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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Novembre 2006
 
   
  FEDERALISMO, L´INTERVENTO DI FORMIGONI IN CONSIGLIO REGIONALE "CHIEDIAMO PIU´ COMPETENZE SU GIUDICI PACE, AMBIENTE E CULTURA"

 
   
  Milano, 14 novembre 2006 - Il presidente Roberto Formigoni ha illustrato ieri al Consiglio regionale la proposta che la Giunta regionale ha formalizzato in due documenti (approvati il 15 settembre e il 7 novembre) per l´attuazione del Titolo V della Costituzione e in particolare dell´articolo 116, che regola il trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni. L´intervento del presidente Formigoni - preceduto dall´introduzione del presidente del Consiglio regionale, Ettore A. Albertoni - ha aperto una due giorni di lavoro dell´assemblea legislativa lombarda dedicata appunto all´attuazione del Titolo V della Costituzione e al nuovo Statuto regionale. Formigoni ha spiegato come siano tre gli ambiti su cui la Giunta lombarda intende chiedere maggiori competenze legislative: giudici di pace, cultura e ambiente. "L´obiettivo che ci prefiggiamo - ha detto Formigoni - è quello di ottenere per Regione Lombardia, a fronte di condizioni specifiche del nostro territorio, le potestà legislative corrispondenti. Il nostro è un cammino che non è affatto polemico o rivendicativo ma che intende invece arrivare ad un federalismo improntato al realismo e ´all´efficienza´, che dia cioè risposte concrete ai cittadini secondo i principi della libertà, della creatività e della sussidiarietà". "Esistono poi altre materie - ha aggiunto Formigoni - come l´istruzione, le infrastrutture, la sanità e l´energia su cui la Lombardia ha già avviato da tempo un percorso di sperimentazione e su cui, pur potendo farlo, non intende per ora chiedere maggiori competenze". Il confronto che si è aperto oggi in Consiglio regionale si svolgerà parallelamente ad una consultazione con gli enti locali (Province, Comuni, Comunità montane) e le "forze vive" della società lombarda (organizzazioni economiche, culturali, sociali, ecc). Lo scopo di questo percorso di dialogo e di discussione è quello di avviare una negoziazione con il Governo, che porti - in tempi brevi - ad un voto parlamentare per garantire alla Lombardia le maggiori competenze che chiede. Giudici Di Pace - "In questo ambito - ha spiegato Formigoni - è fortemente emblematica la richiesta di ulteriori competenze. Cittadini e imprese, infatti, avvertono sensibilmente l´aggravio del contenzioso sulla loro vita e si attendono provvedimenti a riguardo". La Regione, se la negoziazione andrà a buon fine, potrebbe intervenire in merito ai criteri e ai percorsi di selezione dei giudici di pace, alla loro formazione e alla loro dislocazione sul territorio. Attualmente i giudici di pace sono circa 400. L´obiettivo è di "potenziare in modo significativo il loro numero e il loro ruolo in Lombardia per contribuire a snellire e velocizzare la soluzione del rilevante carico di contenzioso, che appesantisce i tempi delle persone e delle imprese". La regolazione e organizzazione dei giudici di pace dovrà essere attuata in sinergia con le iniziative del sistema camerale che ha avviato la sperimentazione delle camere di conciliazione. Cultura - La Corte Costituzionale ha in vari modi evidenziato il carattere trasversale della tutela dei beni culturali, materia di competenza esclusiva statale, e al tempo stesso ha enfatizzato il necessario sostegno di Regione ed Enti locali alla sua attuazione. Del resto la cultura - intesa come patrimonio storico-artistico, come tessuto di conoscenze ed esperienze, come attività ed eventi - rappresenta oggi uno dei fattori caratterizzanti e decisivi per la capacità di attrazione di un sistema socio-economico. Identità e dinamicità territoriale della cultura trovano in questo senso un referente privilegiato nell´ente che assicura la governance allo snodo tra livello locale e livello nazionale e internazionale. Formigoni ha spiegato che la richiesta di autonomia che la Lombardia avanza ha tre linee fondamentali: la ricomposizione delle funzioni, riconducendo ad unità in capo alla Regione gli interventi di tutela, conservazione, valorizzazione e gestione, mantenendo a livello centrale il potere di fissare gli standard minimi da garantire; l´attribuzione di funzioni legislative, regolamentari, programmatorie