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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Novembre 2006
 
   
  BANCA CR FIRENZE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2006: UTILE NETTO CONSOLIDATO A EURO 235,0 MILIONI, IN CRESCITA DEL 103,0% RISPETTO AI 115,7 MILIONI REGISTRATI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2005

 
   
  Firenze, 14 novembre 2006 Il Consiglio di Amministrazione di Banca Cr Firenze, presieduto da Aureliano Benedetti, ha approvato ieri la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2006 presentata dal Direttore Generale Lino Moscatelli. Al termine dei primi nove mesi dell’anno il Gruppo mostra una crescita in linea con il piano triennale, confermando il percorso di sviluppo evidenziato nel primo semestre. Alla positiva evoluzione dei ricavi (+20,3%) ha contribuito, oltre che la crescita del margine di interesse netto (+8,6%) e del risultato netto della gestione assicurativa (+116,9%), la cessione della partecipazione in Sanpaolo Imi (0,52% del capitale sociale) che ha generato una plusvalenza lorda di circa 92,4 milioni di euro. Rettifiche e spese di funzionamento in calo, rispettivamente del 21,4% e del 2,2%, portano il risultato operativo a raggiungere i 374,8 milioni di euro, in crescita del 71,5%. Il Gruppo chiude i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 235,0 milioni di euro (+103,1%). Il buon andamento dei conti, unito al miglioramento delle prospettive di crescita generali e del contesto produttivo nel quale la banca opera, ha portato il Consiglio di Amministrazione a rivedere al rialzo alcuni degli obiettivi del piano triennale 2006-2008. In particolare, l’utile netto alla fine del triennio, che parte da un obiettivo di budget 2006 di 168 milioni (depurato della plusvalenza derivante dalla cessione delle azioni Sanpaolo Imi) è previsto a 240 milioni, in crescita del 14,3% rispetto ai 210 milioni originariamente comunicati al mercato. Anche l’utile per azione, nonostante i recenti aumenti di capitale, risulterà incrementato del 12,9% e pari a 0,175 euro (ex 0,155 euro). Conto Economico Consolidato3 - Il margine d´intermediazione lordo ha chiuso a 831,4 milioni di euro, in crescita del 20,3% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente (6,9% escludendo i ricavi non ricorrenti). All´interno di questo aggregato il margine d´interesse, 411,2 milioni, cresce del 7,8% che diventa 8,6% (415,0 milioni) se si tiene conto dell’attività di copertura dalle variazioni di fair value. L’andamento è dovuto alla positiva dinamica di mercato unita alla crescita dei volumi, con particolare riferimento agli impieghi a medio e lungo termine che sono cresciuti del 5,6% nel terzo trimestre e del 21,3% dall’inizio del 2006; le commissioni attive registrano una crescita del 2,3% mentre le commissioni complessive, composte dalle commissioni nete più i recuperi su depositi e conti correnti, confermano anche nel terzo trimestre la loro sostanziale stabilità nel confronto anno su anno (-0,3% a 214,8 milioni). Tale tendenza trova le sue ragioni, oltre che nelle mutate condizioni del mercato nel suo complesso, in una diversa esposizione contabile consolidata di alcune voci di conto economico della controllata Centrovita (bancassicurazione). Più precisamente i ricavi generati dalla vendita di prodotti a più elevata contribuzione assicurativa (premi) confluiscono, nel corrente anno, nel risultato neto dela gestione assicurativa (+116,9%). L’aggregato composto da quest’ultima voce e dalle commissioni complessive sopra ricordate raggiunge i 228,9 milioni, in crescita del 3,1%. Positivo il contributo delle partecipazioni i cui utili salgono a 40,7 milioni (+8,6%). Tra queste ricordiamo Findomestic (utile di pertinenza 36,9 milioni,+5% sull’anno precedente) e Centro Factoring (utile di pertinenza 2,6 milioni, in crescita di oltre il 200% sull’anno precedente). Sostanzialmente stabile la voce dividendi risultata pari a 9,3 milioni (-1,5%); il risultato delle attività e passività finanziarie passa da 40,1 a 137,5 milioni (+242,9%) risentendo principalmente dell’operazione di cessione della partecipazione in Sanpaolo Imi (già classificata in Fta tra le attività finanziarie disponibili per la vendita) che ha generato una plusvalenza lorda pari a 92,4 milioni (89,6 milioni al netto delle imposte), di cui 59,5 rappresentati dalla quota parte della relativa riserva di valutazione esistente al 31 dicembre 2005. Escludendo gli effetti di questa transazione la crescita sarebbe risultata pari al 12,5%. Al margine d´intermediazione netto, che ha raggiunto gli 808,3 milioni (+22,1% sul dato di dodici mesi prima e +8,2% escludendo i ricavi non ricorrenti), si giunge dopo un ulteriore significativo miglioramento delle rettifiche nette complessive che scendono del 21,4% a 23,1 milioni. In particolare, la sottovoce retifiche nete su crediti passa da 29,0 a 22,1 milioni (-23,8%) a seguito del miglioramento della qualità complessiva del portafoglio, equivalenti a circa 22 basis points su base annua. 