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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Giugno 2010
 
   
  UE, MERCATO DEI DERIVATI: RIDURRE IL BUSINESS SPECULATIVO PIÙ TRASPARENZA E NUOVE REGOLE

 
   
   Strasburgo, 16 giugno 2010 - Il mercato degli strumenti derivati deve essere sottoposto a regole più rigorose al fine di ridurre il business speculativo e assicurare che il maggior numero possibile di derivati sia reso più trasparente, riducendone cosi il rischio. Questo è il messaggio principale della risoluzione approvata martedì dal Pe, che propone anche soluzioni specifiche per i cosiddetti credit default swaps e per le aziende. Nel pieno della crisi del debito greco, tali strumenti finanziari sono generalmente criticati a causa delle modalità non trasparenti attraverso le quali vengono negoziati. Attualmente, tale mercato è in discussione a livello nazionale e europeo e anche in seno al G20. La risoluzione non legislativa del Pe arriva poche settimane prima della pubblicazione da parte della Commissione delle sue proposte legislative per regolamentare il settore e racchiude quindi le proposte dei deputati, che dovranno in seguito approvarle sui punti più importanti della questione. Maggior trasparenza e regole più severe per contrastare le bolle speculative - I deputati chiedono di abbandonare "l´opinione finora prevalente secondo cui tali prodotti non richiedono alcuna disciplina supplementare, in quanto per lo più riservati a esperti e specialisti" e chiedono che "la futura normativa garantisca non solo la trasparenza sui mercati dei prodotti derivati, ma anche una corretta regolamentazione". Il testo approvato invita la Commissione a esaminare nuove modalità per ridurre in modo significativo il volume globale di prodotti derivati e sostiene la proposta dell´Esecutivo di proporre requisiti patrimoniali più elevati per gli istituti finanziari in caso di contratti bilaterali di derivati non ammissibili alla compensazione centrale e dunque al sistema di riduzione del rischio (sistema di controparti centrali di compensazione o Ccp). Al fine di contrastare le fluttuazioni sproporzionate dei prezzi e le bolle speculative, il Pe invita la Commissione a elaborare misure che consentano alle autorità di regolamentazione di fissare dei limiti per le posizioni di mercato. La nuova legislazione che sarà proposta dalla Commissione dovrà anche includere norme sul divieto di eseguire operazioni su materie prime e prodotti agricoli con finalità puramente speculative. In tal senso, bisogna imporre, secondo i deputati, limiti rigorosi per le transazioni in tali settori, con particolare riferimento ai generi alimentari di prima necessità nei paesi in via di sviluppo e alle quote di emissione dei gas a effetto serra. Diminuire il fattore rischio - Uno dei punti principali del testo approvato è la necessità che un maggior numero di prodotti finanziari derivati sia trattato a partire da un sistema centralizzato di diminuzione del rischio. Per raggiungere tale risultato, i deputati propongono di garantire la resilienza delle Ccp nei confronti di una più ampia gamma di rischi, "incluso il fallimento di più partecipanti, le vendite improvvise di risorse finanziarie e la rapida riduzione della liquidità del mercato". Tali Ccp, inoltre, dovrebbero essere istituite secondo "chiare regole di condotta e necessarie norme vincolanti", onde evitare che siano interamente controllate dagli utenti e che i loro sistemi di gestione dei rischi siano in competizione. Caso specifico delle aziende - I deputati chiedono che il commercio fuori borsa di derivati, quando compiuto da imprese che agiscono come utenti finali, sia sottoposto a una regolamentazione meno stringente, che tenga conto dei rischi specifici ai quali le aziende sono esposte rispetto ai grandi operatori del mercato e agli istituti finanziari Credit default swaps - La risoluzione approvata chiede il divieto di transazioni speculative sui credit default swap (Cds) e insiste che tali prodotti debbano essere trattati da una Ccp europea per diminuire i rischi, rafforzare la trasparenza e ridurre i rischi sistemici. Infine, la risoluzione deplora la mancanza d´informazione sul ruolo dei Cds nella crisi di alcuni paesi dell´eurozona e chiede una piena divulgazione alle autorità di regolamentazione e di vigilanza. Procedura - Nel mese di settembre, la Commissione presenterà la sua proposta legislativa sui derivati. Il testo inizierà, dunque, il suo iter sia al Consiglio dei Ministri che al Parlamento, le due istituzioni che condividono il potere legislativo.  
   
 

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