ 1 giugno al ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan dopo l´entrata in vigore del nuovo Regolamento dell´Ue sulla pesca nel Mediterraneo (Reg. Ce 1967/2006). Le nuove norme hanno innescato anche in Toscana le proteste dei pescatori, perché, a loro giudizio, frenano la pesca di specie di piccola taglia e di alcuni molluschi. «Oltre alla richiesta delle deroghe sulla distanza dalla costa per l’utilizzo delle reti trainate – scrive Salvadori – e di quelle relative alla dimensione della maglia per le pesche speciali, per le quali siamo in attesa di risposta da parte della Commissione, è impossibile allo stato attuale concedere un contributo pubblico per la sostituzione degli attrezzi da pesca da parte dei pescatori che utilizzano lo strascico. E´ necessario quindi che il Ministero si esprima chiaramente sul termine entro il quale la Regione può concedere i contributi previsti. Noi siamo favorevoli alla massima estensione del periodo di tempo entro il quale concedere gli aiuti e disponibili a sostenere presso la Commissione Europea le iniziative che volete intraprendere se ne ravvisate l’opportunità». «Ulteriore preoccupazione per i pescatori toscani – continua la lettera di Salvadori - è data dall’intenzione di riproporre l’arresto temporaneo della pesca anche per il 2010. Nel corso degli anni precedenti abbiamo sostenuto l’inopportunità del fermo così come concepito sostenendo che, al fine d ella tutela della risorsa e della ricostituzione degli stock ittici, sarebbe più opportuno predisporre piani di gestione contenenti misure tecniche quali la tutela delle aree di nursery, la rotazione delle aree da sfruttare, l’adozione di tecniche selettive. Di conseguenza, anche per il 2010, propongo di non attivare il fermo pesca o in alternativa di prevedere il fermo pesca facoltativo per impresa». «In ogni caso, qualora il fermo dovesse essere attuato, occorre garantire gli indennizzi sia in favore degli imbarcati che degli armatori. Ciò risulta di estrema importanza – conclude Salvadori - in considerazione del momento di particolare disagio che stanno attraversando le imprese di pesca, soprattutto quelle che operano con lo strascico». |
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