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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Giugno 2010
 
   
  UNA CONFERENZA AD INNSBRUCK SUI PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO PERMANET IL 6 LUGLIO, IN AUSTRIA, SI PRESENTANO LE RICERCA SUL PERMAFROST NELLE ALPI

 
   
  Trento, 24 giugno 2010 - La Provincia autonoma di Trento ha aderito due anni fa al progetto internazionale "Alpine Space – Permanet", finanziato dalla Comunità Europea e dedicato alla realizzazione di una rete di monitoraggio delle variazioni del permafrost alpino. L´obiettivo è quello di raccogliere dati sulla presenza e sullo stato del permafrost e mitigare i rischi derivanti dal cambiamento climatico. A questo fine, il Servizio geologico in collaborazione con Meteotrentino, sta monitorando un sito collocato sull’Adamello, nei pressi del rifugio. Il 6 luglio ad Innsbruck si terrà una conferenza internazionale per presentare i risultati di Permanet e lo stato delle ricerche nell´arco alpino, con tutti i partner coinvolti. Il permafrost è un terreno che rimane permanentemente ghiacciato per almeno due anni consecutivi. Esso copre circa il 24% della superficie terrestre nell’emisfero settentrionale ed è tipico delle aree artiche o alpine sopra una certa quota. A causa del riscaldamento climatico esso può deteriorarsi fino a scomparire; in montagna questo significa possibili cedimenti dei versanti, con frane e modificazioni nel ciclo idrologico. Nella nostra provincia si stima che la diffusione del permafrost sia limitata a circa il 3% del territorio, esso è confinato nelle aree periglaciali di alta quota, ovvero sopra i 2900 metri. La presenza del permafrost è legata a numerosi fattori, tra cui la temperatura dell´aria, l´insolazione dei versanti e lo spessore del manto nevoso, ma, soprattutto, la sua presenza è segnalata da alcune significative forme del terreno detti rock glacier, ovvero rocce mescolate a ghiaccio e separate dal terreno circostante da una ripida fronte. Ve ne sono di attivi e passivi, quelli attivi si spostano a valle con velocità che variano da alcuni centimetri ad alcuni decimetri all´anno. È in queste zone di elevata altitudine che, a partire dall´estate del 2008, si è concentrata la ricerca svolta dalla Provincia attraverso il Servizio geologico, ovvero nel gruppo montuoso dell´Ortles - Cevedale, sull´Adamello - Presanella e sulla Marmolada. Nei potenziali siti di permafrost individuati in Trentino, sono state condotte approfondite analisi che si sono concentrate sull’Adamello. Qui, nei pressi della Fondazione rifugio "Ai Caduti dell´Adamello" sono stati attrezzati con una catena di termometri due fori profondi circa 20 metri, per controllare l’escursione termica del sottosuolo e monitorare costantemente il permafrost. Un secondo sito è in corso di allestimento presso il lago Careser, nel massiccio dell´Ortles-cevedale, e sarà operativo quest´estate. La conferenza di Innsbruck, in programma il 6 luglio presso L´università, prevede l´illustrazione generale del progetto Permanet, a cui seguirà la presentazione dello stato delle ricerche condotte in Austria, nonché della carta di distribuzione e della rete di monitoraggio del permafrost con i lavori relativi all´arco alpino di Francia, Germania, Svizzera, Italia e naturalmente dell´Austria orientale e occidentale.  
   
 

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