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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Giugno 2010
 
   
  MILANO: PRESENTATO OPUSCOLO “SPENDO BENE, MANGIO MEGLIO”

 
   
  Milano, 10 giugno 2010 - Il benessere dei milanesi passa anche dalla tavola, ma può risentirne ancora prima di arrivarci: al momento della spesa. Soprattutto nei momenti di crisi, è necessario dare un occhio al portafogli. Un’accortezza che però non dovrebbe ripercuotersi sulla salute con acquisti improntati solo al risparmio economico senza prestare attenzione alla qualità degli alimenti. Per districarsi in quest’impresa quotidiana arriva un aiuto dal Comune di Milano: l’opuscolo “Spendo bene, mangio meglio” che sarà distribuito in oltre 28mila copie negli otto punti vendita Coop della città, all’Università Cattolica, al Museo Leonardo da Vinci, nelle biblioteche e nei consigli di zona. Una sorta di manuale anticrisi, realizzato dall’Assessorato alla Salute e redatto dal Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che non si limita a fornire indicazioni su come fare la spesa a Milano risparmiando, ma indirizza ad uno stile di vita sano e contemporaneamente economico. Segnalando persino i costi giornalieri e mensili minimi di una spesa, per un uomo, una donna, un bambino e un adolescente, che tenga conto dello specifico fabbisogno energetico e nutrizionale. Al fine di mangiare con gusto e in modo salutare tentando però di spendere il giusto. “In un periodo di particolare attenzione alle spese – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – la guida propone ai milanesi soluzioni per coniugare risparmio, cibo di qualità e salute: è un’iniziativa che ha una valenza economica e (in)formativa. L’educazione a una sana alimentazione, a partire dai bambini e dai giovani, è una responsabilità che riguarda da vicino la scuola e le istituzioni, trasmettendo messaggi semplici e autorevoli per tutelare la salute delle persone. Alcuni problemi presenti nella nostra società, come l’obesità e i modelli di vita non corretti che hanno una forte componente ‘culturale’, possono essere combattuti e prevenuti attraverso l’indicazione di comportamenti virtuosi, capaci di arricchire il grado di conoscenza e coscienza dei cittadini”. “Noi siamo quello che mangiamo – ha affermato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna - è uno slogan che racchiude un significato profondo, sul quale tutti dovremmo riflettere. Perché l’alimentazione, nella società moderna, dev’essere anche il terreno privilegiato di prevenzione, controllo e difesa della salute. Sul banco degli imputati, il nostro stile di vita: cibi troppo ricchi di grassi e zuccheri, e attività fisica scarsa, a volte nulla. Il risultato che ne consegue è un diffuso sovrappeso. I nostri figli, anziché giocare all’aperto o fare sport, passano davanti al televisore almeno due-tre ore al giorno. Questo succede al 30% dei ragazzi tra i 6 ed i 14 anni, ma il 22% arriva a tre–quattro ore e il 20% supera le quattro. Si tratta di dati tutt’altro che irrilevanti, addirittura preoccupanti viste le conseguenze. È stato, infatti, dimostrato che un bambino che trascorra cinque ore davanti al video - e tra televisore e computer sono in moltissimi a superarle - corre un rischio cinque volte maggiore di diventare obeso”. “L’assessorato alla Salute – ha aggiunto Landi - è pronto a fare la sua parte mettendo al primo posto l’attività di prevenzione in età infantile per evitare conseguenze gravi nell’età adolescenziale ed adulta. E impegnandosi nel contempo a migliorare lo stato di salute e di benessere psicofisico di tutta la popolazione. Una cultura della prevenzione che avrà anche una fattiva ricaduta sulla spesa sanitaria del prossimo futuro, liberando risorse per affrontare le grandi patologie del nostro tempo”.  
   
 

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