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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Giugno 2010
 
   
  FVG : MIGLIORI SERVIZI E MENO COSTI SU RETE FS

 
   
  Trieste, 29 giugno 2010 - "Di certo le prospettive di sviluppo del sistema portuale regionale e della più complessiva ´piattaforma logistica Fvg´ non possono decollare senza i grandi assi di trasporto ferroviari internazionali, da cui la necessità di risolvere il nodo della tratta transfrontaliera italo-slovena della Lione-kiev e l´esigenza del prolungamento sino ai porti di Trieste e Ravenna del Corridoio Baltico Adriatico, ma gli operatori portuali di Trieste e Monfalcone oggi chiedono anche altre priorità, ben più limitate ma altrettanto strategiche". Tra queste, le più immediate, ha ricordato l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi concludendo il 51.Mo Corso dell´Istituto per lo studio dei Trasporti nell´integrazione economica europea/Istiee presieduto da Giacomo Borruso, sono di natura infrastrutturale, con la necessità che Gruppo Fs ed Autorità portuale di Trieste concordino sull´adeguamento della stazione di Campo Marzio, e manageriale, realizzando un miglioramento della qualità dei servizi lungo la rete ferroviaria ed abbattendo i costi. A questo proposito Riccardi ha osservato che mentre il molo Vii movimenta oggi circa 200 mila Teu all´anno, di cui circa la metà viaggia "su ferro", la capacità della rete ferroviaria retrostante già oggi è in grado di supportare un traffico cinque volte più consistente. L´assessore Riccardi ha anche sottolineato che la Regione, ormai pronta e "sollecitata da quasi tutti" a concretizzare una governance unica del sistema-porto Friuli Venezia Giulia, "sul progetto Unicredit Logistic si è espresso in modo chiaro ma ora attende dai promotori un progetto industriale vero, che guardi al mercato". In questi scenari, che comunque vedono e vedranno sempre gli scali marittimi alimentare i grandi assi di trasporto ferroviario - "i problemi del sistema portuale vanno oggi affrontati da terra, nelle loro implicazioni retroportuali e nei loro nodi di scambio intermodali", ha affermato Riccardi - appare peraltro sempre più opportuno pensare ad una concreta liberalizzazione dei servizi ferroviari, "non creando una ´Trenitalia´ regionale" ha chiarito, bensì vedendo accanto al Gruppo Fs "che resta interlocutore essenziale nel traffico merci" anche una serie di altri partner con caratteristiche regionali, pubblici e privati, oggi già operanti in Friuli Venezia Giulia".  
   
 

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