alla Regione; il trasferimento dei compiti di tutela attualmente esercitati dalle Soprintendenze, il cui personale potrebbe essere collocato in un´apposita agenzia regionale o altro organismo tecnico, sottoposto alla vigilanza della Giunta regionale. Questi i contenuti specifici dei trasferimenti: potere di apposizione di vincolo di interesse storico e artistico e vigilanza sui beni vincolati; provvedimenti volti a garantire la conservazione, integrità e sicurezza dei beni, definizione delle metodologie per la loro catalogazione; valorizzazione delle attività culturali, musicali e cinematografiche; formazione degli operatori; esercizio del commercio in aree di valore culturale; definizione degli indirizzi per la presenza del teatro, della musica, della danza e del cinema nelle scuole e nelle università. Ambiente - "La particolare configurazione geografica e la situazione meteo-climatica - ha detto ancora il presidente - fanno della Pianura Padana un´area critica dal punto di vista ambientale. Con questa consapevolezza la Lombardia ha attivato da tempo una collaborazione con la Commissione Europea ed intese importanti con le altre Regioni del bacino del Po. Una maggiore autonomia potrebbe assicurare la possibilità di fare un passo in avanti rispetto alle misure già intraprese su diversi fronti". Questi gli ambiti dettagliati dal presidente: 1 - Competenze per l´individuazione di obiettivi di qualità, per la definizione di valori limite e di misure per la tutela dall´inquinamento di acqua, suolo, aria su scala territoriale. "L´attribuzione di un potere autonomo alla Lombardia in riferimento alle attività con ricaduta su scala regionale - ha sottolineato Formigoni - consentirebbe di ridurre gli impatti in situazioni critiche o di emergenza". 2 - Possibilità di intervenire sui requisiti dei veicoli nell´ambito di un´azione per la riduzione delle emissioni inquinanti, riposizionando il ruolo della Regione ad esempio nei rapporti con la Motorizzazione Civile. 3 - Attività legislativa conseguente all´emanazione di norme europee di carattere ambientale. "Servirebbe - ha aggiunto il presidente - ad evitare che le norme nazionali rallentino o complichino un´attuazione virtuosa delle direttive comunitarie o mettano in difficoltà la Regione nell´interlocuzione con l´Unione Europea". Un esempio in questo senso è rappresentato dalla proposta di legge, votata a larga maggioranza dal Consiglio regionale, per limitare la vendita dei mezzi diesel se non dotati di filtro anti-particolato che era già stata inviata al precedente Parlamento. 4 - Risarcimento del danno ambientale. Altre Materie - "Ci sono poi materie - ha spiegato Formigoni - su cui la Lombardia sta già lavorando in modo innovativo e sta sperimentando forme di maggiore autonomia, attraverso intese con i Ministeri per rafforzare il proprio ruolo e mettersi al servizio della crescita del proprio territorio". Le materie indicate da Formigoni sono: la scuola (circa 30. 000 studenti sono già stati coinvolti in percorsi formativi innovativi per l´attuazione della riforma Moratti); le infrastrutture: "è già in corso un dialogo con il Governo per avviare in via sperimentale l´attribuzione di competenze alla Lombardia sul tema delle concessioni autostradali" mentre un analogo confronto è già stato attivato anche sulla regionalizzazione degli aeroporti ("la Giunta e il Consiglio si sono già espressi unanimemente su questo tema") e della rete ferroviaria; la sanità ("è utile che la Regione disponga di piena autonomia organizzativa in aree strategiche per garantire la qualità, come ad esempio l´individuazione dei modelli giuridici entro i quali strutturare i diversi servizi territoriali ed ospedalieri"); energia ("esiste una prassi consolidata e corretta di consultazione tra Governo nazionale e Governo regionale che ci consente di concorrere opportunamente alle decisioni in materia"). Nell´ottica di un corretto rapporto tra Governo e Regioni, Formigoni ha chiesto allo Stato di "non fare più invasioni di campo", ad esempio istituendo fondi nazionali su politiche di competenza regionale (come il sostegno alle imprese) e ha sottolineato la necessità di avviare un confronto sul federalismo fiscale (articolo 119 della Costituzione) su cui le Regioni si sono pronunciate all´unanimità in diverse occasioni. .  
   
 

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