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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Giugno 2010
 
   
  ABRUZZO: ABI, VARATE MISURE STRAORDINARIE PER LE FAMIGLIE E LE IMPRESE COLPITE DAL SISMA ACCOLTE LE ISTANZE AVANZATE DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO, GIANNI CHIODI.

 
   
  Roma, 28 giugno 2010 - Nuovi interventi di sostegno alla popolazione abruzzese colpita dal sisma: l’Associazione Bancaria Italiana, con delibera del Comitato Esecutivo, ha dato il 24 giugno il via libera alle misure di solidarietà che prenderanno corpo dopo il 30 giugno, quando cioè cesserà la sospensione generalizzata e automatica di tutti i finanziamenti, stabilita dall’Abi nel dicembre scorso. È questo il senso dell’intervento del settore bancario che ha accolto le istanze avanzate oggi dal Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. In vista dell’imminente scadenza, il 30 giugno, della proroga per la sospensione del pagamento dei mutui e dei finanziamenti in essere al 6 aprile 2009 (data del sisma), ed il permanere di una situazione di difficoltà per la clientela nel territorio abruzzese, l’Abi è intervenuta adeguando le iniziative avviate dall’industria bancaria in ambito nazionale alle esigenze specifiche della popolazione colpita dal sisma. Con l’approvazione delle misure, pertanto, si abbandona il principio dell’automatismo in base al quale la sospensione dei rimborsi si applicava a tutti i finanziamenti in essere, salvo diversa richiesta del cliente, per tornare verso una situazione di “progressiva normalità” nella quale tali misure diventano usufruibili da famiglie e imprese, dietro specifica richiesta e se rispondenti a determinati requisiti. Le nuove misure sono dunque un adeguamento, tarato sulle specificità del post-terremoto abruzzese, dell’’“Accordo per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui nell’ambito del Piano famiglie” e dell’“Avviso Comune per la sospensione dei debiti delle pmi verso il settore creditizio” adeguati alla specificità della zona colpita dal sisma. Misure per le famiglie Potranno fare richiesta di sospensione delle rate di mutuo per l’abitazione principale, le famiglie residenti nei comuni colpiti dal terremoto. La sospensione si applicherà ai mutui di importo non superiore a 150 mila euro, il cui intestatario abbia un reddito imponibile inferiore a 40 mila euro annui e si trovi in una delle condizioni previste dal Piano famiglie (perdita del posto di lavoro, morte o insorgenza di non autosufficienza, sospensione dal lavoro). La durata della sospensione è fissata in ulteriori 6 mesi. Misure per le imprese Per quanto riguarda le imprese, i contenuti dell’Avviso comune vengono modificati, estendendo a tutte le imprese (anche le grandi) localizzate nei comuni colpiti dal sisma, le facilitazioni previste per le piccole e medie imprese. È spostata al 6 aprile 2009 la data in cui le imprese che richiedono operazioni di sospensione o allungamento dovevano avere esclusivamente posizioni classificate dalla banca come "in bonis". La clientela potrà fare richiesta di sospensione fino al 31 gennaio 2011. Analogamente a quanto accaduto fino ad ora, ciascuna banca potrà aderire su base volontaria alla misura e offrire al cliente condizioni migliori rispetto a quanto previsto. L’abi raccoglierà le adesioni da parte dei singoli istituti e le pubblicherà sul proprio sito web. L´iniziativa dell’Abi rientra tra le misure adottate del sistema bancario in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009.  
   
 

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