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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
 
   
  BOLZANO, BILANCIO DEL PROGETTO "DIAGNOSI: VIOLENZA!"

 
   
   Bolzano, 21 giugno 2010 - Come si può riconoscere una lesione da violenza domestica sulle pazienti, come infondere loro coraggio, come parlare di questo, come aiutarle? Con lo scopo di fornire al personale medico-sanitario più informazioni e specifici strumenti di intervento sul tema della violenza domestica, si è concluso con successo "Diagnosi: Violenza!", il progetto Interreg Italia-austria che ha visto la stretta collaborazione tra Tirolo e Provincia di Bolzano. Si é svolta, il 17 giugno a Innsbruck la manifestazione di chiusura del progetto "Diagnosi:violenza!", alla presenza dell´assessore provinciale Richard Theiner e del collega tirolese Bernhard Tilg. Non ogni donna che viene in ospedale racconta cosa le sia successo veramente, anche se spesso la diagnosi di violenza è evidente: aiutare queste donne e le operatrici dei servizi sanitari è lo scopo del progetto Interreg "Diagnosi:violenza!", chje intendeva fornire al personale medico-sanitario specifici strumenti di intervento. Nel corso del progetto sono stati prodotti e distribuiti opuscoli e info-cards, affissi manifesti e infine creata una pagina web accessibile a tutti (www.Diagnose-gewalt.eu), utilizzabile a lungo termine anche dopo la fine del progetto, contenente materiale di lavoro e informazioni per il personale sanitario sulla tematica della violenza domestica. La coordinatrice altoatesina del progetto, Marcella Pirrone, traccia un bilancio positivo: "In particolare l’ottima collaborazione tra Tirolo e la Provincia di Bolzano e tra i partner, le collaboratrici del servizio Casa delle donne e l’azienda sanitaria, la presenza attiva del progetto in tutti e 7 gli ospedali della provincia, la distribuzione dei materiali anche ai medici di base, ai distretti socio-sanitari, ai consultori familiari." Il progetto è stato un buon accompagnamento alla formazione sul tema della violenza domestica che già da 5 anni si tiene in Alto Adige per il personale sanitario, che grazie all’organizzazione del Comitato pari opportunità dell’Azienda sanitaria ha partecipato attivamente (circa 450 operatori). In tutto nell’ambito del progetto sono stati prodotti circa 30.000 manifesti, opuscoli e info-card. Sono stati organizzati più di 50 tra incontri e presentazioni del progetto nei due territori del Tirolo e della provincia di Bolzano. La coordinatrice tirolese del progetto, dott.Ssa Esther Jennings osserva: “L’analisi finale del progetto mostra che il punto di partenza era giusto, ma evidenza anche dove ci potrebbe essere ancora un margine d’azione. Quasi il 100% delle operatrici dei servizi sanitari intervistate considera il materiale fornito utile per il loro lavoro, e oltre il 70% degli operatori sanitari è convinto che così si possano aiutare anche le donne." Ci sono alcune richieste di estendere il progetto anche ai bambini e alle persone anziane e di organizzare una formazione generale sul tema. Alla conferenza stampa conclusiva del progetto Interreg l´assessore Theiner ha ringraziato chi ha lavorato al progetto, "che affronta una problematica grave e socialmente purtroppo ancora poco riconosciuta e che punta a cambiare le cose in meglio. Come dimostrano gli esiti del progetto, comunque, ci sono ancora margini di lavoro in tale ambito."  
   
 

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