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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Giugno 2010
 
   
  MILANO: RIFIUTI ELETTRICI E ELETTRONICI, DOVE VANNO A FINIRE?

 
   
  Milano, 28 giugno 2010 - A Milano e provincia nel 2008 sono state oltre 116 mila le tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici ricevute dagli impianti, più di 6 mila nel territorio comunale, dove i rifiuti ricevuti sono soprattutto apparecchi fuori uso non pericolosi (42,5%) seguiti dalle batterie al piombo (28,5%), situazione invertita in provincia con le batterie in testa (54,1%), seguite dalle apparecchiature fuori uso (15,4%). Il 95% dei rifiuti che sono trattati negli impianti della provincia vengono recuperati (87 mila tonnellate), il 2,62% è sottoposto a trattamento misto e solo il 2,35% viene smaltito. Nel comune di Milano il 77,6% dei Raee (rifiuti di apparecchi elettrici ed elettronici) viene sottoposto a trattamento di recupero e il 22,4% viene smaltito. Ma cosa si recupera? Negli impianti provinciali soprattutto le batterie al piombo (62,16%) e in quelli comunali apparecchiature fuori uso non pericolose (86,8%). Emerge da una elaborazione della Camera di Commercio su dati dalle dichiarazioni delle imprese (riferiti al 2008) per provincia e comune di Milano. Giovedì primo luglio dalle ore 9.00, alla Camera di Commercio di Milano, sede Palazzo Affari ai Giureconsulti, Piazza Mercanti, 2 si terrà in merito un convegno per analizzare la situazione attuale e le prospettive per il futuro. Secondo la normativa dal 18 giugno ogni consumatore potrà restituire gli apparecchi elettronici al negozio in cui compra. Con questa nuova possibilità è previsto un forte incremento dei risultati di raccolta dei rifiuti tecnologici. Perché il sistema decolli è però essenziale che i comuni mettano a disposizione un numero di centri di raccolta sufficiente per soddisfare le esigenze dei commercianti di elettrodomestici. Dal 1 gennaio 2008 è operativo il sistema di recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. I produttori, gli importatori e i rivenditori, con proprio marchio, di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) diventano responsabili della gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici: sono obbligati, tra i vari adempimenti, ad iscriversi ad un Registro Nazionale e a predisporre un sistema adeguato alla gestione dei Raee organizzandosi in consorzi o altri sistemi collettivi. Su tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici dovrà essere apposto il simbolo del cassonetto barrato per contraddistinguerli. “Si tratta di una sfida molto importante per il sistema delle imprese, chiamato ad organizzarsi per raggiungere in modo efficace ed economicamente sostenibile gli impegnativi obiettivi di riciclaggio e recupero previsti per i rifiuti elettrici ed elettronici - ha dichiarato Massimo Ferlini, membro Giunta Camera di Commercio di Milano e presidente Albo gestori ambientali della Lombardia -. Occorre un impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti tecnologici, che non vanno considerati al pari dei mobili o degli altri rifiuti ingombranti, anche in base alle nuove norme che richiedono una specifica attenzione al problema”.  
   
 

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