3 Al fine di rendere significativo il confronto dei valori economici è stato predisposto un conto economico consolidato al 30 settembre 2005 pro-forma che tiene conto della prevista cessione a Riscossione Spa delle quote partecipative di controllo detenute dal Gruppo nelle società di riscossione tributi Cerit Spa e Srt Spa, dell’acquisizione della quota partecipativa di controllo di Banca C. R. Firenze Romania S. A. E della riattribuzione a voce propria dei costi e ricavi di pertinenza dei Fondi Integrativi di Previdenza (Fip). 2 Le spese di funzionamento fanno registrare una diminuzione del 2,2% passando da 443,3 a 433,5 milioni. In particolare, le spese del personale salgono del 5,2% a 291,0 milioni principalmente a causa della maggiore incidenza degli incentivi all’esodo registrati nei primi nove mesi dell’anno i cui effetti positivi saranno apprezzabili a partire dal 2007. Le altre spese amministrative segnano invece una diminuzione (-10,9%) passando da 161,6 a 144,0 milioni. Su quest’ultima voce ha inciso in modo rilevante la diminuzione delle spese correnti (-12,5%) dovuta principalmente alla diversa esposizione contabile di alcuni costi della controllata Infogroup Spa a seguito della sua nuova posizione all’interno del Gruppo. Alla società è stata infatti trasferita la gestione dei servizi di Information Technology per cui le componenti di conto economico appena ricordate sono pertanto registrate alla voce altri costi e ricavi del’operatività corrente. Il rapporto cost/income si attesta al 52,1% (64,1% a settembre 2005) che diventa 58,7% se si escludono i ricavi non ricorrenti. Il risultato operativo netto chiude a 374,8 milioni di Euro, in crescita del 71,5% (+29,2% escludendo i ricavi non ricorrenti). Accantonamenti neti per rischi e oneri per 18,4 milioni (+15,0%) e altri costi neti del’operatività corrente per 10,4 milioni portano l’utile prima delle imposte a 346,0 milioni, +68,7% rispetto a settembre 2005 (+23,6% escludendo i ricavi non ricorrenti). L´utile netto consolidato chiude a 235,0 milioni di euro , facendo registrare una crescita rispetto all´anno precedente pari al 103,1% (+25,7% escludendo i ricavi non ricorrenti). Stato Patrimoniale Consolidato - Gli impieghi netti a clientela sfiorano i 14 miliardi di Euro, in diminuzione dell’1,0% rispetto ai 14. 031 milioni di fine semestre e in crescita del 5,7% sul dato di fine 2005. Sull’andamento del terzo trimestre ha influito la contabilizzazione dei crediti verso la collegata Centro Leasing Spa tra gli impieghi a banche a seguito della trasformazione in banca della società stessa avvenuta nel luglio di quest’anno. Come già ricordato i mutui e i finanziamenti a medio/lungo termine (7. 325 milioni) hanno avuto un andamento particolarmente positivo facendo registrare una crescita del 5,6% nel terzo trimestre e del 21,3% dall’inizio dell’anno. - All’interno del portafoglio crediti si registra una sostanziale stabilità dei crediti deteriorati lordi complessivi che passano da 601,2 a 602,8 milioni (+0,3%). All’interno dell’aggregato le sofferenze lorde salgono dello 0,8% (327,4 milioni) mentre i crediti incagliati e ristruturati lordi diminuiscono del 6,0% (187,0 milioni). In crescita i crediti scaduti da oltre 180 giorni lordi (+13,9% a 88,4 milioni) in parte a causa di una certa stagionalità che caratterizza questa voce. Stabile il rapporto sofferenze lorde/crediti lordi al 2,3%. La raccolta totale ha superato 37 miliardi di euro, in crescita dell’1,7% nell’ultimo trimestre e del 5,0% dall’inizio dell’anno. La componente diretta (16. 153) cresce dell’1,0% nel trimestre e del 4,1% nei nove mesi, principalmente grazie alla raccolta a vista, mentre quella indiretta (21. 284) cresce rispettivamente del 2,2% e del 5,7%. Buona la dinamica della componente amministrata (10. 941), +3,4% nel trimestre e +14,3% dall’inizio dell’anno, che ha più che compensato la riduzione della raccolta gestita (10. 344), +1,1 nel trimestre e -2,0% dal 1° gennaio. Il patrimonio netto passa da 1. 512 a 1. 599 milioni di euro (+5,7%) beneficiando del maggior utile rilevato al 30 settembre. Tale effetto ha più che compensato la riduzione delle riserve da valutazione legata alla dismissione della partecipazione precedentemente commentata. Andamento Dei Settori Di Attivita´ I risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2006 trovano la loro declinazione settoriale nella tabella che segue dove è apprezzabile il miglioramento della redditività annualizzata dei settori commerciali e, più in generale, dell’efficienza.
