Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 14 Novembre 2006
 
   
  CREDITO BERGAMASCO, RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006: IN CRESCITA REDDITIVITÀ ED EFFICIENZA OPERATIVA. UTILE NETTO: 111,5 MILIONI DI EURO (+17,1% RISPETTO AI 95,2 MILIONI DEL 30.9.2005)

 
   
   Bergamo, 14 novembre 2006 - Questi, in sintesi, i principali risultati al 30 settembre 2006 del Credito Bergamasco (Gruppo Bancario Popolare di Verona e Novara) approvati ieri dal Consiglio d’Amministrazione dellIstituto. Conto economico Al 30. 9. 2006 il margine di interesse della banca si è fissato a 226,7 milioni di euro con una crescita del 13,3% rispetto agli omogenei 200 milioni del 30. 9. 2005; i dividendi e gli utili delle partecipazioni hanno raggiunto i 25,1 milioni di euro a fronte dei 23,6 milioni di un anno prima ed il margine finanziario si è così attestato a 251,8 milioni di euro (+12,6% rispetto agli omogenei 223,6 milioni del 30. 9. 2005). Gli altri proventi operativi si sono posizionati a 134,5 milioni di euro (+20,2% rispetto ai 111,9 milioni del 30. 9. 2005). Più in particolare, al 30. 9. 2006 le commissioni nette da servizi hanno raggiunto i 104,2 milioni di euro con un aumento del 13,1% nei confronti dei 92,1 milioni di un anno prima. Gli altri proventi di gestione netti sono risultati pari a 23,7 milioni di euro (23,2 milioni un anno prima) ed il risultato netto finanziario è stato positivo per 6,7 milioni di euro. Si segnala che tale importo comprende una plusvalenza di 2,2 milioni realizzata a fronte della cessione al Gruppo Icbpi di una quota di partecipazione in Cim Italia S. P. A. Pari al 4,29% del capitale sociale (il Credito Bergamasco ha mantenuto in portafoglio una quota partecipativa del 3,93% nella società). Il totale dei proventi operativi ha così raggiunto i 386,3 milioni di euro con un aumento pari al 15,1% nei confronti degli omogenei 335,5 milioni di un anno prima. L’insieme degli oneri operativi ha raggiunto, al 30. 9. 2006, i 181 milioni di euro con una crescita annua del 5%. Le spese per il personale, al netto dei recuperi si sono attestate – anche in conseguenza dell’aumento degli organici finalizzato essenzialmente alla realizzazione dei piani strategici “Retail” e “Corporate” – a 113 milioni di euro, con un’espansione annua del 5,7%, le altre spese amministrative (anch’esse al netto dei recuperi) si sono fissate a 63,3 milioni di euro (+3,3%) e gli ammortamenti sono risultati pari a 4,8 milioni di euro (4,3 milioni un anno prima). Il risultato della gestione si è così fissato a 205,3 milioni di euro con un’espansione del 25,8% rispetto agli omogenei 163,1 milioni del 30. 9. 2005. A testimonianza del significativo grado di efficienza operativa della banca, il cost/income – determinato dal rapporto tra oneri e proventi operativi – si è posizionato al 46,9%, con una consistente riduzione rispetto al 51,4% di un anno prima. Dopo la contabilizzazione di rettifiche nette di valore per il deterioramento dei crediti per 25,2 milioni di euro (in crescita rispetto ai 15,9 milioni del 30. 9. 2005 anche in considerazione della significativa espansione degli impieghi registrata nel periodo e dei connessi accantonamenti di natura prudenziale sui crediti “in bonis”) e di accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per 5,4 milioni di euro, il risultato lordo dell’operatività corrente si è fissato a 174,7 milioni di euro, con un progresso annuo del 17,6%. Le imposte sul reddito sono risultate pari a 63,2 milioni di euro a fronte dei 53,4 milioni del 30. 9. 2005 e l’utile netto ha raggiunto – al 30 settembre 2006 – i 111,5 milioni di euro, con un aumento del 17,1% rispetto agli omogenei 95,2 milioni del 30. 9. 2005. Si segnala, peraltro, che nei primi nove mesi del 2006 le componenti economiche “non ricorrenti” – al netto del relativo effetto fiscale – sono risultate positive per 2,2 milioni di euro (importo rappresentato quasi esclusivamente dalla plusvalenza riveniente dalla citata cessione di una quota partecipativa in Cim Italia S. P. A. ) a fronte degli omogenei 2,3 milioni dell’analogo periodo 2005. Al netto di tali somme, dunque, l’utile del periodo si attesterebbe a 109,3 milioni di euro, con un’espansione annua del 17,7%. Il R. O. E. Annualizzato si è attestato al 16,1% contro il 14,9% di un anno prima; un valore significativo anche in considerazione della buona patrimonializzazione della banca (l’aggregato capitale più riserve assommava, al 30. 9. 2006, a 923,2 milioni di euro). Stato Patrimoniale Al 30. 9. 2006 la raccolta totale da clientela del Credito Bergamasco si è fissata a 19. 724,8 milioni di euro, con un’espansione del 15,1% rispetto ai 17. 139,4 milioni del 30. 9. 2005 (+0,7% nei confronti dei 19. 586,8 milioni di fine 2005). All’interno di questo aggregato, la raccolta diretta – data dalla somma di debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie (prestiti obbligazionari) valutate al “fair value” – si è fissata a 8. 