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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Giugno 2010
 
   
  MANOVRA ECONOMICA NAZIONALE: IL PRESIDENTE SPACCA SCRIVE AI PARLAMENTARI MARCHIGIANI. ´IMPEGNO CORALE PER UNA MAGGIORE EQUITA´´

 
   
  Ancona, 24 Giugno 2010 - Un coinvolgimento trasversale e bipartisan, una mobilitazione generale di tutti i livelli istituzionali contro il peso insostenibile che la manovra economica nazionale scarica sulle Regioni e sugli enti locali. Con questo scopo il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha inviato una lettera a tutti i parlamentari marchigiani, per sollecitare il loro contributo nell´ambito dei lavori parlamentari affinche` la manovra economica sia rimodulata nel segno di una piu` equa distribuzione dei sacrifici tra i diversi livelli istituzionali. Ai deputati e senatori marchigiani Spacca ha inviato, inoltre, il testo della risoluzione adottata ieri all´unanimita` dal Consiglio regionale, con voto bibartisan, con cui si condivide il documento sulla manovra economica nazionale approvato dalla Conferenza delle Regioni. Ecco il testo della lettera. ´Con la speranza di fare cosa gradita, invio in allegato la risoluzione approvate ieri all´unanimita` dal Consiglio Regionale delle Marche con cui si condivide la posizione assunta dalla Conferenza delle Regioni, sempre all´unanimita`, rispetto alla manovra economica nazionale. E´ profonda e condivisa in modo bipartisan, infatti, la preoccupazione circa gli effetti insostenibili di questa manovra finanziaria, ora all´esame del Parlamento, che pone a carico del sistema delle Regioni e degli Enti locali oltre il 50% del suo peso: si intacca cosi` il principio costituzionale di corrispondenza tra funzioni conferite e risorse necessarie per il loro svolgimento, azzerando di fatto il federalismo. Tale situazione e` ancor piu` iniqua se si pensa che nell´ultimo triennio i ministeri e l´amministrazione centrale dello Stato hanno incrementato la spesa pubblica di +10,87%, mentre le Regioni, sempre nello stesso periodo, l´hanno ridotta di -6,21%. Solo nelle Marche le simulazioni indicano un taglio medio ai trasferimenti statali spettanti nel prossimo triennio di -67%, con una perdita potenziale di -400 milioni di euro di risorse: solo per fare alcuni esempi, tali tagli comporteranno l´annullamento quasi completo dei fondi trasferiti per il sociale, la famiglia, la non-autosufficienza, i trasporti e le infrastrutture, le attivita` produttive, la cultura. Sono a chiederLe, dunque, il Suo fattivo contributo nei lavori parlamentari affinche`, pur rispettando gli impegni europei sui saldi, la manovra possa essere rimodulata al suo interno, con una diversa e piu` equa ripartizione dei sacrifici necessari, soprattutto tra i diversi livelli istituzionali, premiando anche i comportamenti maggiormente virtuosi. Un taglio ´lineare´ di questa dimensione, altrimenti, incidera` drammaticamente su investimenti e servizi che Regione ed Enti locali potranno destinare a cittadini, famiglie e piccole imprese, per il welfare, lo sviluppo e il territorio, con immediate conseguenze recessive anche su lavoro ed economia. L´auspicio e` che Governo e Parlamento, in modo condiviso da tutti gli schieramenti, possano introdurre le correzioni auspicate per ragioni di equita`, sostenibilita` e reale coerenza con un disegno autenticamente federalista´.  
   
 

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