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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Giugno 2010
 
   
  ALEMANNO A BUCAREST, PRESENTATO PIANO PER ROMENI IN DIFFICOLTÀ

 
   
   Roma, 10 giugno 2010 – Positivo il bilancio del viaggio a Bucarest del sindaco Alemanno: nella capitale romena Alemanno è stato accolto con particolare calore e intervistato dalla televisione locale. Oltre che rinsaldare i legami tra le due città e promuovere gli scambi culturali ed economici – terreno fertile, dato il fortissimo sentimento di appartenenza al mondo latino che caratterizza la Romania e la sua capitale –, durante la permanenza a Bucarest si è fatto il punto sulla situazione dei romeni a Roma e su cosa si può fare per migliorarla. Il primo interlocutore di Alemanno è stato il primo ministro romeno Emil Boc, incontrato a Palazzo della Vittoria, sede del governo. Con lui il Sindaco di Roma ha concordato intanto il principio di fondo: tolleranza zero contro chi delinque e massimo sforzo per agevolare l´integrazione di chi vuole lavorare e rispettare le regole. E´ passato il tempo delle incomprensioni, ha detto Alemanno, ormai tra Roma e la Romania "c´è un rapporto chiaro e trasparente". Dal suo canto Boc ha confermato: "concordiamo sulla tolleranza zero contro la criminalità, indifferentemente dalla nazionalità di chi delinque". E ancora: "le autorità romene appoggiano qualsiasi passo dell´Italia nella lotta contro la criminalità". Boc ha poi definito "un gesto di eleganza nelle relazioni tra i due Paesi" il conferimento, da parte del sindaco Alemanno, della delega a Ramona Badescu per i rapporti con i cittadini romeni (la Badescu, insieme all´assessore alle Politiche Sociali Sveva Belviso, ha accompagnato il Sindaco a Bucarest). Durante l´incontro, Alemanno ha presentato al premier Boc il programma del Campidoglio per il reinserimento in patria dei romeni che intendono tornarvi. Il progetto funziona così: primo passo, sentire le aziende italiane che operano in Romania per sapere se cercano manodopera e di quali figure professionali hanno bisogno. A seguire, il Comune pubblicherà un bando per selezionare i romeni interessati, residenti a Roma. Questi saranno formati per i lavori richiesti e riceveranno dallo stesso Comune, per sei mesi, un contributo di 200 euro al mese. Si potrà così fornire manodopera qualificata alle imprese italiane in Romania, dando nel contempo un contributo alle retribuzioni (che in Romania vanno in media dai 300 ai 400 euro mensili) e dunque "invogliando" le imprese. Un modo, tra l´altro – hanno sottolineato il sindaco Alemanno e l´assessore Belviso – per incentivare "il reinserimento in Romania di tutti i cittadini romeni che non hanno trovato integrazione e lavoro in Italia, così da evitare che questi rimangano intrappolati in Italia in condizioni di vita indegne". Il Campidoglio intende finanziare il progetto con circa 700 mila euro, molto meno – osservano Alemanno e Belviso – dei 16 milioni necessari per sostenere l´assistenza alloggiativa dei 3.400 romeni in difficoltà nella capitale italiana. Del resto, tra i 125 mila che risiedono a Roma e provincia, quattro su dieci vorrebbero tornare in patria. E lo speciale programma di "rientro con lavoro" potrà essere finanziato anche stipulando un protocollo tra Roma e il governo romeno per chiedere fondi europei. Alemanno ha poi incontrato il suo omologo di Bucarest, Sorin Oprescu, discutendo di relazioni culturali, scambi economici, politiche sociali. Al termine dell´incontro, lo scambio di doni nel municipio di Bucarest: Alemanno ha donato una Lupa Capitolina in miniatura a Oprescu, ricevendone le chiavi della città e un quadro. Insieme, poi, i due primi cittadini hanno partecipato alla Giornata Mondiale dell´Ambiente, con 300 giovani volontari che hanno ripulito un bosco alla periferia di Bucarest. Il Sindaco di Roma ha fatto poi visita al Centro Don Orione di Bucarest, che assiste 57 tra anziani e bambini disabili grazie all´opera di volontari italiani e romeni. Il viaggio ha avuto anche una pausa culturale: Alemanno ha partecipato all´inaugurazione del restauro della Lupa Capitolina donata dall´Italia nel 1906. La statua è stata rimessa a nuovo grazie al contributo dell´associazione degli imprenditori italiani in Romania.  
   
 

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