Sett. 2006 Sett. 2005 Dic. 2005
Retail
Utile netto 100,5 45,5 121,0%
Capitale allocato medio 568 468 21,4%
Redditività (dati annualizzati) 23,6% 18,6% 5,2 pp
Cost/income 66,6%
Imprese e Private Bkg.
Utile netto 36,5 27,5 32,8%
Capitale allocato medio 271 246 10,2%
Redditività (dati annualizzati) 18,0% 13,7% 5,9 pp
Cost/income 39,8%
Finanza
Utile netto 8 7,2 10,9%
Capitale allocato medio 102 109 -6,3%
Redditività (dati annualizzati) 10,4% 13,6% -3,1 pp
Cost/income 46,9%
Wealth Management
Utile netto 22,9 20,0 14,4%
Capitale allocato medio 72 82 -12,3%
Redditività (dati annualizzati) 42,2% 36,0% 6,1 pp
Cost/income 27,0%
Per il rapporto cost/income non è disponibile il dato di confronto
Aggiornato Il Piano Triennale 2006-2008 Il Piano triennale 2006-2008, approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 27 marzo, fu elaborato sulla base di specifiche previsioni di sviluppo dello scenario macroeconomico e della realizzazione di alcune azioni in chiave commerciale e organizzativa. In seguito alla diversa evoluzione dello scenario macroeconomico e finanziario, si è resa opportuna una revisione delle grandezze economiche del Piano in un contesto di sostanziale stabilità delle linee progettuali generali. In particolare, negli ultimi mesi si è consolidato il miglioramento delle prospettive di crescita europee e la Banca Centrale ha alzato i tassi di interesse a livelli superiori a quelli stimati nella prima stesura. Tenuti presenti i conseguenti effetti positivi sulle proiezioni triennali sono stati ridefiniti i target del Piano. Questi i principali nuovi obiettivi 2008 approvati dal Consiglio di Amministrazione, confrontati con quanto precedentemente comunicato al mercato:
2005 Pf 2008 old 2008 new
Utile netto (mil. Di Euro) 149 210 240
Eps 0,131 0,155 0,175
Roe 12,7% 15,3% 14,7%
Eva (mil. Di Euro) 61 117 116
Cost/income 61,4% 60,0% 55,4%
Sofferenze/impieghi (netto) 1,12% 1,10% 1,23%
Tier 1 ratio 4,8% 6,0% 6,0%
Dati consolidati Total Capital ratio __ 8,6% 9,0% 9,0%
Le principali linee d’azione, invariate rispetto alle ipotesi iniziali, ma valorizzate in maniera più precisa e puntuale, sono: crescita: razionalizzare e sviluppare la rete distributiva al fine di presidiare con maggiore efficacia commerciale il territorio di riferimento, rafforzando la propria posizione sul territorio storico e ricercando opportunità di ulteriore espansione in quelli contigui; qualità dei servizi e relazione con la clientela: approntare e proporre prodotti e servizi distintivi, flessibili e integrati, per soluzioni complete da offrire ai diversi segmenti di clientela coerentemente con le esigenze manifestate, al fine di rafforzare il rapporto di fiducia e migliorare ulteriormente il grado di inserimento e il cross-selling; controllo dei costi: prosecuzione del processo di integrazione di Gruppo, razionalizzazione delle filiali e omologazione del modello distributivo per migliorare l’efficienza semplificando i processi e massimizzando le sinergie presenti; multicanalità: in una prospettiva di centralità del cliente e al fine di massimizzare le opportunità di contatto e operative sono previsti interventi sia di natura strutturale che commerciale per consentire alla clientela di utilizzare il canale di maggiore prossimità e disponibilità. La dinamica attesa delle principali grandezze economico/patrimoniali prevede: crescita dell’utile netto del 2008 rispetto al 2005 pari a 91 milioni ottenuta attraverso una crescita media annua dei ricavi pari all’8%, una ulteriore riduzione del cost/income di circa 6 punti percentuali e il mantenimento di un’elevata qualità del portafoglio crediti; forte crescita degli impieghi alla clientela (>10% in giacenze medie progressive) presidiandone qualità e contribuzione anche attraverso il rafforzamento dei modelli gestionali che permettano di migliorare il mix tra redditività e costo del rischio; crescita significativa delle attività finanziarie totali che presentano un incremento medio della raccolta diretta (> 6%), e della raccolta indiretta (~6%). .
 
   
 

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