Sabato 4 giugno sono ricomparsi, misteriosamente, in Cina siti web pornografici, normalmente censurati,. Secondo l´esperto Kaiser Kuo si tratta di un “errore”. Sottolineiamo la notizia in quanto la lotta contro la diffusione dei siti porno è la motivazione con la quale le autorità cinesi giustificano l´esistenza della “Grande Muraglia di Fuoco”, vale a dire del sistema di filtri che blocca ai cinesi che navigano in internet l´acceso ai siti politicamente sgraditi al governo di Pechino