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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
 
   
  WRITER, MILANO: SCUOLA FINITA, CINQUE TREDICENNI IMBRATTANO UN EDIFICIO DI VIA BARAVALLE, UNO E’ IL FIGLIO DI UN AMMINISTRATORE CONDOMINIALE IMPEGNATO CONTRO I GRAFFITARI. ECCO I RISULTATI PER AVER MITIZZATO I SEDICENTI ARTISTI TUTTI MULTATI PER 450 EURO.

 
   
   Milano, 21 giugno 2010 - “Cinque tredicenni sono stati sorpesi dalla Polizia Locale a scrivere delle tag, con bombolette spray rosse e blu, sul muro di un edificio comunale di via Tabacchi, angolo via Baravalle. Lo stesso che nel luglio 2009 era stato fatto ripulire a due writer in ottemperanza a quanto deciso dal giudice di pace come risarcimento del danno al Comune. Dell’accaduto sono stati informati i genitori dei ragazzini, tutti di buona famiglia, che frequentano la scuola media. E a loro sono state inflitte multe per 450 euro in base all’ordinanza vigente. E’ stato inoltre informato il pm del Tribunale dei Minori. Data l’età inferiore ai 14 anni, per legge, non sono perseguibili penalmente. Paradossalmente uno dei ‘genitori’ è anche amministratore condominale impegnato nel promuovere la ripulitura degli stabili imbrattati. Si è detto molto sorpreso. Un altro fa l’assistente sociale”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato “Questi sono i risultati – spiega De Corato – di campagne tese a beatificare sedicenti artisti. Peana sconsiderati che creano un pericoloso effetto domino. E la moda dell’imbrattamento contagia anche minorenni di buona famiglia, figli pure di amministratori condominiali impegnati in campagne antiwriter. Una nemesi. Muri, alberi, macchine, convogli della metropolitana, vetrine dei negozi sfregiati da acidi, le modalità e gli obiettivi sono ormai i più vari” “Non si dica però – sottolinea De Corato – che il Comune di Milano arretra di fronte ai graffitari. E parlano i numeri: 67 denunce all’autorità giudiziaria, 5 processi già chiusi con la condanna dei responsabili e il risarcimento al Comune, 135 multe da 450 euro in base all’ordinanza vigente”.  
   
 

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