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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Giugno 2010
 
   
  SECONDO RAPPORTO SU MILANO SOCIALE

 
   
   Milano, 9 giugno 2010 - Stoccolma, Copenhagen sono gli esempi del welfare nordico. Ma anche Berlino, Parigi, Lisbona, Madrid, Londra fanno meglio di Milano per coesione e integrazione nella popolazione. Colonia, Atene, Manchester tra i centri esteri sono dietro Milano. Che resta comunque la migliore in Italia, con Roma e Torino in coda nella classifica europea della disuguaglianza sociale. Lo dice un indice che include la disuguaglianza nell’istruzione, nel genere e le disparità geografiche all´interno dell’area metropolitana. Tra gli indicatori: performance economica (Milano al quinto posto con 65 mila euro per addetto), attrattività di stranieri per lavoro (quota stranieri a Milano dall’Unione Europea 1%, extra 6%, sotto la media delle altre città europee) innovazione e fragilità economica (a Milano la quota di nuove imprese su quelle esistenti è uguale al 6%, tra i più bassi e il fallimento tocca il 3,8%, più alto della media europea pari a 2,2%). A Milano circa il 40% degli addetti è impiegato nel terziario avanzato, qui Milano è tra le più alte superata solo da Francoforte, Amsterdam e Stoccolma. Ma Milano ha anche lavoro autonomo frammentato in piccole attività: quasi un quarto della popolazione è self employed, a fronte di una media europea del 12%. Milano è tra le prime per abbandono della città centrale (-8% la città dal 2001 compensato in parte da un +4% nella cintura esterna). Tra i più alti indici anche quello di vecchiaia (su 100 giovani 212 sono gli anziani con oltre 65 anni) mentre si riduce la famiglia media e il tasso di fecondità (tra i valori più bassi Milano con 36,91 figli ogni mille donne. A Milano il 40% dei redditi sono in mano al 10% più ricco della popolazione mentre il 10% più povero possiede meno del 2%. Una distribuzione fortemente diseguale. Emerge dalla ricerca “Secondo rapporto su Milano sociale” realizzata dalla Camera di Commercio di Milano e a cura di Costanzo Ranci del Politecnico di Milano. E di Milano sociale si parla oggi al Politecnico di Milano nel corso dell’incontro “Milano e le città d’Europa tra competitività e disuguaglianze”. “Nella fase attuale – ha dichiarato Romano Guerinoni, consigliere della Camera di Commercio di Milano – le città si trovano a riflettere sull’equilibrio tra obiettivi di crescita economica e di sostenibilità sociale. Milano è una città in una fase di grandi cambiamenti e si trova di fronte al difficile ma importante compito di saper giocare questo ruolo in modo originale e propositivo. Spetta alle istituzioni, come la Camera di Commercio, promuovere una continua azione di monitoraggio, dibattito e confronto, su questi temi così attuali e importanti”.  
   
 

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