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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Giugno 2010
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI POTENZIARE LA VIGILANZA UE SULLE AGENZIE DI RATING DEL CREDITO E AVVIA IL DIBATTITO SULLA GOVERNANCE SOCIETARIA DEGLI ISTITUTI FINANZIARI

 
   
  Bruxelles, 7 giugno 2010 - All´interno del lavoro intrapreso per la prevenzione di future crisi finanziarie e per il rafforzamento del sistema finanziario, la Commissione europea ha proposto oggi delle modifiche alla normativa Ue relativa alle agenzie di rating del credito e ha lanciato una consultazione pubblica sulla riforma della governance societaria degli istituti finanziari. Inoltre, per completare rapidamente le riforme necessarie ad assicurare la stabilità e la sicurezza del sistema finanziario europeo, la Commissione ha adottato una comunicazione di impostazione più generale in cui si impegna a presentare le restanti proposte di riforma del settore finanziario nel corso dei prossimi sei-nove mesi. Dopo averne discusso al prossimo Consiglio europeo, dove spera di ottenere un significativo sostegno da parte di tutti i capi di Stato e di governo presenti, la Commissione europea presenterà le sue proposte — insieme alle sue più recenti idee riguardo la creazione di fondi di risoluzione per il settore bancario (cfr. Ip/10/610) — al vertice del G-20 di Toronto del 26-27 giugno 2010. Per le agenzie di rating del credito, la Commissione si prefigge due obiettivi principali: garantire una vigilanza efficiente e centralizzata, a livello europeo, e aumentare la trasparenza riguardo ai soggetti che richiedono il rating in modo che tutte le agenzie possano accedere alle medesime informazioni. Queste modifiche migliorerebbero la vigilanza, accrescerebbero la competitività sul mercato delle agenzie di rating del credito e offrirebbero una migliore protezione per gli investitori. In materia di governance societaria, la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica che mette a fuoco diverse problematiche, tra le quali come gestire efficacemente il rischio all´interno degli istituti finanziari e come dare un ruolo più attivo agli azionisti. Il termine ultimo per l´invio dei contributi è il 1° settembre 2010. A integrazione di questo pacchetto di proposte, la Commissione ha pubblicato anche due relazioni riguardo le modalità di attuazione delle due raccomandazioni della Commissione del 2009 (cfr. Ip/09/673 e Ip/09/674) relative alle politiche retributive nel settore dei servizi finanziari e degli amministratori delle società quotate. In entrambi i casi si sono compiuti progressi, ma le raccomandazioni non sono state ancora attuate integralmente in un numero rilevante di Stati membri. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: "Oggi la Commissione scende in campo per completare l´ultima fase del processo di riforma del settore dei servizi finanziari Ue. Si tratta di un´azione all´interno di un programma di lavoro più ampio che interessa l´economia europea e che è inteso a stabilizzarla, a consolidarla e a ristabilire una crescita sostenibile". Il commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato: "Le modifiche alla normativa sulle agenzie di rating del credito porteranno a una migliore vigilanza e una maggiore trasparenza in questo settore cruciale. Ma siamo solo all´inizio. Stiamo esaminando questo mercato con più attenzione. Per quanto riguarda la governance societaria, sono convinto che la vera prevenzione delle crisi ha inizio all´interno delle imprese stesse. Se si vuole evitare il ripetersi di crisi analoghe in futuro, occorre che gli istituti finanziari stessi cambino. Dobbiamo garantire la presenza di controlli interni più efficaci. Promuovere una migliore gestione del rischio. Rafforzare il ruolo delle autorità di vigilanza. Inoltre, è necessario porre in opera tempestivamente l´attuale normativa in materia di sane politiche retributive in modo da contribuire a ridurre un´assunzione di rischi eccessiva.". Migliorare la vigilanza Ue sulle agenzie di rating del credito - Dato che i servizi di rating non sono legati a un territorio particolare e i rating emessi da un´agenzia di rating del credito possono essere utilizzati da istituti finanziari in tutta Europa, la Commissione propone