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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Giugno 2010
 
   
  BOLZANO.LAIMER PREOCCUPATO: "ROMA VUOLE SACRIFICARE L´ENERGIA PULITA?"

 
   
   Bolzano, 10 giugno 2010 - L´assessore provinciale Michl Laimer si dichiara "molto preoccupato" per l´articolo di un recente decreto governativo riguardante il settore delle energie rinnovabili. "Si tratta di un fulmine a ciel sereno - spiega Laimer - con questo articolo l’incentivazione statale per i produttori di energia "verde" verrebbe sacrificata alle misure di risparmio". "Ciò significherebbe - prosegue l´assessore all´ambiente - un grave colpo per tutti i produttori di energia pulita in Italia, in particolar modo per l’Alto Adige, dove l’energia verde riveste un ruolo importante e in costante crescita". Laimer ha già rivolto un appello urgente a deputati e senatori altoatesini affinché intervengano in sede parlamentare per bloccare la conversione in legge del decreto n. 78 del 31 maggio 2010, che contiene il contestato articolo 45. Il provvedimento del governo intende modificare il decreto-Bersani del 1999, il quale prevedeva l´obbligo, per produttori e importatori di energia elettrica, di immettere annualmente nella rete una quantità minima di energia rinnovabile certificata. Questa quantità minima può essere attestata tramite la produzione elettrica autonoma, come accade in Alto Adige, oppure tramite l’acquisto dei cosiddetti "certificati verdi", grazie ai quali vengono incentivati gli investimenti in energie rinnovabili. L’autorità statale di competenza (il gestore dei servizi energetici Gse) è stata obbligata ad acquistare il surplus di certificati ad un prezzo fisso, in modo da stabilizzare il mercato, ma alla luce della sovraproduzione di energia verde, dal 2005 si è assistito ad uno sproporzionato calo dei prezzi. Per questo motivo, la legge finanziaria del 2008 aveva previsto che i produttori di energie rinnovabili potessero cedere al Gse, a prezzo fisso, tutti i certificati verdi in eccesso. Ora però, con questo articolo, il Governo esonera il Gse dall’acquisto dei certificati a prezzi di mercato, rischiando di provocare un crollo dei prezzi dei certificati verdi nell´ordine del 30-40%. "Ciò significa - sottolinea l´assessore Michl Laimer - un indebolimento economico del settore in un momento già di per sé critico: mi sembra inaccettabile. L´alto Adige, che nel settore dell´energia verde si posiziona all´avanguardia, rischierebbe di subire pesanti ripercussioni economiche: a pagare dazio sarebbero le cooperative agricole, per gli impianti a biogas, le cooperative elettriche, le aziende municipali, le aziende speciali, l’Azienda Energetica, la Sel e numerosi investitori privati. Per questo ho chiesto ai nostri parlamentari di impegnarsi a fondo affinché il Governo proroghi l’acquisto dei certificati verdi da parte del Gse oltre l’anno 2011, dando con ciò una spinta in direzione dello sviluppo dell’energia pulita".  
   
 

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