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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Novembre 2006
 
   
  CREDEM, IL CDA APPROVA I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006: UTILE A 167,8 MILIONI DI EURO, RISULTATO OPERATIVO +19%.

 
   
   Reggio Emilia, 14 novembre 2006 - Il consiglio di amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato in data odierna i risultati individuali e consolidati al 30 settembre 20061. Risultati economici consolidati al 30 settembre 2006 - Al 30 settembre 2006 il conto economico di Credem presenta un utile netto consolidato pari a 167,8 milioni di euro (166,7 milioni di euro a fine settembre 2005). Tale aggregato, al netto delle plusvalenze da cessione di partecipazioni (7,7 milioni di euro al 30 settembre 2006 e 14,1 milioni di euro nello stesso periodo del 2005), mostra una crescita del 4,9%. Il margine di intermediazione è aumentato del 10,2% raggiungendo 768 milioni di euro rispetto a 696,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2005. Nel dettaglio il margine finanziario da intermediazione creditizia cresce del 9% a 321,1 milioni di euro rispetto a 294,7 milioni di euro del settembre 2005 spinto dall’incremento della forbice tassi, dovuto principalmente alla significativa ristrutturazione del portafoglio crediti già avviata da tempo, e dall’aumento delle consistenze; il margine servizi registra una crescita pari all’11,1% raggiungendo 446,9 milioni di euro rispetto a 402,1 milioni di euro del terzo trimestre del 2005. L’incremento è ascrivibile sia al buon andamento dell’area finanza sia all’aumento delle commissioni nette. In particolare le commissioni relative alla gestione del risparmio aumentano dell’8,5%, le commissioni per servizi bancari tradizionali del 5,9%. I costi operativi ammontano a 449,7 milioni di euro (+6,2%) rispetto a 423,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. In particolare le spese del personale sono pari a 274 milioni di euro (+3,2%), mentre le spese amministrative sono di 175,7 milioni di euro (+11,3%). Il cost/income scende a 58,6% rispetto a 60,8% del 30 settembre 2005. Il risultato lordo di gestione ha registrato un incremento del 16,5% posizionandosi a 318,3 milioni di euro rispetto a 273,3 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Gli ammortamenti sono pari a 18,6 milioni di euro (-13,1% rispetto allo stesso periodo del 2005). Il risultato operativo ha registrato un incremento del 19% raggiungendo 299,7 milioni di euro, rispetto a 251,9 milioni di euro a fine settembre del 2005. Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono, al 30 settembre 2006, complessivamente pari a 3,6 milioni di euro. Le rettifiche nette di valore su crediti sono pari a 13,7 milioni di euro a fine settembre 2006 rispetto a 10,5 milioni di euro al 30 settembre 2005. Il saldo delle componenti straordinarie al 30 settembre 2006 ammonta a 4,3 milioni di euro (19,9 milioni di euro nello stesso periodo del 2005). Tra le principali componenti positive straordinarie dei primi nove mesi 2006 si registrano le plusvalenze (per un importo complessivo di 7,7 milioni di euro) relative alle cessioni di partecipazioni detenute in Mts, Si Holding e Carisma. L’utile ante imposte risulta pari a 286,7 milioni di euro (+6,8%) rispetto a 268,5 milioni di euro a fine terzo trimestre del 2005. Le imposte sul reddito sono pari a 109,7 milioni di euro (93 milioni di euro al 30 settembre 2005). Risultati patrimoniali al 30 settembre 2006 - La raccolta da clientela del Gruppo Credem è aumentata, al 30 settembre 2006, del 3,7% raggiungendo 57. 239 milioni di euro rispetto a 55. 192 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. La raccolta diretta al netto dei pronti contro termine è in crescita del 10% a quota 13. 568 milioni di euro rispetto a 12. 333 milioni di euro a fine terzo trimestre del 2005 (la raccolta diretta compresi i pronti contro termine è aumentata del 10,8% ed ha raggiunto 14. 506 milioni di euro contro i 13. 093 milioni di euro al 30 settembre 2005). In particolare sono aumentati del 10,3% i depositi per un valore di 9. 203 milioni di euro (8. 341 milioni di euro nello stesso periodo del 2005) ed il comparto obbligazionario è aumentato del 9,3% a 4. 365 milioni di euro (3. 992 milioni di euro al 30 settembre 2005). I pronti contro termine registrano un valore pari a 938 milioni di euro rispetto a 760 milioni di euro al 30 settembre 2005 (+23,4%). La raccolta indiretta ha registrato una crescita dell’1,5% attestandosi a 42. 733 milioni di euro (42. 099 milioni di euro a fine terzo trimestre del 2005). La raccolta gestita è pari a 17. 095 milioni di euro rispetto a 17. 629 milioni di euro del 2005 (-3%). All’interno di questo aggregato le gestioni patrimoniali sono aumentate del 15,6% (a quota 5. 592 milioni di euro) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 9. 221 milioni di euro (-13,4%). La raccolta amministrata è cresciuta del 4,8% a 25. 638 milioni di euro rispetto a 24. 470 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Gli impieghi verso la clientela, al netto dei pronti contro termine, sono cresciuti del 13,3% raggiungendo 13. 318 milioni di euro (11. 757 milioni di euro al 30 settembre 2005), mentre compresi i pronti contro termine, la crescita è dell’11,2% (13. 324 milioni di euro al 30 settembre 2006 contro 11. 984 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno). Permane rilevante per il gruppo lo sviluppo del credito a medio termine, che ha riguardato, oltre il tradizionale bacino delle famiglie consumatrici, anche le imprese “corporate”. Si è inoltre confermata la forte attenzione verso la clientela privata e gli operatori di small business. Il segmento retail passa da 7,1 a 8,6 miliardi di euro (+20,3%), mentre la componente “corporate” passa da 5,5 a 6 miliardi di euro (+8,5%) con focalizzazione sul segmento middle. In particolare i mutui ipotecari alle famiglie al 30 settembre 2006 registrano consistenze per oltre 4 miliardi e flussi erogati per oltre 969 milioni di euro (+39,4%). Nel complesso la crescita degli impieghi è sostanzialmente il linea con l’andamento a livello di sistema. Le sofferenze nette si attestano al 30 settembre 2006 a 0,20% (0,22% al 30 settembre 2005). La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 61%. I crediti problematici totali netti sono pari a 110,2 milioni di euro (104,5 milioni di euro a fine terzo trimestre 2005). L’incremento dei valori di crediti problematici è quasi esclusivamente ascrivibile all’introduzione della categoria “crediti scaduti”: recenti disposizioni di Bankitalia prescrivono infatti di indicare tra i crediti problematici quelli “scaduti e/o sconfinanti da oltre 180 giorni”, come definiti dalla vigente normativa sulle segnalazioni di vigilanza. E’ peraltro opportuno sottolineare che si tratta di posizioni che presentano esclusivamente (e momentaneamente) anomalie di ordine tecnico. Il Tier 1 capital ratio si attesta a 8,1%. Il Total capital ratio è pari a 9,9%. Al 30 settembre 2006 la struttura distributiva del Gruppo si articola in 458 filiali, 41 centri imprese, 62 negozi finanziari. I dipendenti sono oltre 5. 000 ed i promotori finanziari con mandato 820. .  
   
 

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