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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Giugno 2010 |
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IDENTITÀ, INCONTRO ED EDUCAZIONE PER UN MODELLO ITALIANO DI INTEGRAZIONE
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Roma, 16 giugno 2010 - Acquisire la conoscenza di base della lingua italiana e una sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia, con particolare riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali, assolvere il dovere di istruzione dei figli minori; conoscere l’organizzazione delle istituzioni pubbliche. Sono questi i doveri che i cittadini stranieri, che richiedono per la prima volta il permesso di soggiorno nel nostro Paese, si impegnano a rispettare con la stipula dell´ Accordo di Integrazione. I criteri e le modalità per la sottoscrizione dell´Accordo di integrazione sono disciplinati da uno schema di regolamento (Dpr) approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2010, e previsto dall´art.1 c.25 della Legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica") che ha modificato il testo unico sull´immigrazione di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. Il Dpr, sul quale verranno acquisiti i prescritti pareri, prevede che l´accordo, articolato per crediti da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno, dovrà essere sottoscritto, presso lo sportello unico per l´immigrazione o la questura, dai cittadini stranieri con età compresa tra i 16 e i 65 anni contestualmente alla presentazione di una domanda di permesso di soggiorno superiore ad un anno. Previsto un monte crediti iniziale pari a 16 crediti, di cui 15 possono essere sottratti in caso di mancata frequenza dello straniero, entro un mese dal suo arrivo, alle sessioni di formazione civica e di informazione sulla vita civile in Italia, organizzate gratuitamente dallo Sportello Unico sull´immigrazione. Gli stessi crediti potranno essere incrementati attraverso l´acquisizione di determinate conoscenze (es: la conoscenza della lingua italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia) e lo svolgimento di determinate attività (es.: percorsi di istruzione e formazione professionale, conseguimento di titoli di studio, iscrizione al servizio sanitario nazionale, ecc). Al conseguimento di 30 crediti si avrà l´estinzione dell’accordo per adempimento. Prevista, presso il Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, l´istituzione di un’anagrafe nazionale degli intestatari degli accordi di integrazione. All´accordo è collegato il Piano nazionale per l’integrazione nella sicurezza - Identità e incontro, approvato nello stesso Consiglio dei Ministri, che riassume la strategia che il Governo intende perseguire in materia di politiche di integrazione, individuando le principali linee di azione e gli strumenti da adottare per promuovere un efficace percorso integrativo degli stranieri immigrati, coniugando accoglienza e sicurezza nel rispetto delle procedure previste dalla vigente legislazione. |
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