un sistema più centralizzato a livello europeo per la vigilanza su tali agenzie. Nel giugno 2009 la Commissione aveva ricevuto la richiesta, proveniente da capi di Stato e di governo, di presentare proposte a questo riguardo. In base alle modifiche proposte, alla nuova autorità di vigilanza europea — Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma, cfr. Ip/09/1347) — verrebbero affidati poteri esclusivi di vigilanza sulle agenzie di rating del credito registrate nell´Ue. Tra queste rientrerebbero anche le controllate europee di note agenzie di rating del credito, quali Fitch, Moody´s e Standard & Poor. Tale autorità avrebbe facoltà di richiedere informazioni, avviare indagini o effettuare ispezioni in loco. Gli emittenti di strumenti finanziari strutturati, ad esempio gli enti creditizi, le banche e le imprese di investimento, dovranno inoltre fornire accesso alle informazioni trasmesse alle proprie agenzie di rating anche a tutte le altre agenzie di rating del credito interessate, in modo da consentire loro di emettere rating non sollecitati. Le modifiche proposte consentirebbero alle agenzie di rating del credito di operare in un contesto di vigilanza molto semplificato, rispetto agli attuali variegati contesti nazionali, con un migliore accesso alle informazioni di cui necessitano. Anche gli utenti dei rating risulterebbero maggiormente protetti, grazie a una vigilanza centralizzata dell´Ue su tutte le agenzie di rating del credito e a una maggiore competitività tra queste ultime. La proposta della Commissione di modifica del regolamento 1060/2009 sarà trasmessa per esame al Consiglio dei ministri dell´Unione europea e al Parlamento europeo. Se adottata, la nuova normativa dovrebbe entrare in vigore nel corso del 2011. Contesto: le agenzie di rating del credito formulano pareri relativi al merito di credito di imprese, governi e prodotti finanziari sofisticati. Esse hanno contribuito in modo significativo alla crisi finanziaria in quanto hanno sottostimato il rischio di non pagamento dei debiti da parte degli emittenti di alcuni strumenti finanziari particolarmente complessi. Rispondendo alla necessità di ristabilire la fiducia nei mercati e di migliorare la protezione degli investitori, la Commissione ha proposto nuove norme a livello Ue che istituiscono un regime regolamentare comune in materia di emanazione di rating del credito. In base alla nuova normativa, che entrerà pienamente in vigore a dicembre 2010 (cfr. Ip/09/629), un´agenzia di rating del credito che desideri che i suoi rating siano utilizzati nell´Ue deve presentare domanda di registrazione. Le domande possono essere presentate a partire dal corrente mese. Vengono anche affrontati i rischi di conflitti d´interesse che possono ripercuotersi sui rating (ad esempio: un´agenzia di rating non può offrire anche servizi di consulenza). Ciò dovrebbe consentire agli investitori di applicare più accortamente la diligenza dovuta. Riforma della governance societaria degli istituti finanziari - In risposta alla crisi finanziaria, nella comunicazione del marzo 2009 "Guidare la ripresa in Europa", la Commissione si è impegnata a migliorare la governance societaria degli istituti finanziari. La Commissione ha inteso assicurare che gli interessi dei consumatori e delle altre parti interessate vengano meglio presi in considerazione, che le aziende siano gestite in modo più sostenibile e che in futuro si riducano i rischi di fallimento. Come prima iniziativa, la Commissione è ora in procinto di lanciare una consultazione pubblica su un libro verde che esamina in dettaglio delle soluzioni per affrontare, in futuro, i seguenti aspetti: come migliorare il funzionamento e la composizione dei consigli di amministrazione degli istituti finanziari, in modo che rafforzino la vigilanza sulla propria alta dirigenza; come creare una cultura del rischio a tutti i livelli degli istituti finanziari, in modo da garantire che vengano presi in considerazione gli interessi a lungo termine delle società; come stimolare il coinvolgimento delle parti interessate, delle autorità di vigilanza e dei revisori esterni in materia di governance societaria; come modificare le politiche retributive delle società in modo da scoraggiare un´eccessiva assunzione di rischio. La consultazione resterà aperta