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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Novembre 2006
 
   
  ACEGAS-APS SPA: CRESCONO DEL 11,1% I RICAVI NETTI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006 E SI ATTESTANO A 460,7 MILIONI DI EURO CONTRO I 414,8 DEL 2005

 
   
   Trieste, 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Acegasaps, presieduto da Massimo Paniccia, ha esaminato e approvato ieri i risultati di gruppo del terzo trimestre 2006. I ricavi netti di Gruppo sono in aumento di 45,9 milioni di euro passando dai 414,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005 ai 460,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2006, con un incremento percentuale dell’11,1%. Sul singolo trimestre i ricavi presentano crescite significative all’interno della divisione servizi (+2,2 milioni di euro sul trimestre), per effetto dell’ampliamento del perimetro operativo della controllata Aps Sinergia, e all’interno della divisione idrica (+1,6 milioni di euro), per effetto dalla crescita delle tariffe nell’area territoriale padovana. Nel complesso i ricavi sul trimestre si mantengono sostanzialmente stabili (+0,3 milioni di euro pari a +0,3% rispetto al terzo trimestre 2005). Il margine operativo lordo (Ebitda) raggiunge al 30 settembre 2006 i 64,5 milioni di euro esprimendo così una flessione pari a 1,2 milioni di euro (-1,9%) rispetto ai 65,8 milioni del corrispondente periodo del 2005. Tale decremento è attribuibile prevalentemente alla divisione gas (-4,1 milioni di euro pari a 19,1%) che ha registrato un calo nei risultati delle attività di vendita per 2,6 milioni di euro e di quelle di distribuzione per 2,1 milioni di euro. Per quest’ultime i volumi sono sostanzialmente invariati (339 milioni di metri cubi contro 341 pari al –0,4%) e peggiora la tariffa media, mentre per le attività di vendita la riduzione dei margini è attribuibile a fenomeni di mercato, all’affinamento dei criteri di stima delle bollette da emettere e agli effetti dell’applicazione delle delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Acegasaps ritiene che, nel corso dell’ultimo trimestre 2006 le incertezze applicative sulle citate delibere possano venire meno e, con l’avvio delle negoziazioni con i fornitori e gli eventuali ulteriori interventi dell’Autorità, il quadro normativo possa assumere una maggiore stabilità. A livello di singolo trimestre il margine operativo lordo esprime una crescita pari a 2,8 milioni di euro (+19,0%) sostenuta principalmente dalla divisione idrica, per effetto della già citata revisione tariffaria intervenuta nell’Ato padovano, e dalla divisione gas per 1,1 milioni di euro. Scendendo a livello di business line, il margine operativo lordo della divisione ambiente chiude i primi nove mesi in flessione di 0,3 milioni di euro (-1,0%) per effetto di una serie di fenomeni di segno opposto e di cui i più importanti sono collegati alla gestione operativa dei due termovalorizzatori. L’impianto Wte di Padova ha portato un contributo alla crescita dell’ebitda di gruppo pari a 2,8 milioni di euro e ciò principalmente grazie al migliore rendimento dell’impianto. Rispetto ai primi nove mesi del 2005 si sono infatti ridotte drasticamente le giornate di fermo linea, passate da 112 a 25, e sono stati prodotti 5,7 Gwh di energia elettrica in più. La gestione dell’impianto Wte di Trieste ha portato invece ad un contributo negativo pari a 1,3 milioni di euro per cause legate principalmente al mancato pieno sfruttamento della capacità produttiva dell’impianto. I rifiuti termovalorizzati sono scesi di 8,5 migliaia di tonnellate e, conseguentemente, è diminuita anche la produzione di energia elettrica (-4,6 Gwh); si sono inoltre registrati 105 giorni di fermo linea contro i 77 del 2005. Complessivamente tra Trieste e Padova sono stati termovalorizzati 171 mila tonnellate di rifiuti (+2,5%) e sono stati generati 70 Gwh di energia elettrica (+1,2%). A condizionare la performance della divisione ambiente si aggiunge inoltre la gestione delle attività di raccolta e spazzamento che ha fatto registrare una riduzione di margine operativo lordo della divisione ambiente pari a 1,1 milioni di euro. Ciò è dovuto alla maggiore intensità di prestazioni fornite nel periodo a cui non è seguito alcun adeguamento del canone relativo al servizio. A livello di singolo trimestre la divisione ambiente segnala comunque un leggero progresso di 0,2 milioni di euro (+2,6%) La divisione energia elettrica chiude i primi nove mesi con una crescita del margine operativo lordo pari a 1,8 milioni di euro (+15,7%). Anche il singolo trimestre è in crescita: +0,4 milioni di euro pari a +12,3%. Tale crescita è principalmente sostenuta da un fisiologico incremento sia dei volumi prodotti che distribuiti, nonché dagli effetti generati da una migliore gestione del portafoglio clienti nelle attività di trading. In particolare, per ciò che