134,1 milioni di euro, con un progresso del 2,1% rispetto ai 7. 963,6 milioni del 30. 9. 2005 (8. 540,3 milioni il dato di fine 2005). La raccolta indiretta della banca – al netto di un deposito titoli di carattere straordinario acceso nell’ottobre 2005 ed il cui importo si è ragguagliato, al 30. 9. 2006, a 2. 056,9 milioni di euro – ha raggiunto a fine settembre i 9. 533,8 milioni di euro, con una espansione del 3,9% rispetto ai 9. 175,8 milioni del 30. 9. 2005 e dell’1,2% nei confronti del valore di fine 2005. Tra le componenti della raccolta indiretta, si segnala come il risparmio gestito abbia risentito sia della incerta evoluzione dei mercati finanziari – connessa all’irripidimento della curva dei tassi ed alla flessione dei corsi azionari sperimentata nella parte centrale dell’anno – sia della predilezione manifestata dalla clientela verso prodotti più rispondenti alle proprie necessità ed al proprio profilo di rischio, quali i prestiti obbligazionari (della banca e di terzi). Esso si è così attestato, al 30. 9. 2006, a 4. 352,3 milioni di euro, con una flessione del 9,1% rispetto ad un anno prima e del 9,3% su fine 2005. La raccolta indiretta amministrata si è, invece, fissata a 5. 181,5 milioni di euro, con un progresso del 18,1% rispetto al dato del 30. 9. 2005 e del 12% rispetto a fine 2005. Considerando anche il deposito titoli di carattere straordinario sopra citato, la raccolta amministrata ha raggiunto i 7. 238,4 milioni di euro (+65% su base annua) e la raccolta indiretta onnicomprensiva gli 11. 590,7 milioni di euro con un’espansione del 26,3% rispetto ai 9. 175,8 milioni di euro di un anno prima e del 4,9% nei confronti degli 11. 046,5 milioni della fine dello scorso esercizio. Sul fronte dell’attivo di bilancio, i continui sforzi profusi dalla banca mirati al sostegno dell’economia locale in una fase di progressiva ripresa congiunturale hanno portato gli impieghi netti verso la clientela a 10. 490,8 milioni di euro, registrando un incremento del 20,3% nei confronti dei 8. 722,5 milioni di un anno prima e del 16,4% rispetto ai 9. 009,3 milioni del 31. 12. 2005. I crediti di firma hanno, dal canto loro, registrato un incremento annuo del 9,1%, attestandosi a 1. 164,8 milioni di euro (+2,8% rispetto al 31. 12. 2005). L’assidua ed efficace opera di controllo del rischio di credito esercitata dalle competenti funzioni della banca ha permesso di limitare gli effetti sulla qualità del portafoglio prestiti derivanti dalle difficoltà sperimentate dall’economia nazionale nel recente passato che, di norma, si riflettono sull’andamento dei crediti dubbi bancari con un determinato “lag” temporale”. Al 30. 9. 2006, infatti, il complesso delle sofferenze lorde ha toccato i 127,8 milioni di euro, un valore sostanzialmente allineato ai 126,8 milioni di un anno prima; dopo le rettifiche di valore, le sofferenze si sono posizionate a 66,7 milioni di euro, con un’incidenza sul totale dei crediti netti scesa allo 0,64% dallo 0,72% del 30. 9. 2005 (0,69% il valore dell’indice al 31. 12. 2005). Positive le evidenze relative al complesso delle partite incagliate, ristrutturate e scadute, diminuito – rispetto ad un anno prima – del 24,9% in termini lordi e del 24,6% in termini netti (-20,9% in termini lordi e -19,6% in termini netti le variazioni rispetto al 31. 12. 2005). Il totale delle attività deteriorate lorde ha così segnato un arretramento annuo del 15,4% (-10,6% su fine 2005) mentre le attività deteriorate nette sono diminuite del 17,3% su base annua (-12,9% rispetto al 31. 12. 2005). Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del terzo trimestre 2006 ed evoluzione prevedibile dela gestione Dalla fine del terzo trimestre 2006 e sino alla data di approvazione di questa relazione, non si sono verificate rilevanti evenienze tali da modificare in misura significativa gli assetti della banca. Per quanto attiene all’evoluzione prevedibile della gestione, si segnala che il Credito Bergamasco – riaffermando le linee guida stabilite per l’intero 2006 – intensificherà gli sforzi volti a rafforzare ulteriormente i legami con il tessuto economico del territorio servito e ad incrementare le proprie quote di mercato. Da un punto di vista più strettamente commerciale, le linee strategiche fissate per il prosieguo dell’anno prevedono l’espansione delle masse intermediate, sia sul fronte degli impieghi sia su quello della raccolta; la salvaguardia della qualità del credito, sia in fase di erogazione, sia durante la gestione dei rapporti; l’espansione della produttività e della redditività, favorita dall’appartenenza ad un Gruppo bancario ottimamente strutturato ed in continua crescita; la rigorosa opera di governo dei costi operativi. La progressiva realizzazione di questi obiettivi dovrebbe garantire alla banca – per l’esercizio 2006 – positivi risultati sia in termini di ritorni economici, sia in ordine al livello di autofinanziamento, fonte indispensabile per uno sviluppo armonico ed equilibrato dell’azienda. .  
   
 

<<BACK