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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Giugno 2010
 
   
  FINANZIARIA. CAPPELLACCI: NON SIAMO DISPONIBILI A FARE SCONTI A NESSUNO: PRIMA VENGONO I CITTADINI, POI LA POLITICA

 
   
   Cagliari, 28 Giugno 2010 - "La politica di rigore non può risolversi nel taglio indiscriminato di quei trasferimenti indispensabili affinché le Regioni possano esercitare in maniera compiuta le funzioni ad esse riconosciute dalla Costituzione e nella conseguente compressione di quell’Autonomia che per la Sardegna, Regione a Statuto Speciale, rappresenta un elemento irrinunciabile e poggia su solide basi storiche, culturali e identitarie". Lo afferma il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci che conferma, dopo aver parlato il 24 giugno con il presidente Vasco Errani, che il fronte delle Regioni è compatto e coeso in difesa dei territori e dei cittadini ed esprime netta contrarietà rispetto ad una manovra che mina la stessa dignità delle Regioni. "Non posso non rimarcare infatti – aggiunge il presidente Cappellacci - che sono mancati i necessari momenti di dialogo e che la manovra finanziaria è stata presentata con decreto legge senza l´approvazione della decisione di finanza pubblica, né la condivisione della Conferenza Unificata". Se per contrastare la crisi sono necessari sacrifici – prosegue il governatore della Sardegna - occorre trovare il giusto equilibrio tra Stato, da un lato, e autonomie regionali e locali, dall’altro, affinché ciascuno faccia la propria parte e le decurtazioni siano equamente distribuite. Invece, su una manovra di 12 miliardi per due anni, le Regioni sono chiamate a contribuire per oltre la metà. Se il principio è quello del rigore, allora valga per tutti i livelli istituzionali, nessuno escluso, e lo si applichi a 360 gradi. Dall’incontro del 23 giugno con il Ministro Tremonti sembra emergere un atteggiamento di inspiegabile e totale chiusura da parte del Ministro stesso".  
   
 

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