Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Giugno 2010
 
   
  ASSOPROVIDER: AUTORIZZAZIONI SI, AUTORIZZAZIONI NO: OVVERO ROMANI VERSUS BERLUSCONI

 
   
  Roma, 16 Giugno 2010 - Assoprovider (www.Assoprovider.it) accoglie con entusiasmo le affermazioni del premier Berlusconi in merito alla rivoluzione nel mondo delle imprese che intende attuare già dall´autunno, affinché "non si debbano chiedere più permessi, autorizzazioni,concessioni o licenze aziendali..", come ha dichiarato nel suo recente intervento all´assemblea della Confartigianato. Peccato che contrariamente a quanto ha evidentemente intenzione di fare il presidente del Consiglio, c´è un viceministro che in questi anni sta mostrando un enorme attaccamento allo status quo per quanto riguarda proprio le autorizzazioni di sua competenza. Ovviamente Assoprovider si riferisce a quanto accade nel mondo degli operatori Internet ed in particolare a come il viceministro Romani (uno dei più ortodossi berlusconiani lombardi della compagine di Governo) ignori da due anni le richieste di Assoprovider di rimodulare le autorizzazioni ricomprese nell´allegato 10 del Codice delle Comunicazioni, e di rivedere in senso liberale l’anacronistico patentino installatori. Due temi che racchiudono profonde pratiche discriminatorie, affatto liberali e uniche in Europa. Assoprovider chiede queste modifiche a Romani proprio per liberare le energie delle imprese, bloccate da lacci e laccioli autorizzativi vecchi e nuovi. Magari il viceministro da domani sarà un po´ più liberal, visto che Berlusconi ha poi affermato, a proposito di autorizzazioni, licenze, ecc.. "che sono per me un linguaggio e una pratica da Stato totalitario, da Stato padrone che percepisce i cittadini come sudditi". Ma come sempre, saranno i fatti a dare testimonianza della credibilità della classe politica.  
   
 

<<BACK