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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
 
   
  TRENTO: NUOVO FONDO PER IL SOSTEGNO FINANZIARIO DELLE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO

 
   
  Trento, 21 giugno 2010 - La Giunta provinciale, su proposta dell´assessore all´industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi, ha dato il via libera alla creazione di un fondo destinato al sostegno finanziario delle piccole imprese del settore dell’autotrasporto merci per conto terzi. Lo schema di provvedimento, ora all’esame della Seconda Commissione permanente del Consiglio provinciale, prevede la costituzione di un fondo, gestito dagli enti di garanzia, riservato alle imprese di dimensione compresa fra 4 e 50 dipendenti, che abbiano riscontrato un aumento dei crediti commerciali. Al fondo potranno accedere operazioni di credito nuove, o il rinnovo di operazioni esistenti, di durata massima biennale e per un importo massimo pari all’entità dei crediti commerciali risultanti dal bilancio 2009. Le agevolazioni, sotto forma di riduzione degli oneri finanziari ed eventuale copertura dei costi per l’ottenimento della garanzia, sono quantificate entro limiti minimi e massimi in funzione del numero di dipendenti che le aziende beneficiarie si impegneranno a stabilizzare. E´ nella seduta di giovedì 17 giugno, che la Giunta provinciale ha approvato lo schema di un provvedimento che prevede appunto la costituzione di un fondo per agevolare la provvista di finanziamenti da parte delle piccole imprese del settore dell’autotrasporto merci per conto terzi. Si dà così attuazione alla possibilità, prevista dall’articolo 124 della legge provinciale n. 18 del 1993, di costituire appositi fondi per specifiche iniziative o categorie di soggetti. "Un provvedimento - sottolinea l´assessore Olivi – motivato dalla consapevolezza della specifica situazione in cui versano le aziende trentine di autotrasporto nel contesto della crisi economico e finanziaria. Il settore è infatti tra i più colpiti dalla riduzione degli scambi e dalle difficoltà di incasso dei crediti e la crisi lo ha colpito mentre era in atto una profonda ristrutturazione che puntava a contrastare la progressiva contrazione dei margini economici. I problemi strutturali del settore sono inoltre accentuati dalla sua elevata frammentazione: nella nostra provincia vi sono una trentina di aziende medio-grandi e circa 800 piccole imprese. Gli interventi attivati con la manovra anti-crisi rivolti alle imprese di tutti i settori economici (lease-back, partecipazioni, interventi per il riassetto finanziario e il cosidetto «Fondo Olivi») hanno contribuito soltanto parzialmente ad attenuare gli effetti della crisi sul settore. Se i mutui agevolati finalizzati al riassetto finanziario hanno costituito certamente uno strumento utile per allungare le scadenze di rimborso dei debiti aziendali, con essi non si è potuto incrementare direttamente le fonti finanziarie inaridite dall’allungamento dei tempi di incasso dei crediti. La costituzione del fondo consentirà alle imprese di disporre di un canale finanziario destinato, in particolare, allo smobilizzo dei crediti commerciali. Il nuovo strumento di intervento, scaturito dal confronto fra tutti gli attori interessati, organizzazioni degli imprenditori e sindacati, è rivolto a sostenere le imprese, che a loro volta si impegnano a mantenere i propri dipendenti, ed è quindi finalizzato a contrastare gli effetti della crisi e a tutelare la coesione sociale.” Il fondo, gestito dagli enti di garanzia (i confidi operanti in provincia di Trento) è riservato alle imprese di dimensione compresa fra 4 e 50 dipendenti, che presentino nel bilancio 2009 rispetto al bilancio 2008 un aumento dei crediti commerciali (in termini di incremento dell’incidenza dei crediti commerciali sui ricavi). Al fondo potranno accedere operazioni di credito nuove, o il rinnovo di operazioni esistenti, di durata massima biennale e per un importo massimo pari all’entità dei crediti commerciali risultanti dal bilancio 2009. Sulle operazioni di credito è accordato un aiuto pubblico destinato all’abbattimento degli interessi e all’eventuale copertura dei costi per l’ottenimento della garanzia, se richiesta. La misura dell’aiuto è pari ad 1 euro per il rapporto crediti/numero dipendenti occupati nel 2009. Per privilegiare le aziende che rispondono maggiormente a requisiti di efficienza produttiva, sono fissati limiti minimi e massimi all’aiuto in funzione delle unità lavorative che le aziende beneficiarie si impegneranno a stabilizzare. Le agevolazioni sono perciò subordinate alla stipula di un accordo sindacale che documenti l’impegno a mantenere un determinato livello occupazionale. Il limite minimo di intervento è pari a 2.000 euro per dipendente stabilizzato ed il limite massimo è pari a 4.000 euro per dipendente stabilizzato. La concessione dell’agevolazione comporta l’obbligo da parte dell’impresa di mantenere il suddetto livello occupazionale per due anni nel corso del triennio decorrente dal mese successivo a quello di stipula dell’accordo sindacale. Le agevolazioni sono accordate nei limiti previsti dall’«aiuto di importo limitato e compatibile» (soglia massima di aiuti pari a 500.000 euro per impresa nel triennio 2008-2010) ai sensi della normativa europea «Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’accesso al finanziamento nell’attuale situazione di crisi finanziaria ed economica». Le imprese potranno presentare domanda agli enti di garanzia ad avvenuta approvazione dei criteri e delle modalità per la costituzione e gestione del fondo ed entro il 31 ottobre 2010. Le concessioni delle agevolazioni dovranno essere adottate entro il 31 dicembre 2010.  
   
 

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