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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Giugno 2010
 
   
  MILANO, ROTONDA DELLA BESANA. APRE LA MOSTRA YOU-WE, 25 INSTALLAZIONI DELLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO

 
   
  Milano, 9 giugno 2010 - Apre oggi fino all’8 luglio, alla Rotonda di via Besana, “You-we. La Collezione Video della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo + Ablo”, mostra gratuita promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune per riflettere sullo scambio tra culture, attraverso 15 grandi video installazioni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. “E’ evidente - spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – che nel momento in cui dobbiamo vivere in una città multietnica l’arte contemporanea ci offre uno spazio creativo per la convivenza Per questo dobbiamo reintegrare il you, il tu degli altri, nel we, il noi. E la Rotonda di via Besana ospita una mostra performativa nel senso che cambia, e ci cambia, il punto di vista lungo l’asse dell’altro che abita in noi. Un’esposizione gratuita che si muove lungo il percorso del nomadismo delle idee”. “You-we si pone il problema di come dialogare con il nostro diverso – continua Finazzer Flory – l’altro, lo straniero che non è fuori da noi ma dentro di noi per mettere in cristi i pregiudizi e gli stereotipi di una società multiculturale”. “Questa mostra - sostiene Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione - è il risultato concreto della sinergia tra un’amministrazione pubblica e un’istituzione privata no profit; è inoltre un’ulteriore conferma della capacità di fare sistema e di creare un grande polo culturale tra Milano e Torino”. Come sottolinea Francesco Bonami, direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e curatore della mostra, "il nomadismo del quale parlano questi artisti, provenienti da diverse aree geografiche, non è semplicemente geografico ma è soprattutto quello di modelli culturali che si sono spostati senza muoversi attraverso la rete, stili di vita e di pensiero che hanno influenzato e rese ibride società altrimenti molto diverse. Il titolo You-we è un gioco fonetico che richiama un suono asiatico, ma che in inglese significa tu-noi, un rapporto con l’altro che non è più di opposizione ma di posizione, che nel mondo contemporaneo è diventata relativa. L’altro non è più un assoluto, ma dipende dal punto di vista che si adotta. In modi molto differenti, gli artisti qui riuniti riflettono su questi scambi continui e fluidi tra il tu e il noi". Artisti in mostra: Bani Abidi (Karachi, 1971), Lina Bertucci (Milwaukee, 1958), Mircea Cantor (Cluj Napoca, 1977), Sebastian Diaz Morales (Comodoro Rivadavia-argentina, 1975), Marine Hugonnier (Parigi, 1969), Amar Kanwar (New Delhi, 1964), Koo Donghee (Seoul-korea, 1974), Yong-baek Lee (Kimpo-korea, 1966), Steve Mcqueen (Londra, 1969), Anri Sala (Tirana, 1974), Doron Solomons (Londra, 1969), Catherine Sullivan (Los Angeles, 1968), Fiona Tan (Pekan Baru-indonesia, 1966), Song Tao (Shanghai, 1979), Artur Mijewski (Varsavia, 1966). Il progetto “Ablo” All´interno della mostra “You-we” viene presentato il progetto “Ablo” che racconta come ogni società trovi la propria ricchezza attraverso lo scambio e l’incontro continuo della propria cultura con quelle diverse da sé. Dieci giovani artisti italiani sono stati invitati a creare un video “a soggetto”. Hanno girato un video di tre minuti che ha come protagonista Abdullay Kadal Traore. Ablo, come si fa comunemente chiamare, musicista griot del Burkina Faso che vive da sette anni a Milano, in via Padova, suonando in vari complessi musicali, tra cui la milanese e multietnica “Orchestra di via Padova” e il gruppo “Sinitah”. I dieci video vengono proiettati tutti insieme, uno dietro l’altro, costituendo un lavoro unico, una sorta di caleidoscopio culturale e visivo, in cui la stessa persona è vista secondo le diverse sensibilità e i diversi punti di vista di chi lo ritrae. Gli artisti sono Dafne Buggeri (Tortona, 1975), Gianluca e Massimiliano De Serio (Torino, 1978), Riccardo Giacconi (San Severino-mc, 1985), Sabina Grasso (Genova, 1975), Antonio Guiotto (Padova, 1968), Domenico Mangano (Palermo, 1976), Patrizia Monzani (1976, vive e lavora a Lavagna-ge), Maria Domenica Rapicavoli (Catania, 1976), Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983), Diego Marcon (Busto Arsizio, 1985). Il video verrà donato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo al Comune di Milano ed entrerà a far parte della collezione del Museo di Arte Contemporanea assieme all’Ultima cenadi Vanessa Beecroft. Ingresso: gratuito Per informazioni: tel. 02 88465677 - www.Comune.milano.it/palazzoreale  - www.Fsrr.org/    
   
 

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