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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Giugno 2010
 
   
  COBAS LATTE A VENEZIA. ZAIA: SOSPENDERE SCADENZA DEI PAGAMENTI. LASCIAR LAVORARE I CARABINIERI.

 
   
  Quote latte: sospendere la scadenza della prima rata delle multe e lasciare che i carabinieri completino l’indagine. E’ questa la linea tracciata il 24 giugno dal presidente del Veneto Luca Zaia, incontrando assieme all’assessore all’agricoltura Franco Manzato una folta rappresentanza dei Cobas del latte, venuti a manifestare a Venezia per chiedere un intervento urgente del Governo alla luce della relazione del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari secondo la quale non tornano i conti sulla produzione di latte in Italia, che sulla base di analisi su dati dell’Anagrafe bovina e dei libri genealogici potrebbe non aver mai superata la quota produttiva assegnata al nostro Paese. Zaia e Manzato hanno incontrato i manifestanti in campo San Tomà, uscendo da Palazzo Balbi “Per prima cosa dobbiamo operare, tutti assieme, perché il 30 giugno non sia più la data di scadenza per il pagamento della prima rata – ha affermato Zaia – e poi facciamo lavorare i Carabinieri perché completino le indagini. Loro rappresentano lo Stato e l’imparzialità in questa vicenda. Non riconoscere la relazione dei carabinieri vuol dire non riconoscere lo Stato. Lasciamo che sbroglino la matassa: quando avranno detto quali sono i colpevoli, con nomi e cognomi, allora vedremo chi deve pagare e chi no”. “Io ho rispetto dei carabinieri – ha aggiunto il presidente del Veneto – e non possiamo mettere in discussione il loro lavoro. In attesa di chiarirla, la questione va però congelata, per tutti: per le 2 mila aziende della legge 33 ma anche per le 23 mila stalle della legge 119 che hanno accettato la rateizzazione, perché se le cifre sono sbagliate neanche loro devono pagare. Lavoriamo assieme, non facciamo che questa diventi una guerra tra poveri, tutti dobbiamo chiedere il congelamento. Sosterremo questa richiesta e nel frattempo – ha detto il presidente del Veneto – vi chiedo di protestare in maniera civile”. Dal canto suo l’assessore Manzato ha riferito di avere nuovamente scritto al ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan chiedendo che “sia data la giusta e definitiva interpretazione di quanto la relazione del Nucleo antifrodi comunitarie ha portato alla luce”. Analoga richiesta l’assessore aveva già formalizzato il 7 maggio scorso.  
   
 

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