sino al 1° settembre 2010. Ogni futura proposta, legislativa o non legislativa, sarà adottata nel corso del 2011. Contesto: la crisi finanziaria ha messo in luce debolezze significative nella governance societaria degli istituti finanziari: insufficiente vigilanza e controllo esercitati dai consigli di amministrazione sulla dirigenza; debolezze nella gestione del rischio; inadeguatezze nelle strutture retributive sia dei dirigenti che degli operatori, che hanno condotto a un´eccessiva assunzione di rischi e favorito prospettive a breve termine; una mancanza di controllo da parte degli azionisti sull´assunzione dei rischi all´interno degli istituti finanziari di loro proprietà. Tali debolezze hanno contribuito alla crisi; un funzionamento tempestivo ed efficace di pesi e contrappesi all´interno dei sistemi di governance contribuirebbe alla prevenzione di crisi future. Comunicazione sui servizi finanziari 2010-2011 — Regolamentare i servizi finanziari per una crescita sostenibile. La recente turbolenza che ha investito i mercati ha confermato la necessità che la Commissione completi velocemente le riforme necessarie a garantire un sistema finanziario europeo sano e sicuro. Per questa ragione la Commissione si è assunta il carico di presentare, nel corso dei prossimi sei-nove mesi, le restanti proposte di riforma del settore finanziario necessarie ad attuare nella loro interezza gli impegni presi nel quadro del G-20. Le principali proposte comprendono: •trasparenza: la Commissione presenterà proposte per migliorare il funzionamento dei mercati dei derivati nel corso dell´estate. Ciò contribuirà ad accrescere la trasparenza all´interno di mercati importanti ma attualmente molto opachi. Per ristabilire ulteriormente la fiducia nei mercati finanziari, la Commissione proporrà misure adeguate sulle vendite allo scoperto e sui credit default swap, comprese le "vendite a nudo". La Commissione presenterà anche dei miglioramenti alla direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid) in modo da rafforzare la trasparenza dei mercati pre e post-negoziazione e attirare più prodotti derivati presso le sedi di negoziazione organizzate. Responsabilità: onde proteggere gli investitori e i depositanti, la Commissione proporrà la revisione della direttiva relativa ai regimi di garanzia dei depositi e della direttiva relativa ai sistemi di indennizzo degli investitori. Inoltre verranno presentate proposte di legge sui prodotti di investimento al dettaglio preassemblati per stimolare l´interesse dei consumatori nel processo di vendita. Anche la direttiva sugli abusi di mercato verrà sottoposta a revisione, in modo da estenderne la normativa oltre i mercati regolamentati e includere i derivati nel suo campo di applicazione. La Commissione presenterà delle modifiche alla direttiva sui requisiti patrimoniali (Crd Iv) onde migliorare la qualità e la quantità dei capitali detenuti dalle banche, introdurre stock di capitali e garantire, in periodi di congiuntura favorevole, l´accantonamento di capitali ai quali fare ricorso quando le condizioni economiche sono più avverse. Inoltre, per quanto riguarda l´applicazione della normativa, le sanzioni nel settore finanziario sono in gran parte non armonizzate e comportano quindi la presenza di pratiche divergenti tra gli organismi nazionali preposti alla vigilanza. Per cominciare, la Commissione presenterà una comunicazione sulle sanzioni nel settore dei servizi finanziari al fine di promuovere la convergenza dei sistemi sanzionatori tra le diverse attività di vigilanza. Prevenzione e gestione delle crisi: la Commissione pubblicherà un piano d´azione sulla gestione delle crisi in vista di proposte legislative sulla prevenzione e la risoluzione delle insolvenze degli istituti bancari. La Commissione si impegnerà inoltre affinché si giunga a una convergenza a livello mondiale su un insieme di principi contabili internazionali di elevata qualità. La Commissione insisterà affinché si giunga a una rapida adozione delle misure in questione sia da parte del Parlamento europeo che del Consiglio, in modo che i cittadini europei riacquistino fiducia nella solidità del sistema finanziario, in quanto esso costituisce uno dei pilastri della crescita.  
   
 

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