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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Giugno 2010
 
   
  LAURA BOLDRINI OGGI A PARMA ALLA BIBLIOTECA ALPI LA PORTAVOCE DELL’ALTO COMMISSARIATO DELL’ONU PER I RIFUGIATI (UNHRC) PRESENTA IL SUO ULTIMO LAVORO “TUTTI INDIETRO”

 
   
   Parma, 28 giugno 2010 - Cosa spinge migliaia di persone a cercare di raggiungere le coste italiane sfidando ogni pericolo? Che cosa sappiamo veramente di loro? Dobbiamo averne paura? È giusto respingerli, come il governo italiano ha deciso di fare dal maggio 2009? Sono queste alcune delle questioni affrontate da Laura Boldrini nel suo ultimo lavoro “Tutti indietro”. Su iniziativa della Provincia la portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhrc), sarà a Parma lunedì 28 giugno. Alle ore 17.30, alla Biblioteca Ilaria Alpi, presenterà il suo libro nel corso di un incontro condotto da Cecilia Scaffardi, Direttrice di Vita Nuova e di Caritas Parma e al quale interverranno l’assessore Marcella Saccani e Luciano Mazzoni. L’evento è organizzato in collaborazione con la Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi di Parma e con il sostegno di Ciac onlus nell’ambito del calendario di iniziative promosse all’interno del progetto regionale “Emilia – Romagna, terra d’asilo”. Laura Boldrini da oltre venti anni lavora nelle agenzie Onu. Dal 1998 è portavoce dell´Alto Comissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Ha svolto numerose missioni nei principali luoghi di crisi, tra cui Kosovo, Afghanistan, Iraq, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda. Laura Boldrini, Tutti indietro, Rizzoli 2010 - Sayed ha vent’anni. A undici è dovuto scappare dall’Afghanistan, lasciando la madre e la propria casa, per sfuggire a chi lo voleva costringere a combattere con i talebani. È arrivato in Italia dopo nove anni di viaggio, tra stenti e periodi di prigionia, trattato in modo disumano. Quella di Sayed è solo una delle tante storie raccolte da Laura Boldrini nella sua lunga esperienza in prima linea. Oggi nel dibattito pubblico si tende a considerare tutti i migranti allo stesso modo, mettendoli indistintamente in un unico grande calderone e presentandoli come minaccia alla sicurezza. Anche i rifugiati, da vittime di regimi e conflitti, finiscono per rappresentare un pericolo. Un grande equivoco che mina i principi di solidarietà e di diritto radicati da sempre nella società italiana. Dalle parole di Laura Boldrini emerge una realtà invisibile all’opinione pubblica. L’autrice, che negli anni ha affrontato con passione e coraggio alcune tra le principali crisi umanitarie - dal Kosovo, all’Afghanistan, dal Sudan all’Iraq - racconta la propria esperienza, maturata nell’incontro costante con il dolore di chi è costretto a scappare. Ma descrive anche l’Italia della solidarietà, spesso oscurata dai mezzi d’informazione: dagli uomini che mettono a rischio la propria vita per salvare in mare i naufraghi partiti dalle coste africane, alle tante persone che nel rapporto quotidiano con immigrati e rifugiati realizzano un’integrazione vera e spontanea, gettando le basi per la società italiana del futuro.  
   
 

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