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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Giugno 2010
 
   
  PUGLIA: TAR DICE NO A TRIVELLAZIONI IN MARE PER RICERCA PETROLIO

 
   
  Bari, 28 giugno 2010 - L’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha diffuso la seguente nota: “Con sentenza del 23 giugno 2010, il Tar Puglia - Bari ha accolto nel merito il ricorso proposto dalla Regione Puglia contro il decreto di autorizzazione alla Via rilasciato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a favore della società Northern Petroleum per l´esecuzione di sondaggi geosismici finalizzati alla ricerca di idrocarburi al largo delle coste pugliesi e, precisamente, tra Monopoli e Brindisi”. Secondo l’assessore “La pronuncia fissa dei principi parzialmente innovativi in ordine alla necessità di eseguire una Valutazione cumulativa in relazione a progetti che, pur risultando funzionalmente autonomi, possono risultare interferenti o reciprocamente interdipendenti dal punto di vista dell´incidenza sulle matrici ambientali. In altre parole la Regione ha eccepito il fatto che la società inglese abbia presentato diverse istanze di Via, tutte in un fazzoletto di mare, eludendo, di fatto, la normativa nazionale sulla Via che obbliga i proponenti a tener conto del complessivo contesto ambientale in cui l’opera viene inserita”. “Si tratta – spiega - di una prima vittoria di tutto il territorio regionale che vede così garantiti gli elementi di partecipazione attiva nei processi decisionali nell’ambito dei quali difendere le peculiarità socio – economiche ed ambientali che in quella particolare area sono fondate su turismo e pesca”. “Mentre il Governo nazionale – continua Nicastro - festeggia per la pronuncia della Corte Costituzionale che ha respinto i ricorsi presentati dalle 11 Regioni contro il nucleare, dichiarandoli in parte infondati ed in parte inammissibili, la Regione Puglia apprezza la sentenza del Tar Puglia – Bari che ha accolto nel merito il ricorso contro la Via rilasciata dal Ministero dell’Ambiente per l´esecuzione di sondaggi geosismici finalizzati alla ricerca di idrocarburi al largo delle coste pugliesi”. “Continueremo a difendere – conclude - in ogni sede il diritto all’autodeterminazione del territorio su scelte rilevanti quali l’energia, l’ambiente e la salute dei cittadini anche contro questo Governo che usa il tema del federalismo a seconda delle convenienze e che non esita ad autorizzare progetti fortemente impattanti contro il volere delle popolazioni e delle istituzioni locali. Energia, ambiente e salute sono beni “sociali”, non ricchezza mobile. Il possesso dei beni sociali deve essere garantito a tutti i cittadini, pensando soprattutto alle generazioni future. Questo è un elementare principio di “giustizia distributiva” per il rispetto del quale ci batteremo sino all’ultimo respiro”.  
   
 

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