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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
 
   
  ARGE ALP: CONFRONTO SU CULTURA, TRASPORTI, CLIMA E FUGA DI CERVELLI AD APPIANO, LA 41^ CONFERENZA DEI CAPI DI GOVERNO DELLA COMUNITÀ DI LAVORO DELLE REGIONI ALPINE

 
   
  Trento, 21 giugno 2010 - La Provincia autonoma di Bolzano ha ospitato, ad Appiano presso l’Hotel Schloss Korb, la 41^ Conferenza dei Capi di Governo di Arge Alp, la Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine. Cultura, trasporti, clima e fuga dei cervelli sono stati i temi al centro della riunione. La Provincia autonoma di Trento era rappresentata dall’assessore alla cultura Franco Panizza. Presenti anche Baviera, Grigioni, Salisburgo, San Gallo, Ticino, Tirolo e Vorarlberg. Ha aperto i lavori delle delegazioni il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, e presidente in carica di Arge Alp, Luis Durnwalder che ha chiesto ai presenti di dedicare un momento di raccoglimento alla recente scomparsa di Silvius Magnago. Al termine dei lavori la presidenza di Arge Alp è passata per un anno al Salisburgo. Lo sviluppo culturale nell’arco alpino è il tema della prima risoluzione politica adottata. Il documento sottolinea che lo sviluppo rurale va promosso a tutti i livelli per rafforzare l’identità dell’area alpina. Per quanto riguarda i giovani è essenziale promuovere la loro partecipazione politica e sociale per un proficuo sviluppo culturale dell’intera area. La globalizzazione contribuisce a creare una coesione mondiale non solo economica ma, in misura sempre maggiore, anche culturale. E’ molto importante quindi consolidare le radici culturali degli abitanti delle regioni alpine, rafforzando l’identità. Le regioni di Arge Alp, precisa la risoluzione, si sforzano di partecipare alla gestione dei movimenti migratori internazionali e di rendere possibile una proficua integrazione dei cittadini provenienti da altri paesi. Sostengono inoltre il passaggio dalla società del divertimento a quella della ragione perché questo porta con sé opportunità nuove per economia e società. Grande rilievo viene dato poi al volontariato, anima della vita culturale e sociale dell’arco alpino. In conclusione la risoluzione adottata evidenzia che lo sviluppo culturale dipende molto dalla situazione dei singoli paesi ma Arge Alp può esercitare un influsso positivo su questo sviluppo, avviando e sostenendo progetti, promuovendo lo scambio fra le regioni, mettendo a disposizione mezzi di comunicazione per la promozione di buone pratiche e fornendo dati per un monitoraggio continuo dei settori interessati, dall’istruzione, ai flussi migratori, all’assetto territoriale. L’arge Alp suggerisce inoltre all’Unione Europea di portare avanti i propri sforzi per lo sviluppo rurale anche oltre il 2013, assicurandosi che si tenga conto delle esigenze delle aree montane con specifiche misure e risorse. Ritiene inoltre auspicabile lo sviluppo di programmi ambientali con particolare attenzione alla biodiversità. “I gigaliner”, veicoli di dimensioni e peso oltre la norma, e il loro passaggio nell’arco alpino sono stati al centro della seconda risoluzione adottata. Le dimensioni dei mezzi commerciali e industriali di trasporto sono disciplinate da una direttiva del Consiglio dell’Unione Europea, adottata nel 1996. In alcuni casi, in alcuni stati membri o nell’ambito di determinati esperimenti sul campo, la direttiva autorizza la circolazione di veicoli di dimensioni o peso superiori alla norma. Su questo punto, che ha risvolti importanti per le regioni alpine, la Conferenza dei Capi di Governo di Arge Alp ha deciso di invitare l’Unione europea ad astenersi dall’autorizzare la circolazione di gigaliner di 25,25 metri di lunghezza e 60 tonnellate di peso. Ha stabilito inoltre di impegnarsi presso i governi nazionali per fare in modo che questi mezzi siano vietati per legge nell’ambito del trasporto nazionale. E’ stata confermata inoltre la convinzione che una politica dei trasporti adeguata alle esigenze delle aree alpine debba perseguire, sia a livello nazionale che europeo, la finalità di trasferire il maggior numero possibile di quote di traffico dalla gomma a vettori a basso impatto ambientale. “Noi – ha precisato l’assessore provinciale Panizza - da anni stiamo lavorando nella direzione di ridurre il traffico su strada e incrementare quello su ferrovia. Non possiamo quindi che essere pienamente d’accordo con questa decisione”. Ai Capi di Governo di Arge Alp è stata illustrata poi la “Conferenza sul Clima” che si terrà il 23 settembre prossimo a Bolzano nell’ambito della Fiera Klimaenergy. Anche su questo è stata chiesta la collaborazione di tutte le regioni. Si è parlato poi di fuga di cervelli e in particolare del progetto “Brain Drain nelle regioni Arge Alp – guadagno o perdita?”. Lo studio, condotto dall’altoatesino di origine trentina Christian Girardi, ha evidenziato che il fenomeno del Brain Drain può essere sfruttato anche in senso positivo per le regioni dell’arco alpino. Gli emigranti altamente qualificati provenienti dalle regioni alpine possono essere ambasciatori della loro terra in tutto il mondo. Possono essere moltiplicatori di opportunità perché normalmente mantengono buoni contatti con la terra d’origine e condividono volentieri il proprio sapere con gli enti economici o di ricerca della propria terra. L’interconnessione, è emerso, è più importante della vicinanza fisica. A partire da questo presupposto lo studio suggerisce di promuovere la costituzione di reti, per mantenere il contatto con i talenti emigrati e per attirare personale qualificato, indipendentemente dalla provenienza. Da queste reti sociali possono trarre giovamento gli operatori nel campo produttivo, commerciale e del turismo. La seduta si è conclusa con il punto su alcuni progetti già conclusi, in corso o nuovi come ”Atlante degli alpeggi”, “Sicurezza sulle piste” e quelli proposti dal Trentino: “Protezione civile sistemi a confronto – l’ottimizzazione possibile” e “Conferenza Corridoio Verde nelle assi Ten di Arge Alp”. Sul primo progetto l’assessore Panizza ha spiegato che l’obbiettivo consiste nel raccogliere dati ed esperienze da mettere a confronto per sviluppare un sistema il più possibile integrato. La riduzione dell’impatto ambientale è l’argomento del secondo. Altri progetti che Arge Alp porterà avanti riguardano l’utilizzo delle risorse naturali dell’arco alpino per la cura delle malattie respiratorie, i giovani e la conoscenza delle aree alpine, la società dell’informazione e la politica infrastrutturale, un’accademia estiva per giovani talenti con la partecipazione di premi Nobel, le risorse idriche alpine.  
   
 

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