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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Giugno 2010 |
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RAPPORTO E-CONTENT, NEL 2009 +8,8% CONTENUTI DIGITALI
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Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, illustrando i risultati del Rapporto e-Content 2010, nel corso di un convegno svoltosi il 17 giugno 2010 ha dichiarato: "Il settore dei contenuti digitali, ovvero la produzione e fruizione on line di news, cultura, video, film, musica, intrattenimento, pubblicitaŽ, nel 2009 ha continuato a crescere nonostante la crisi, il calo dei consumi delle famiglie, i tagli ai budget aziendali, la scarsitaŽ degli investimenti pubblici. A fronte di un Pil sceso di -5% e dellŽentrata in recessione di tutti i principali settori dellŽeconomia italiana, lŽe-Content ha ampliato il mercato dellŽ 8,8%, raggiungendo un fatturato di 5.823 milioni di euro." Nel Rapporto, giunto alla sua quarta edizione, viene fatta una stima di crescita del settore, per il prossimo biennio, dellŽordine del 12% annuo. Stefano Parisi, presidente di Asstel e vicepresidente di Csit con delega alla concorrenza, ha posto lŽaccento su un aspetto cruciale per lo sviluppo del settore, quello della regolamentazione e della fiscalitaŽ dellŽon-line: "Il dibattito eŽ aperto a livello internazionale, ma bisogna rifuggire da percorsi che vadano nella direzione di tassare lŽinnovazione e limitare la concorrenza. Sarebbe un gravissimo errore: lŽinnovazione va sostenuta a tutti i livelli e la concorrenza deve rimanere elevata, percheŽ sono i piuŽ importanti fattori di accelerazione dellŽeconomia. I contenuti digitali non rubano il mestiere a nessuno: ne inventano di nuovi e favoriscono lŽevoluzione di quelli tradizionali. EŽ questa la scommessa per il futuro e la chiave per trovare soluzioni condivise". Il Rapporto evidenzia come nel 2009 con 10 milioni di famiglie connesse a banda larga su rete fissa, oltre 9 milioni di navigatori usuali su banda larga mobile, 30 milioni di dispositivi per la navigazione da mobile, 18,7 milioni di famiglie dotate di un ricevitore Tv digitale, i contenuti digitali in Italia possano ormai contare su una base tecnologica di massa e unŽaudience che si sta rapidamente ampliando con il coinvolgimento di fasce di popolazione rimaste finora ai margini. "Il 2009 eŽ stato lŽanno in cui anche la televisione, con i suoi contenuti a larga diffusione, eŽ entrata definitivamente nel settore digitale con gli switch off del digitale terrestre- ha precisato Andrea Ambrogetti, vicepresidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e delegato televisioni di nuova generazione - Il digitale e i suoi contenuti stanno rapidamente unificando tutti i mezzi di comunicazione e la Tv digitale, ormai presente nel 70% delle famiglie italiane e alla vigilia dello storico sorpasso in termini di ascolto dellŽanalogico, ne divengono fattore trainante introducendo in questo mondo milioni di cittadini che ne erano finora rimasti ai margini". Un punto di grande criticitaŽ, evidenziato dal Rapporto, eŽ rappresentato dallŽarretratezza dei contenuti pubblici digitali, denotando la scarsa attenzione dello Stato su questo settore. Con una contrazione di -17,8%, gli investimenti pubblici in contenuti digitali lŽanno scorso non hanno superato i 50 milioni di euro. Eppure si tratta di contenuti strategici per il Paese quali lŽistruzione, il turismo, i beni culturali, la cui digitalizzazione porterebbe vantaggi innegabili per tutti e da tutti i punti i vista. Tenendo conto delle ristrettezze di bilancio dello Stato, dal convegno eŽ emersa la proposta di sostenere lo sviluppo dei contenuti digitali pubblici attraverso partnership pubblico-privato e modalitaŽ di project financing. I dati principali del Rapporto e-Content 2010 (risultati anno 2009 su 2008): Il Mercato Dei Contenuti Digitali: 5,8 mld nel 2009 (+8,8%). Il mercato dellŽe-Content ha raggiunto a fine 2009 un valore pari a 5,8 mld di euro, con un incremento dellŽ8,8% rispetto allŽanno precedente, in rallentamento rispetto alle previsioni, ma in controtendenza nei confronti dellŽandamento dellŽeconomia. La PubblicitaŽŽ Digitale: +5,0%; il mercato della pubblicitaŽ in Italia ha toccato, nel 2009, 1,119 mld di euro, con una crescita positiva pari al +5,0%, a fronte di una flessione del mercato pubblicitario nel suo complesso del 12,5%. LŽandamento positivo si conferma anche nel prossimo biennio con un trend in leggero aumento: +5,7% e +7,0%, in netta controtendenza con lŽandamento totale che la raccolta pubblicitaria avraŽ nel periodo 2008-2011. La Crescita Dei Contenuti A Pagamento: +10,2%; i contenuti a pagamento, che con oltre 4,65 mld rappresentano oltre lŽ80% del mercato, hanno messo a segno nel 2009 una crescita del 10,2% trascinati dai comparti Video e Giochi on-line, nonostante il forte calo nelle sottoscrizioni dei servizi a pagamento del mobile. I Comparti In Crescita: Video +6,2%, ma con andamenti contrastanti tra i suoi segmenti emergenti (Ip-tv, On-line Tv e Tv Digitale Terrestre, che hanno segnato rispettivamente +16,5%, +31,1% e +42,8%) e i segmenti piuŽ maturi (Tvsatellitare, +1,3%) o mai decollati (Mobile Tv, in calo del 15% circa). Giochi e Intrattenimento on-line: +88,6% sullŽonda del grande successo delle scommesse e dei giochi di abilitaŽ. Musica: +33% grazie al grande successo del principale canale di vendita di musica on-line (iTunes, rafforzatosi nel 2008-2009 in seguito al lancio dellŽi-Phone). Comparti Con Andamento Negativo: News -2,7%, determinato sia dal calo degli abbonamenti (online e mobile) sia, seppur in misura ridotta, della pubblicitaŽ (che ha finanziato fino ad oggi il 60% del mercato delle news); Contenuti Mobile -15,2%, per effetto della contrazione dei ricavi legati a "Loghi e suonerie", che tradizionalmente rappresentano la parte piuŽ consistente del comparto. Il Calo Dei Contenuti Pubblici: -17,8%; La contrazione degli investimenti pubblici sui contenuti eŽ stata molto significativa: - 17,8%, per un valore di mercato di 49,3 milioni di euro, divisi fra i 14 milioni della Scuola, 25 milioni del Turismo, e i 10,3 milioni dei Beni Culturali. QuestŽultimo segmento eŽ anche quello che ha registrato un vero e proprio crollo: - 42,8%, mentre il Turismo eŽ sceso del 10,7% e la Scuola eŽ rimasta stabile. Le Stime Per Il Biennio 2010-2011: 7,3 miliardi (12% annuo). Si prevede una crescita dei Contenuti Digitali ad un tasso superiore al 12% annuo, che porteraŽ il mercato a 7,3 miliardi di euro annui, grazie ai nuovi modelli di business a pagamento che si affermeranno nel mondo dellŽeditoria e nel mercato Video, trascinati, rispettivamente, il primo dalla diffusione di nuove tecnologie mobili quali lŽi-Pad, e il secondo dal completamento del processo di switch over alla televisione digitale terrestre. ProseguiraŽ ad un ritmo pressocheŽ costante la crescita della Musica digitale e dei Giochi on-line, mentre si prevede una ripresa del mercato dei contenuti su Mobile sullŽonda del nuovo modello degli Application Store lanciati dai principali operatori. Ancora ridotto, ma con elevati tassi di crescita (400%) risulta il mercato degli e-Book.anche la pubblicitaŽ digitale, che si avvicineraŽ nel 2011 a 1,3 mld. Di euro annui di raccolta, risentiraŽ positivamente dellŽaffermazione di nuovi modelli di business, specie nel segmento mobile, dove lŽavvento delle "applications" porteraŽ agli utenti nuovi servizi a valore aggiunto finanziati dal marketing. Il totale dei contenuti a pagamento supereraŽ nel 2011 i 6 miliardi di euro. Negativa la previsione sullŽandamento degli investimenti nella digitalizzazione dei Contenuti Pubblici che scenderanno a 43 milioni di euro. In calo i Beni culturali e il Turismo. Aspettative - per ora solo potenziali - di crescita si nutrono per il settore scolastico. Fondamentale saraŽ aprire il mercato delle banche dati pubbliche ai privati in modo da creare nuovi servizi a valore aggiunto per i cittadini. - Gli Italiani On Line: +14,2%, in crescita i navigatori over 55 Sostenuti dal processo di switch over al Digitale Terrestre, i servizi televisivi a pagamento sono diffusi in oltre il 40% delle famiglie italiane. Le connessioni ad Internet in banda larga da casa su rete fissa sono diffuse in oltre 10 milioni di famiglie. Si segnala una significativa crescita del numero degli utenti internet: a febbraio 2010 il totale di coloro che dichiarano di essere connessi (a casa o al lavoro su linea fissa) supera quota 33 milioni (+14,2%). Gli utenti attivi nel mese sfiorano i 23 milioni (+13%) mentre internet viene usato quotidianamente da una media di 11,8 milioni di persone (+17%). Il profilo dellŽutente quotidiano di internet ha unŽetaŽ prevalentemente compresa tra i 25 e i 54 anni (68% delle persone attive nel giorno medio), ed eŽ principalmente di sesso maschile (57%). Il fenomeno piuŽ rilevante di questi ultimi mesi eŽ la crescita dei navigatori over 55 (+28%, con punte del 65% per gli over 74) che trovano sempre maggiori servizi utili (e-Banking ad esempio) in rete. Le donne: sono il 43% degli utenti attivi nel giorno medio, ma solo nelle classi di etaŽ piuŽ avanzate; la differenza eŽ quasi irrilevante tra i 18 e i 34 anni, mentre tra gli adolescenti (11-17 anni) il divario di genere addirittura si inverte: le adolescenti connesse quotidianamente a internet sono piuŽ numerose dei loro coetanei maschi. Il divario geografico evidenzia un certo ritardo del Mezzogiorno: la percentuale di utenti attivi quotidianamente connessi al Sud eŽ appena del 18,4% sul totale della popolazione dellŽarea, contro il 25% circa che si registra nel Nord-ovest e il 22% del Nord-est e del Centro. Il ritardo tra Nord-ovest e Mezzogiorno cresce fino a superare i 10 punti percentuali (37,6% vs 47,8%) se si considerano gli utenti attivi nel mese. Un forte fattore di sviluppo alla penetrazione di internet eŽ venuto negli ultimi 2 anni dalla diffusione di strumenti per collegarsi ad internet tramite rete mobile. Secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea nel 2009 lŽItalia eŽ il secondo Paese in Europa per numero di dispositivi (oltre 30 milioni) dedicati allŽutilizzo dellŽinternet mobile |
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