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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Giugno 2010
 
   
  GALILEO: L´ALTERNATIVA EUROPEA AL GPS HA BISOGNO DI PIÙ FONDI

 
   
  Bruxelles, 9 giugno 2010 Il sistema Galileo prevede una costellazione di 27 satelliti (più tre riserve) in orbita intorno alla Terra. I navigatori satellitari sono diventati un complemento quasi indispensabile della nostra vita, ma l´unica tecnologia oggi disponibile è americana. Il progetto europeo Galileo è un´alternativa al Gps. La ricerca e le applicazioni sono ormai a una fase avanzata, ma ci vogliono più finanziamenti per portarlo sul mercato. I vantaggi di un sistema 100% europeo sono innegabili, ma vale i soldi che bisogna ancora spenderci in questo periodo di crisi economica? Martedì 1 giugno la commissione Industria, ricerca ed energia del Parlamento ha organizzato una sessione di domande e risposte con la Commissione europea per comprendere meglio lo stato di avanzamento e le richieste finanziarie del progetto Galileo. Cos´è Galileo? Galileo è un sistema globale di navigazione satellitare sviluppato dall´Esa (Agenzia spaziale europea) e dalla Commissione, allo scopo di creare una valida alternativa al Gps americano. Si tratta di una costellazione di 27 satelliti in orbita intorno alla Terra che forniscono una misurazione molto più accurata del Gps, con precisione fino a un metro per la navigazione ad accesso libero. Qualità e affidabilità migliorate dei segnali satellitari permetteranno un´ampia gamma di applicazioni pratiche per Galileo. Ovviamente, i trasporti e l´aviazione beneficeranno enormemente della superiore precisione, mentre in agricoltura si potrà per esempio monitorare la distribuzione degli agenti chimici nei campi. Il sistema aiuterà anche a proteggere l´ambiente tenendo d´occhio l´inquinamento, seguendo gli iceberg e studiando maree, correnti e livelli del mare. I fondi attuali sono sufficienti solo per il primo gruppo di 18 satelliti, ma ne servono 30 (27 più tre di riserva) per garantire una copertura completa del globo. Le sfide per il futuro saranno anche eventuali upgrade del sistema e la manutenzione delle attrezzature. Galileo offrirà anche alcuni servizi premium. Navigazione commerciale: gli utenti dovranno pagare una quota, ma avranno in cambio una misurazione precisa al centimetro. Prs (Public Regulated Service): un segnale criptato che verrà usato da servizi di polizia, di emergenza e possibilmente militari. Permetterà di impedire l´accesso a tutti tranne le agenzie governative. Search and Rescue (un´esclusiva del sistema Galileo): I satelliti saranno equipaggiati con dei transponder per rilevare i segnali d´aiuto e trasmettere il segnale e la posizione ai servizi di soccorso. Quali sono gli obiettivi di Galileo? Galileo è stato progettato per essere un´alternativa credibile al sistema di posizionamento globale americano. Gli Stati Uniti hanno già dimostrato di poter abbassare selettivamente l´accuratezza del segnale in aree selezionate grazie alla Selective Deniability (per esempio in scenari di guerra), quindi abbiamo bisogno di un sistema su cui fare affidamento in tempi di instabilità politica. A ogni modo, ci si aspetta che Galileo sia interoperabile allo stesso tempo conGps e il Glonass russo. Nonostante Galileo sia stato concepito specificatamente per un uso civile, eventuali decisioni su un suo possibile uso militare dovranno essere prese dal Parlamento e dal Consiglio dei ministri. Qual è lo stato attuale del progetto? Il progetto è attualmente in uno stadio avanzato: i centri di controllo sono in fase di realizzazione, e i primi satelliti verranno lanciati nel 2011. Entro la prima metà del 2014, 18 satelliti saranno in orbita. Secondo il presidente della commissione Industria, ricerca ed energia Herbert Reul (Ppe) "investire nel completamento di Galileo è un´idea giusta, sia politicamente che economicamente. Sarebbe un errore abbandonare il progetto a metà strada ora che sempre più applicazioni economiche si basano sul posizionamento satellitare, nei settori dell´agricoltura, dei trasporti e delle costruzioni. Il potenziale industriale sta appena cominciando a emergere". Comunque, "la Commissione deve certamente vigilare sull´uso professionale dei finanziamenti. Aumenti dei costi nell´ordine di quelli visti in passato devono essere assolutamente prevenuti".  
   
 

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