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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Giugno 2010
 
   
  TOSCANA, SCOPRI UN EVASORE? AL COMUNE METÀ DELLE TASSE RECUPERATE RIGUARDA LE IMPOSTE REGIONALI. FIRMATA UNA CONVENZIONE CON L´ANCI UN PRONTUARIO SULLE TASSE IN CINESE.

 
   
   Firenze, 9 giugno 2010 - L´evasione fiscale? La Regione intende combatterla, assieme all´illegalità economica. E per farlo chiede ai Comuni, che più conoscono persone e territorio, di impegnarsi per la loro parte. Con un premio: la metà della tasse che aiuteranno a recuperare rimarrà nelle loro casse. La Toscana è la prima a farlo e i Comuni della provincia pratese, contattati nei giorni scorsi, potrebbero essere i primi a firmare la convenzione che la Regione ha sottoscritto a fine maggio con l´Anci Toscana, l´associazione dei Comuni. «Il pacchetto di norme contro l´evasione fiscale è un atto di governo della nuova giunta regionale molto importante. E concreto» sottolinea a Prato l´assessore al bilancio della Regione, on. Riccardo Nencini, ospite di una conferenza stampa organizzata dalla Provincia. «Vogliamo far emergere il sommerso: tutto il sommerso, quello italiano e quello che spesso è organico, non lo dico io ma la Guardia di Finanza, a distretti e filiere produttive dove si intrecciano ´economie etniche´ e comportamenti illegali di operatori economici Italiani. E Prato, come confermano di nuovo i numeri dell´attività della Guardia di Finanza presentati in queste settimane – prosegue l´assessore - diventa per questo un territorio che merita un´attenzione particolare». «Servirà anche a recuperare, parzialmente – prosegue l’assessore -, quel miliardo di euro in meno, in due anni, che la manovra del Governo dei giorni scorsi ha tagliato alla Regione e agli enti locali italiani». «Non sono in discussione i diritti di chi ha lasciato la sua patria ed immigrato in Italia e in Toscana - chiarisce Nencini -. Ma quell´illegalità economica che spesso diventa anche sociale e civile va combattuta. Prendiamo il caso di cinesi che lavorano a nero e che non si vedono pagare i contributi previdenziali o che sono sottopagati. Prendiamo il caso di bambini e famiglie (cinesi) costrette a trascorrere buona parte della giornata in capannoni dove non c´è rispetto per le più elementari norme igieniche e di sicurezza. Se combattiamo quell´illegalità, difendiamo anche i diritti dei singoli individui». Il cambio di marcia - La Regione Toscana nelle scorse settimane aveva annunciato un cambio di passo per rafforzare la lotta all´illegalità economica e all´evasione fiscale. Il cambio di marcia parte un pacchetto in tre mosse: una convenzione (con l´Agenzia delle entrate, già firmata) e due intese (con l´Anci Toscana, l´associazione dei Comuni, e con la Guardia di Finanza, che sarà sottoscritta a breve). Negli ultimi anni, ogni anno, la Regione ha recuperato mediamente 80 milioni di euro di tributi non pagati, Irap e bollo auto in testa: 40 milioni l´anno con avvisi bonari, altrettanti con la riscossione coattiva attraverso Equitalia. In futuro le somme recuperate potrebbero essere ancora più grandi. Come? «Cooperando tutti assieme - dice Nencini -, condividendo e incrociando domani ancor più di ieri le banche dati a disposizione di ciascuno. Con un´attenzione specifica al “caso Prato” e un sostegno ancora più deciso per gli indirizzi contenuti nel patto per Prato Sicura, stipulato all´inizio di quest´anno da Prefettura, Comune e Provincia di Prato con la Regione». «Noi abbiamo tre tributi – prosegue l´assessore -: addizionale Irpef, Irap e bollo dell´auto. Questo ci consente di avere a disposizione dati e numeri che vogliamo mettere a disposizione in modo ancor più semplice e veloce alla Guardia di Finanza, ad esempio, o all´Agenzia delle Entrate». La convenzione e le due intese - Con il protocollo d´intesa che presto sarà firmato con il comando regionale della Guardia di Finanza la Regione si impegna a fornire informazioni, documentazione e ogni tipo di supporto necessario all´accertamento dell´evasione e di ogni altro tipo di infrazione fiscale e tributaria. La collaborazione si farà più stretta anche con l´Agenzia delle entrate. La giunta regionale intende utilizzare la facoltà, prevista dalla convenzione già in vigore, di definire criteri e strategie generali per l´azione di accertamento attuata dagli uffici delle entrate toscani. L´intesa sottoscritta con l´Anci Toscana il 24 maggio e a cui ora i Comuni dovranno aderire a loro volta regolerà invece la partecipazione dei Comuni all´attività di accertamento dei tributi regionali da parte dell´Agenzia delle entrate. «E´ una novità assoluta – spiega Nencini –. Finora era prevista una partecipazione all´accertamento dei trib uti statali, ma mai nessuna Regione, fino ad ora, aveva pensato a dattare la norma nazionale alla realtà dei tributi regionali». I Comuni che aiuteranno l´azione di contrasto all´evasione fiscale potranno veder arrivare nelle proprie casse il 50 per cento delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo sull´Irap, l´imposta sulle attività produttive, e l´addizionale regionale Irpef. Non è una misura risolutiva per gli affanni di molti Comuni, ma neppure una goccia nel mare: per i tributi nazionali la compartecipazione è il 30 per cento. Un prontuario sulle tasse in cinese - L´ultima idea riguarda un prontuario sulle tasse ed imposte in italia e in Toscana da tradurre in più lingue. C´è chi evade sapendo di farlo. C´è chi a volte non rispetta alcune norme in buona fede. «Con le comunità straniere che vivono in Toscana a volte possono esserci incompresioni dovuti alla lingua – sottolinea l´assessore Nencini – ne abbiamo parlato nelle settimane scorse con il console cinese. L´idea di un prontuario sul sistema fiscale italiano, scritto magari in cinese, è nata proprio durante quegli incontri. Ci siamo lavorando».  
   
 

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