riguarda quest’ultimo punto rispetto ai primi nove mesi del 2005 le quantità vendute subiscono un decremento pari al 27,1% passando dai 468 Gwh del 2005 ai 341 del 2006. Come già commentato in sede di semestrale la scelta risponde all’applicazione di criteri di efficienza, in base ai quali sono stati abbandonati i clienti con margini di redditività non adeguati, anche a scapito delle quantità vendute. Per ciò che riguarda la produzione, questa è aumentata dello 0,7%, passando dai 388 Gwh del 2005 ai 391 Gwh del 2006. Anche i volumi distribuiti sono in aumento (+1,2%) e si attestano a 583 Gwh. La crescita del margine operativo lordo è inoltre sostenuta anche dall’andamento dei prezzi dell’energia elettrica che hanno continuato a mantenersi elevati anche nel terzo trimestre 2006. La linea di business del ciclo idrico integrato nel corso dei primi nove mesi del 2006 ha registrato una sensibile crescita del margine operativo lordo pari a 2,7 milioni di euro (+13,1%), di cui circa 2,1 milioni di euro sono stati generati nel corso del terzo trimestre 2006. I volumi distribuiti nei primi nove mesi dell’anno sono cresciuti rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente dell’1,3%, e la crescita del margine è stata supportata da due principali fenomeni: le efficienze operative conseguite a livello di minore incidenza delle prestazioni di terzi e del costo del personale e il sensibile incremento delle tariffe sull’area territoriale padovana. In particolare per ciò che riguarda quest’ultimo punto va segnalato che la revisione tariffaria deliberata dall’Ato di Padova ha consentito di beneficiare di un aumento medio ponderato della tariffa rispetto all’esercizio precedente dell’ordine del 9%. Tale incremento ha interessato solo l’area territoriale padovana mentre quella triestina, legata al vecchio sistema tariffario (Cipe) non ha beneficiato di alcun aumento tariffario. Il risultato operativo (Ebit) al 30 settembre 2006 è pari a 31,8 milioni di euro, in aumento di 1,7 milioni di euro rispetto ai 30,1 del 2005. Tale aumento risente della riduzione degli accantonamenti che calano dai 5,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005 ai 2,0 milioni dello stesso periodo del 2006. Nel periodo gennaio – settembre 2006 sono stati appostati accantonamenti per 5,0 milioni di euro, rilasci di fondi per 3,1 milioni di euro ed utilizzi per 0,7 milioni di euro. Tra i rilasci di fondi si segnala quello relativo al ripristino ambientale della Discarica di Ponte San Nicolò (Padova), pari al 30 settembre 2006 a 2,0 milioni di euro. Gli ammortamenti e svalutazioni subiscono un modesto incremento di 0,1 milioni di euro, passando da 30,6 a 30,7 milioni di euro. Gli oneri finanziari crescono da 7,3 a 8,4 milioni di euro principalmente per effetto della dinamica crescente dei tassi di interesse. L’utile netto di gruppo chiude a 13,1 milioni di euro con una leggera riduzione pari a 0,2 milioni di euro rispetto ai 13,3 milioni del 2005. Per ciò che riguarda gli investimenti, nei primi nove mesi del 2006 sono stati realizzati 35,4 milioni di euro rispetto ad una previsione di budget per tutto il 2006 pari a 67,8 milioni di euro. In particolare la capogruppo, Acegasaps Spa ha previsto investimenti per 62,8 milioni di euro. Al 30 settembre sono stati realizzati investimenti per un volume corrispondente ad una percentuale di realizzo del 56,4%. Tra gli investimenti di sviluppo si segnala il completamento della discarica di Ponte S. Nicolò (Padova) il cui avvio operativo è previsto nella seconda metà del novembre 2006. La posizione finanziaria netta si presenta al 30 settembre 2006 con un saldo negativo pari a 250,1 milioni di euro, in aumento di 22,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 . Nel corso della seduta, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre verificato, in base a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, i requisiti di indipendenza di Nicolò Ferro, nuovo Consigliere cooptato in sostituzione del dimissionario Renzo Piccini. Dall´analisi è emerso che Nicolò Ferro può qualificarsi come indipendente perché è amministratore non esecutivo e non intrattiene, né ha di recente intrattenuto, relazioni tali da condizionarne attualmente l´autonomia di giudizio. Contestualmente il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica periodica dei requisiti di indipendenza degli Amministratori in base a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina. Dall´esito degli accertamenti è emerso che dei tredici Amministratori componenti il Consiglio medesimo, undici possono qualificarsi come indipendenti: Carlo Buratti, Guido Cace, Guido Carignani, Enrico Tommaso Cucchiani, Marco de Eccher, Nicolò Ferro, Raniero Mazzucato, Domenico Minasola, Aldo Minucci, Manlio Romanelli e Renato Vitaliani. Il Consiglio di Amministrazione si completa con il Presidente .  
   
 

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