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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Giugno 2010
 
   
  MANOVRA. FORMIGONI CON COMUNI E PROVINCE:RIMODULARE I TAGLI TROPPO PESANTI PER GLI ENTI LOCALI E POCO PER QUELLI CENTRALI FONTANA (ANCI) E POMA (UPL) D´ACCORDO SU RICHIESTE AL GOVERNO

 
   
  Milano, 10 giugno 2010 - La posizione di Regione, Province e Comuni lombardi sulla manovra economica è unitaria: la manovra è necessaria, la sua entità complessiva è fuori discussione, ma va rivista la distribuzione dei sacrifici tra enti locali e organi centrali (secondo un criterio di proporzionalità), così come tra enti che hanno già applicato misure di efficienza e di risparmio ed enti che non ´hanno fatto (con il criterio della virtuosità). E´ questo in sostanza l´esito del momento di confronto che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (affiancato dall´assessore al Bilancio, Romano Colozzi) ha voluto con i vertici dell´associazione dei comuni e dell´unione delle province lombarde, guidati rispettivamente da Attilio Fontana, presidente dell´Anci Lombardia e da Vittorio Poma, vicepresidente dell´Upl. "Alla vigilia del confronto con il Governo e in particolare della Conferenza Stato-regioni di domani - ha spiegato Formigoni - vogliamo portare un contributo forte a una riformulazione della manovra, rispettando la sua entità, fino a presentare emendamenti durante l´iter parlamentare". Proporzionalita´ - Per Formigoni (ma identico è il pensiero di Fontana e Poma) "la manovra chiede contributi pesanti e sproporzionati a regioni, province e comuni: il confronto con il valore percentuale dei tagli previsti per i ministeri lo evidenzia in maniera lampante. Va dunque realizzato un riequilibrio dei sacrifici di questi quattro livelli di istituzioni". Infatti la manovra prevede tagli di poco più dell´1% allo Stato, di oltre il 13% alle Regioni. Secondo una stima attendibile, la manovra da 25 miliardi comporterebbe invece tagli, se applicati a tutti in maniera proporzionale, dell´ 1,5-1,6 per cento. Virtuosita´ - Questo parametro poi, secondo il parere condiviso degli enti lombardi, non sarebbe quello definitivo: andrebbe ulteriormente corretto in base al criterio della virtuosità. "Chiaro che gli enti locali - ha argomentato ancora Formigoni - hanno la responsabilità di ridurre le spese e attuare una sana amministrazione. E´ il cammino virtuoso che gli enti lombardi hanno da tempo intrapreso, rispettando i patti di stabilità, garantendo - come ha fatto la Regione Lombardia anche introducendo i ticket nel 2001 - il pareggio del bilancio della sanità. Ci sono invece altrove enti che questo cammino virtuoso non hanno intrapreso affatto, con conseguenti accumuli di debiti. Chiedere ai virtuosi lo stesso sacrificio che si chiede ai non virtuosi non sarebbe accettabile". Piena condivisione di questi argomenti è stata espressa sia da Fontana, sia da Poma. Entrambi hanno messo in rilievo anche il fatto che Comuni e Province subirebbero "una doppia manovra", nel senso che ai tagli diretti si aggiungerebbe la ricaduta, in termini di minori trasferimenti, dei tagli imposti alle Regioni.  
   
 

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