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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Giugno 2010
 
   
  BIMBI DISABILI A TREVISO RICHIESTA AUDIZIONE A CARABINIERI: INDAGINI PROSEGUANO FINO IN FONDO; INVITO A PRUDENZA NEI GIUDIZI PER NON DANNEGGIARE LE FAMIGLIE E GLI OPERATORI DI UNA STRUTTURA D’ECCELLENZA”

 
   
  Conegliano (Tv), 28 giugno 2010 - “Chiederò audizione ai carabinieri su questa vicenda. Li ringrazio dell’opera investigativa da loro svolta, li sollecito ad andare avanti fino in fondo nelle indagini come sollecito la direzione dell’ulss a concludere al più presto l’indagine interna su quanto avvenuto e a tenermi informato. L’abuso su un bambino, in particolare se disabile, è qualcosa di abbietto. Se i comportamenti denunciati dai carabinieri saranno confermati l’allontanamento delle operatrici dovrà essere definitivo, dovrà scattare il licenziamento, dovranno essere bandite dallo svolgere questo lavoro. Invito tutti alla prudenza e al senso di responsabilità nell’esprimere giudizi pesanti, o quasi definitivi, per non danneggiare i tantissimi bambini e le loro famiglie ospiti della struttura e gli oltre cinquecento operatori che svolgono un lavoro d’eccellenza, un’attività quotidiana impagabile e riconosciuta nel settore della disabilità, e non solo”. Lo ha detto Remo Sernagiotto, assessore regionale alle politiche sociali, al termine dell’incontro con i responsabili dell’ente, incontro tenutosi a Conegliano il 26 giugno , a seguito della notizia di maltrattamenti di alcuni bambini disabili ad opera di due educatrici in un centro di riabilitazione diurno. “Ho voluto subito parlare di quanto avvenuto con i responsabili della struttura – ha precisato Sernagiotto - per avere un quadro preciso della situazione ma anche per portare solidarietà e un messaggio di serenità alle famiglie e agli operatori. L’accompagnamento e l’assistenza ai bambini disabili - sottolinea l’assessore - è un lavoro delicatissimo, molto difficile, stressante, che necessita di dedizione e formazione, un lavoro che non è da 27 del mese. Eventuali mele marce, che ci sono dappertutto, o situazioni personali di stress o disagio, non possono compromettere l’operato di centri come questi, che lavorano tra mille difficoltà, e che hanno saputo guadagnarsi, nel corso di decenni di storia, il rispetto di tutti a partire dalle famiglie per arrivare poi al territorio e alle istituzioni. Chiedo nel contempo agli operatori che si trovano giorno per giorno alle prese con un’attività così particolare e delicata dal punto di vista psicologico come l’assistenza a persone disabili di segnalare le loro possibili condizioni di malessere o di sopravvenuto disagio ai propri superiori, consentendo magari un cambio di mansioni. Questo potrebbe prevenire episodi analoghi. Nel prossimo futuro – conclude Sernagiotto - intendo invitare la stampa ad essere presente in uno di questi centri che danno assistenza diurna a bambini con forti disabilità: in nome della trasparenza e della condivisione del lavoro di programmazione sociale e sanitaria sul territorio”.  
   
 

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