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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
 
   
  A RIMINI PRESENTATO IL PIANO ENERGIA DELLA PROVINCIA

 
   
   Rimini, 21 giugno 2010 - Si è svolta il 17 giugno la conferenza stampa di presentazione del Piano Energia, presenti il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, l’assessore all’Energia, Stefania Sabba, e il dirigente Alberto Rossini. La Giunta Provinciale di Rimini ha approvato la delibera che fissa le procedure da rispettare per l’autorizzazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica sia di tipo convenzionale che con fonti di energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, etc.). Si tratta di un provvedimento che ha lo scopo di chiarire gli aspetti legati all’iter amministrativo per la realizzazione dei nuovi impianti di produzione energetica, constatata l’estrema precarietà della legislazione nazionale e regionale specie in materia di energie rinnovabili. La Provincia di Rimini (che ha nel suo programma di mandato lo stimolo alla produzione di energia da fonti rinnovabili) intende dunque, nel periodo transitorio che dovrà condurre entro un anno alla redazione del primo Piano dell’Energia della Provincia di Rimini, fornire una serie di linee guida in grado di dare certezze e garanzie procedurali a tutti coloro i quali intendono investire su nuovi impianti. Ciò nel rispetto delle leggi esistenti (la Legge387 del 2003 e la Legge Regionale 26 del 2006), delle norme sovraordinate (tutela paesaggistica) e Ptcp 2007. Con questo atto, l’Amministrazione Provinciale intende promuovere: L’istallazione sui tetti degli edifici nuovi ed esistenti, con particolare interesse per quelli industriali; La realizzazione di impianti da fonti rinnovabili nelle aree produttive ecologicamente attrezzate; La verifica delle potenzialità dell’eolico in mare; Il coordinamento tra i Comuni per verificare aree omogenee ed impedire il consumo di territorio; Impianti da fonti rinnovabili che perseguano fini di utilità sociale; Impianti in aree già compromesse e/o degradate (ex siti industriali, aree A14, ed altre grandi arterie); Sottoscrivere accordi con associazioni di categoria per lo sviluppo di progetti di particolare interesse; Certificare il risparmio energetico per gli edifici pubblici; Promuovere il solare termico per il settore turistico alberghiero; Coinvolgere nel risparmio e nella produzione di energia da fonti rinnovabili il settore del commercio; Incentivare la mobilità sostenibile; Favorire una filiera nel settore delle bio masse; Promuovere il geo-termico come fonte di fonte di energia rinnovabile; Applicare le direttive del Ptcp 2007: Casa Clima. Più nel dettaglio, la procedura consentirà di realizzare in area agricola impianti fino a 200 Kwp (misura di potenza del fotovoltaico), anche tenendo conto della circolare del Ministero delle Finanze che fissa a 200 Kwp il limite massimo per gli imprenditori agricoli; va inoltre tenuto presente che i Comuni dovranno recepire nei propri piani urbanistici la Direttiva del Ptcp 2007, che va a tutela del territorio agricolo e rurale. Nelle aree produttive gli impianti sono normalmente autorizzabili, secondo le norme già esistenti. I pareri fondamentali saranno in capo ai Comuni per la conformità urbanistica, della Soprintendenza per il rispetto del paesaggio, delle norme di sicurezza ambientale e territoriale. La Conferenze dei Servizi rilascerà l’autorizzazione unica che, se del caso, costituirà variante urbanistica. Viene stabilito un atto di impegno del proponente per la dismissione degli impianti (fidejussione), i quali avranno caratteristica di opere di pubblica utilità e indifferibili.  
   
 

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