PER IL PICENO IL RICONOSCIMENTO DI AREA AD ELEVATA CRISI INDUSTRIALE. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA: ŽPER IL TERRITORIO SI APRONO CONCRETE POSSIBILITAŽ DI NUOVI INVESTIMENTIŽ..
Ancona 22 Giugno 2010 - Anche il Piceno e` stato riconosciuto, secondo lŽindagine dellŽIpi (Istituto promozione industriale del ministero dello Sviluppo economico) come area ad elevata crisi per la regione Marche e dunque ricompresa tra quelle per le quali si potranno applicare le agevolazioni previste dalla legge 15 maggio 1989 n. 181 che prevedono misure di sostegno e di reindustrializzazione per i territori in difficolta`. Le aree di Ascoli e San Benedetto si aggiungono quindi a quelle di Fabriano e Jesi (di cui all``accordo di programma firmato il 19 marzo). L``elenco dei Comuni ricompresi nelle aree e nei distretti in situazione di grave crisi dovra` essere adesso approvato dal ministero dello Sviluppo economico e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Tra i benefici della 181 di cui ora potra` godere anche il Piceno, figurano tra lŽaltro la promozione di nuove iniziative industriali, la rivitalizzazione del sistema imprenditoriale locale e la creazione di occupazione stabile, la riconversione e riqualificazione di aree industriali dismesse. ŽLŽinserimento di Ascoli e San Benedetto nellŽelenco delle aree ad elevata crisi Ž commenta il presidente della Regione, Gian Mario Spacca Ž era una notizia che attendevamo da tempo. Ora si aprono infatti nel Piceno, territorio che ha risentito forse piu` di altri della congiuntura economica internazionale, nuove possibilita` per unŽeffettiva attrazione di investimenti nellŽareaŽ..