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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Giugno 2010
 
   
  BOLZANO: COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ SULLE GIUNTE: SINDACI RISPETTINO LE LEGGI

 
   
  Bolzano, 28 giugno 2010 - La Commissione provinciale Pari opportunità e la Consigliera di parità criticano la nomina delle Giunte in alcuni Comuni altoatesini. Anche San Martino in Badia sarà amministrata da una squadra tutta al maschile. Nonostante il richiamo dell’assessore provinciale alle Pari opportunità Roberto Bizzo, il primo cittadino non si è dichiarato disponibile, sostiene la Commisisone pari opportunità, ad annullare la delibera del Consiglio comunale e a rinominare la Giunta inserendo una donna. "Non basta che i sindaci si richiamino allo statuto che non prevede alcuna presenza femminile in Giunta o la prevede solo a specifiche condizioni", sottolinea la presidente della Commissione Ulrike Oberhammer. "La legge regionale n. 7 del 2004 prevede in modo chiaro che la rappresentanza di entrambi i sessi venga assicurata nei Consigli comunali, negli organi collegiali del Comune nonché nelle istituzioni da esso dipendenti." Alla luce di questa situazione, la Commissione provinciale Pari opportunità e la Consigliera di parità Simone Wasserer criticano fortemente la nomina delle Giunte in alcuni Comuni altoatesini. "Accanto a Senales e a Villabassa, anche San Martino in Badia, sarà guidata, nei prossimi cinque anni, da una squadra completamente maschile, nonostante i buoni risultati elettorali di ben due donne in Consiglio comunale e la dichiarazione da parte di una di loro di disponibilità a ricoprire un ruolo in Giunta", sottolineano la presidente Oberhammer e la vice Patrizia Trincanato. Anche dopo il richiamo dell’assessore alle Pari opportunità Roberto Bizzo, sostengono Commissione pari opportunità e Consigliera di parità, il primo cittadino Heinrich Videsott non si è dichiarato disponibile ad annullare la delibera del Consiglio comunale e a rinominare la Giunta inserendo una donna. "Non è ammissibile il fatto che dobbiamo essere noi a ricordare ai Sindaci che gli statuti comunali devono in ogni caso rispettare le disposizioni legislative gerarchicamente superiori, che sono la legge regionale e la Costituzione", sottolinea Ulrike Oberhammer. "Non possiamo accettare l’esclusione della rappresentanza femminile nelle Giunte comunali e intendiamo opporci in tutti i modi per difendere diritti giuridici sanciti per legge", conclude.  
   
 

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