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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Giugno 2010
 
   
  UN DOSSIER INATTENDIBILE SU SPESE E SEDI ESTERE NON SONO 24 MA UNA SOLA, A BRUXELLES. E FRUTTA 20 MILIONI LOMBARDIA RISORSE PARTECIPATA? FORMIGONI LA CHIUSE NEL 1995

 
   
  Milano, 24 giugno 2010 - "Secondo un non meglio precisato dossier del Tesoro, che alimenta un´intera pagina di un importante quotidiano, e secondo il giornalista che tale dossier divulga, tra le società partecipate da Regione Lombardia spicca Lombardia Risorse. Società regionale chiusa da Formigoni addirittura nel 1995. Sì, proprio 15 anni fa: era un carrozzone, Formigoni la chiuse subito, subendo anche un processo durato fino alla Cassazione (e uscendone assolto per ... Buongoverno)". Lo precisa una Nota di Regione Lombardia che così prosegue: "Insomma, il dossier delle ultime rivelazioni è vecchio di quindici anni, sembra fermo alla prima delle giunte Formigoni. Si potrebbe anche finire qui, essendoci fatta un´idea dell´attendibilità del cosiddetto dossier". "Ma per amor di precisione - prosegue la Nota - rileviamo altri svarioni. Per esempio: Regione Lombardia non ha nessuna partecipazione in qualsivoglia agenzia per la Cina; nessuna partecipazione in Fondazione Fiera Milano e sue società: ha solo un ruolo di controllo previsto per legge. Il Consorzio Villa Reale è un Consorzio di enti pubblici. Regione Lombardia partecipa al 100% a 4 sole società (Cestec, Finlombarda, Lombardia Informatica, Infrastrutture Lombarde) e con quote minori a Navigli Lombardi scarl, Ferrovie Nord, Expo 2015. Totale 7. Non si capisce come l´articolo/dossier possa calcolare 69. Certo se il Tesoro tiene i conti dello Stato con la stessa diligenza...". "Per costruire un´inchiesta attendibile sulle partecipazioni di Regione Lombardia - continua la Nota - sarebbe bastato consultare i siti web della Regione dove tutto è pubblicato con la massima trasparenza e, a differenza di certe veline, con dati aggiornati". "Altrettanto gratuita e infondata è - secondo la Nota - la polemica sulle cosiddette sedi all´estero. Intanto Regione Lombardia non ha 24 sedi all´estero, ma 1 (una), a Bruxelles. Come tutte, ma proprio tutte, le Regioni non solo italiane ma europee: francesi, tedesche, financo le euroscettiche inglesi. Totale 267 sedi regionali: tutti matti e spendaccioni? Non solo. Regione Lombardia ha a Bruxelles 13 dipendenti, contro 35 del Baden Wurttemberg, 50 della Baviera, 50 anche di Valencia. Le spese annue ammontano a 176.000 euro (quasi tutti recuperati affittando una parte ad altri enti), mentre il valore dei progetti europei "conquistati" ammonta a 20 milioni (sempre nel 2009). Questo si deve chiamare spreco o buongoverno? Lo sanno tutti: se non si fa lobbying presso alla Ue, si perdono le fonti finanziarie e i fondi, specie ora che vanno ad esaurirsi in seguito all´allargamento ad Est. Altre sedi all´estero Regione Lombardia non ne ha. La polemica con la diplomazia regionale è vecchia e stucchevole. Regione Lombardia - da sempre vicina alle sue 800.000 imprese che rappresentano un terzo dell´import-export italiano - riconosce la qualifica di Lombardia Point Estero (e non spende un euro né ci mette un dipendente) a strutture già operanti all´estero, appartenenti a soggetti di natura camerale, associativa e consortile in possesso di requisiti specifici in tema di servizi di internazionalizzazione alle imprese lombarde. Un marchio di qualità. A tutto servizio delle imprese e con nessun costo". Domanda finale della Nota regionale: "Ma ogni buon giornalista non dovrebbe controllare l´attendibilità delle veline che il ministero del Tesoro (!) gli passa?"  
   
 

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