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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Giugno 2010
 
   
  SANITA’, SANGUE: UN PIANO REGIONALE, ABRUZZO NON AUTOSUFFICIENTE MA BUONA CAPACITA´ ADATTAMENTO

 
   
   Pescara, 15 giugno 2010 - Più in generale, secondo i dati in possesso del Centro regionale di coordinamento e compensazione, individuato con delega dell´Assessorato nel Servizio di Immunoematologia di Pescara, le donazioni nel 2009 sono state pari a 57.641, dove i donatori periodici sono stati 29.855. La distribuzione per Asl delle donazioni per 1000 abitanti mostra una discreta variabilità tra la Asl di L´aqula-avezzano-sulmona (36 unità) e la Asl di Pescara (62 unità). Per quanto riguarda invece i vari emocomponenti: globuli rossi 48,533 unità. Il dato è inferiore alla media nazionale anche perché sono state importate da fuori regione 1.420 unità in conseguenza del sisma. Plasma: la trasformazione del prodotto ha consentito di ottenere una quota di farmaci plasmaderivati pari al 65-70 per cento del fabbiosgno ospedaliero, in linea con la media delle altre regioni. Piastrine: la raccolta è in grado di supportare in modo adeguato i consumi. "Per il futuro - ha accennato Venturoni - l´obiettivo è certamente quello di raggiungere una solida autosufficienza dei plasmaderivati per rispondere alle crescenti richieste, anche per le aumentate attività dei centri per traumatizzati. Inoltre vanno migliorata, secondo criteri ancora più restrittivi, gli standard qualitativi della raccolta". Alla confernza stampa hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni volontari Fida, Avis, Vas, Ados, Croce Rossa, Fratres e Civis. Lino Di Patre, presidente regionale di Civis, ha spiegato che i donatori abituali hanno una media di età che va dai 33 ai 55 anni. "E´ necessario sensibilizzare i giovanisssimi perchè secondo il Censis il calo demografico nei prossimi anni farà diminuire dell´8 per cento la raccolta del sangue. C´è invece bisogno di un crescente quantitativo di sangue in tutto il mondo, così come recita lo slogan della celebrazione mondiale donatori sangue". Sul piano della sensibilizzazione alla donaizone ha quindi proposto che il Consiglio regionale, sul modello del Parlamento italiano, dedichi due sedute annuali al problema delle donazioni.  
   
 

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