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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Giugno 2010 |
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UNA CRISI CHE RAFFORZA: PARTIRE DALLA FAMIGLIA PER RISANARE L’ECONOMIA 529 EURO MENSILI E 3.000 ALLOGGI A FAVORE DEI NUCLEI FAMIGLIARI TRENTINI.
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Trento, 8 giugno 2010 - Al Festival dell’Economia di Trento Luciano Malfer, Claudia Loro e Andrea Rudari parlano delle nuove prospettive di welfare sociale. È l’alba di un’era difficile. La crisi economica è diventata sociale (sono sempre di più i giovani disoccupati) e come malattia virale si diffonde rapidamente in tutti gli organi della nostra comunità. In termini hegeliani però, questo è solo l’inizio di un periodo che porterà al superamento dell’era precedente, che – in sostanza – consentirà di raggiungere una nuova era completamente rinnovata e positiva. “Uscire rafforzati dalla crisi” suona, infatti, il titolo della tenda aperta del Festival dell’Economia che questa mattina ha trattato il tema delle “nuove prospettive di welfare, politiche per la famiglia e nuova imprenditorialità” con Luciano Malfer (dirigente del Progetto Speciale Coordinamento politiche familiari e sostegno della natalità della Provincia Autonoma di Trento), Andrea Rudari (funzionario dell’associazione imprese turistiche e albergatori di Trento) e Claudia Loro (segretaria della Cgil del Trentino). Per trovare “l’antibiotico” adatto per risanare la crisi Luciano Malfer ha spiegato che “la Provincia autonoma di Trento si sta muovendo nella direzione di creare un territorio a misura della famiglia con manovre che vanno nella direzione di sostenere economicamente e quotidianamente le attività delle famiglie trentine”. Quest’anno, infatti, si è introdotto un reddito di garanzia, di circa 529 euro mensili per mantenere una soglia minima di stabilità economica delle famiglie e si è preventivata la realizzazione di 3.000 appartamenti entro il 2016 (di cui sono già stati realizzati 350 progetti). Parlare di welfare e di politiche per la famiglia significa altresì affrontare il tema del lavoro femminile, così Claudia Loro ha spiegato che “la crescita dell’occupazione femminile è avvenuta negli anni ’70 ed era prevalentemente legata all’aumento dell’istruzione delle donne e alla crescita del settore terziario. Ciò che però deve colpirci è che nel 2009 in Italia il tasso di occupazione femminile è pari al 46,4% a fronte del 72% dei paesi scandinavi e della soglia fissata dall’Unione Europea a 60%”. Le soluzioni, secondo Loro, a questo punto sembrano essere due: “muoversi nella direzione di garantire livelli di istruzione più alti alla fascia femminile e agire con misure di conciliazione per sgravare le donne dalla responsabilità famigliare che da sempre si sono assunte”. Il tema dell’imprenditorialità è stato poi approfondito da Andrea Rudari che ha portato dei dati positivi affermando che il turismo in Trentino sopravvive anche in tempi di crisi. “Magari – ha affermato - si rinuncia alla settimana bianca. Ogni famiglia ha le sue priorità, ma per ora, non abbiamo notato una diminuzione del turismo. Le famiglie scelgono ancora di venire qui, sulle nostre montagne a trascorre le vacanze”. Molte le politiche messe in atto dalla Provincia autonoma di Trento con un’attenzione a tutti gli aspetti della vita famigliare, dalle politiche che consentono di risparmiare tempo attraverso nuove tipologie di orari sia scolastici che lavorativi, e ancora dalle politiche che favoriscono il turismo senza penalizzare le famiglie residenti, per esempio con sky pass dotati di prezziari distinti dai residenti ai turisti, ai servizi che promuovono uno stretto contatto della famiglia con il territorio. Perché come è stato ribadito da Claudia Loro: “non basta agire in un unico settore per aiutare le famiglie”. |
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