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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Giugno 2010
 
   
  CONSIGLIO EUROPEO: "ORA TOCCA AI GOVERNI MANTENERE GLI IMPEGNI"

 
   
  Bruxelles, 28 giugno 2010 - Dopo aver ascoltato gli obiettivi e le conclusioni dell´ultimo vertice europeo da Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio, i parlamentari hanno messo in guardia i governi Ue sulla necessità di mettere in pratica le buone intenzioni. Una parte dell´Aula ritiene che la Commissione debba essere il cane da guardia che garantisca l´attuazione delle politiche a livello nazionale. Il Consiglio europeo del 17 giugno a Bruxelles ha approvato la strategia Eu2020 per la ripresa e lo sviluppo, ha deciso di raffrozare il Patto di Stabilità e Crescita, ha stabilito di proporre una tassa sulle banche al G20 di Toronto, e un giro di vite sulla regolamentazione finaziaria. Il 23 giugno il presidente del Consiglio Herman Van Rompuy ha riferito le conclusioni del Summit ai parlamentari: "eurozona o no, siamo tutti interdipendenti economicamente", ha sottlineato il belga, rassicurando che "le misure di austerità non avranno un effetto deflazionsitico"e auspicando "coordinamento delle politiche nazionali a livello europeo". "Fondamenta dell´euro più solide", ha invocato la vice-presidente del gruppo Popolare Corien Wortmann Kool, chiedendosi come "mettere gli Stati membri nella condizione di rispettare gli impegni presi rispetto alla strategia Eu2020", altrimenti "farà la fine della Strategia di Lisbona". Per la socialista svedese Marita Ulvskog si è fatto troppo poco. Non bisognerebbe focalizzarsi su questi temi durante la crisi finanziaria. Bisogna prendere delle decisioni per regolamentare il mercato, che è troppo vulnerabile. Guy Verhofstadt, leader dell´Alde, pensa che "gli Stati membri debbano giocare un ruolo primario nella strategia economica della zona euro degli anni a venire. Sarà importante decidere chi controllerà e sanzionerà i paesi quando non rispetteranno le condizioni". Verhofstadt ritiene che debba essere la Commissione. La tedesca Rebecca Harms dei Verdi è intervenuta sulla supervisione finanziaria, criticando i paesi membri: "Dopo anni di discussione oggi siamo d´accordo sulla supervisione, ma il Consiglio dice che non possiamo permettere a un corpo di sorveglianza di intervenire. Questo è assurdo". Timothy Kirkhope, conservatore britannico, ha dichiarato che "per il bene dell´euro e del futuro economico di tutti i membri Ue, i deficit di bilancio devono essere ridotti". L´inglese ha anche aggiunto che "solo diminuendo il peso del debito pubblico e assicurando bassi tassi di interesse il settore privato sarà in grado di investire, creare lavoro e dare impulso a una nuova crescita". Secondo Lothar Bisky, alla testa del gruppo "Sinistra Unita", "dobbiamo guardare alle fondamenta democratiche della nostra società: "l´Ue sta spingendo per l´innalzamento dell´età pensionabile e i tagli al servizio pubblico. Questo vuol dire che ancora una volta, il numero delle persone che vivono in povertà sta aumentando". L´euroscettico Nigel Farage (Efd) critica di nuovo l´Ue: "Quanto dovranno soffrire i paesi per rincorrere questo sogno dell´euro? Che livello di disordine sociale possiamo tollerare per tenere insieme una valuta che semplicemente non può funzionare? Per quanto ancora i tedeschi dovranno farsi carico dei debiti degli altri?".  
   
 

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