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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Giugno 2010
 
   
  MINORANZE FVG: COMITATO CONSIGLIO EU INCONTRA PARITETICO SLOVENO

 
   
  Trieste, 23 giugno 2010 - I rappresentanti del Comitato consultivo della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali, in visita fino ad oggi nel Friuli Venezia Giulia, hanno incontrato ieri nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste il Comitato Istituzionale Paritetico per i problemi della minoranza slovena (Comitato). Agli esperti del Consiglio d´Europa è stato consegnato il documento, redatto ed approvato all´unanimità dal Comitato come contributo per la stesura del 3° Rapporto dell´Italia sull´attuazione della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali inviato dal Governo italiano a Strasburgo. Il documento evidenzia alcune difficoltà relative alla non totale applicazione della legge di tutela per la minoranza slovena (Legge 38/2001), ma nel contempo riconosce il cambiamento del clima in positivo degli ultimi anni (la collaborazione corretta e professionale della Regione e del governo) per quanto riguarda il regolare svolgimento dei lavori da parte del Comitato. Il Comitato ha sottolineato agli esperti del Consiglio d´Europa il problema relativo alla scuola bilingue di S. Pietro al Natisone (l´edificio è stato dichiarato inagibile per motivi di sicurezza) insistendo fortemente sulla permanenza della stessa in un´unica sede. Lo smembramento dell´istituto in più sedi sparse sul territorio di diversi Comuni avrebbe come conseguenza una peggiore qualità dell´insegnamento e la crescita dei costi per il trasporto degli alunni, ha affermato all´incontro con la stampa il presidente del Comitato, Bojan Brezigar, che ha però anche sottolineato come il Comune di S. Pietro sia di fatto troppo piccolo per risolvere il problema da solo e che quindi è necessario far intervenire a tal proposito gli altri Comuni della Benecia, insieme alla Provincia, la Regione e Prefettura. Nel prosieguo il Comitato ha ricordato alla delegazione degli esperti come, nonostante il clima dei rapporti tra la componente maggioritaria italiana e quella minoritaria slovena sia negli ultimi anni nel Friuli Venezia Giulia di molto migliorato, esistono ancora delle difficoltà, in particolare nella provincia di Udine, "dove si vuole negare a certi gruppi che parlano parlate locali l´appartenenza alla cultura slovena: ciò è antistorico ed è errato dal punto di vista dell´integrazione europea che parla della valorizzazione delle diversità," ha sottolineato Brezigar. Infine, il Comitato ha richiamato l´attenzione sul problema dei finanziamenti annuali alla minoranza slovena che nel bilancio dello Stato per il 2011 dovrebbero subire una riduzione di 2 milioni di euro. Alla delegazione del Consiglio d´Europa è stato spiegato come tali fondi non vanno utilizzati "per organizzare sagre" ma per il funzionamento degli istituti di ricerca, delle biblioteche, scuole di musica, case dello studente ed altri servizi (per un totale di 300 occupati) offerti alla comunità slovena "che per gli appartenenti alla maggioranza italiana sono giustamente pagati dallo Stato o dal Comune". La riduzione delle risorse, il cui livello è dal 1991 rimasto inalterato (il valore reale è quindi sceso del 40 p.C.), è considerata dal Comitato "eccessivamente penalizzante, poiché mette a rischio la sopravvivenza della stessa minoranza".  
   
 

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