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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Giugno 2010
 
   
  LUGANO (MUSEO D’ARTE): OMAGGIO A GIUSEPPE PANZA DI BIUMO - OPERE DELLA DONAZIONE AL MUSEO CANTONALE D´ARTE - 4 LUGLIO / 26 SETTEMBRE 2010

 
   
  Con la mostra dedicata al Conte Giuseppe Panza di Biumo (1923-2010), scomparso nell’aprile scorso, il Museo d´Arte (Comune di Lugano) e il Museo Cantonale d´Arte (Cantone Ticino) rendono omaggio al grande collezionista d´arte contemporanea, profondamente legato al Ticino. L’esposizione, curata da Marco Franciolli, propone uno sguardo su parte di quell´universo artistico che desta l´attenzione e la curiosità del Conte Panza, con l´obiettivo di documentare la sua personale sensibilità collezionistica a partire da una scelta di opere della sua Donazione al Museo Cantonale d´Arte. Le opere riunite per questo omaggio al Conte Panza sono da ricondurre agli acquisti effettuati tra il 1988 e il 1995 e documentano efficacemente la tensione del collezionista verso una dimensione spirituale nell’arte contemporanea, una vera ossessione per i valori morali ed etici espressi attraverso le metafore dell´arte. Tra le opere in mostra, quelle dei seguenti artisti: Roger Ackling, Stuart Arends, Barry X Ball, Lawrence Carroll, Ruth Ann Fredenthal, Gloria Graham, Ron Griffin, Roni Horn, James Hyde, Gregory Mahoney, Thomas Schètte, Carole Seborovski, Peter Shelton, David Simpson, Ettore Spalletti, Robert Therrien, Jan Vercruysse, Meg Webster, con l´intenzione di documentare la personale sensibilità collezionistica di Panza. La mostra si articolerà sui tre piani di Villa Malpensata rispettando il criterio espositivo ribadito da Panza in più occasioni, ossia quello di dedicare ad ogni singolo artista uno spazio a sè stante in maniera tale che il linguaggio di ciascuno si possa esprimere compiutamente senza che sia ibridato e contaminato da quello di altri. Le opere dei 18 artisti presenti in mostra accompagneranno il visitatore in un percorso che dalla dimensione reale e oggettiva, ancora connessa alla memoria di forme reali o a oggetti di recupero, giunge a quella lirica e spirituale ottenuta tramite il colore o la rievocazione di significati che, pur partendo dalla forma, la trascendono evocando una dimensione più profonda  
   
 

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