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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Giugno 2010
 
   
  PROGRAMMA E MANOVRA,SISTEMA LOMBARDO UNITO CON FORMIGONI IMPRESE,SINDACATI E ENTI LOCALI: CORREGGERE TESTO DEL GOVERNO SOSTEGNO ALLA RIPRESA E SERVIZI AI CITTADINI,SI´ ALLA REGIONE

 
   
  Milano, 29 giugno 2010 - Le forze economiche e sociali della Lombardia, riunite nel tavolo del Patto per lo Sviluppo e i rappresentanti degli enti locali che siedono nella Conferenza delle autonomie (Anci, Upl, Uncem, ecc), hanno condiviso all´unanimità i contenuti del Programma Regionale di Sviluppo della Ix legislatura (Prs), il documento varato dalla Giunta lombarda che indica i progetti e le priorità per il quinquennio 2010-2015. Lo hanno fatto sottoscrivendo una dichiarazione congiunta nella quale si "considerano proficue le linee del Programma Regionale di Sviluppo", con particolare riferimento a sanità, welfare, conciliazione famiglia-lavoro, sostegno alla ripresa, ricerca e innovazione e si sottolinea la necessità di "operare ogni sforzo per proseguire le politiche di innovazione e sviluppo, non rallentare la fragile ripresa in atto e non ridurre i servizi assicurati dal sistema regionale e dalle autonomie locali al sistema lombardo delle imprese produttivo nel suo complesso ed ai cittadini lombardi". Le firme sono dei vertici di 26 sigle delle associazioni degli industriali, della piccola media impresa, delle cooperative, degli artigiani, agricoltori e commercianti, così come dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl), del sistema camerale, degli enti locali. La sottoscrizione è arrivata al termine di una mattinata di lavoro voluta dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha presieduto e coordinato il Tavolo, al quale hanno partecipato anche il vicepresidente Andrea Gibelli e numerosi assessori. "Sono molto soddisfatto - ha detto il presidente Formigoni - perché il sistema lombardo, con le sue imprese, il mondo dell´artigiano e del commercio, i sindacati e le associazioni di categoria, ha approvato il nostro Programma Regionale di Sviluppo, che è il documento strategico di legislatura. E´ molto positivo questo convergere unanime di tutto il mondo economico e sociale della Lombardia attorno all´amministrazione regionale nel condividere le strategie e i programmi". "Questo stesso mondo economico e sociale - ha proseguito Formigoni - ha anche approvato all´unanimità un documento di sostegno all´azione che stiamo portando avanti per cambiare la manovra economica nazionale. Ribadiamo che questa manovra è necessaria, i saldi sono quelli indicati dal Governo ma tutta la Lombardia chiede con forza che i tagli siano riproporzionati perché questa manovra così com´è è insostenibile per tutte le Regioni e anche per la Lombardia". La stessa dichiarazione con cui è stata sancita l´unità d´intenti del sistema lombardo sulle priorità per lo sviluppo dei prossimi cinque anni contiene infatti anche un giudizio condiviso da tutti sulla manovra economica del Governo: vengono ritenuti necessari "un riproporzionamento dei tagli previsti dalla manovra su tutti i comparti dello Stato", oltre che "meccanismi di premialità a favore di Regioni con parametri finanziari più virtuosi", "una revisione del patto di stabilità territoriale che permetta alle Regioni di svolgere il loro ruolo di regia sul territorio" e "soluzioni innovative al fine di incrementare la lotta all´evasione fiscale". Dopo aver ribadito come la posizione delle Regioni sia unitaria su questo tema ("non c´è nessuna incrinatura"), Formigoni è tornato a chiedere l´istituzione di una commissione mista Governo-regioni "che lavori in maniera aperta per andare a vedere dove sono gli sprechi, chi spreca e chi non spreca, perché i giudizi all´ingrosso sono errati". In sostanza, "bisogna riconoscere e premiare la virtù e colpire il vizio". A riguardo di Piano Regionale di Sviluppo - (Prs) e giudizio sulla manovra economica del Governo, i rappresentanti del mondo economico, sindacale e degli enti locali dello Lombardia - 26 sigle del Patto per lo Sviluppo, oltre naturalmente a Regione Lombardia - hanno espresso nella Dichiarazione congiunta, condivisa all´unanimità, "un convinto appoggio all´azione del presidente della Giunta, anche nel quadro delle decisioni della Conferenza delle Regioni, a difesa dell´autonomia regionale lombarda e della piena attuazione del federalismo fiscale". E incoraggiano Formigoni "a continuare a promuovere in sede di conversione del Decreto miglioramenti e modifiche finalizzate a garantire il mantenimento nel bilancio dello Stato di tutte le risorse necessarie alla piena attuazione del federalismo fiscale; il formale impegno a non diminuire il Fondo sanitario nazionale come definito nel Patto della Salute; la previsione di meccanismi di premialità a favore delle Regioni con parametri finanziari più virtuosi, soprattutto nelle regole del Patto di Stabilità". Sulla Manovra - La Dichiarazione riconosce "la necessità della manovra finanziaria" e condivide quanto più volte sottolineato da Formigoni nei giorni scorsi "che i saldi complessivi di tale manovra finanziaria debbano rimanere inalterati al fine di perseguire concretamente gli obiettivi di risanamento della finanza pubblica". Egualmente è "necessario operare ogni sforzo per proseguire le politiche di innovazione e sviluppo, non rallentare la fragile ripresa in atto e non ridurre i servizi assicurati dal sistema regionale e dalle autonomie locali al sistema lombardo delle imprese produttivo nel suo complesso - riconosciuto motore dell´economia nazionale - ed ai cittadini lombardi, a partire da Sanità e Trasporto pubblico locale". Non sfugge ai sottoscrittori della Dichiarazione che "numerose iniziative regionali connesse a trasferimenti statali per l´esercizio delle funzioni conferite, o legate a specifiche leggi di settore, potrebbero subire battute d´arresto". Il riferimento esplicito è alle misure di sostegno delle imprese, dell´agricoltura e della pesca; agli interventi sulla viabilità trasferita ex Anas; alle misure a sostegno dell´ambiente; al Trasporto Pubblico Locale, alle politiche sociali, familiari e abitative. Per "assicurare ai cittadini continuità nei servizi", la Dichiarazione suggerisce una rimodulazione della manovra economica del Governo secondo questi punti: - "un riproporzionamento dei tagli previsti dalla manovra su tutti i comparti dello Stato, garantendone quindi maggiore equità e la corresponsabilità complessiva e la piena attuazione del federalismo fiscale"; - la previsione di "meccanismi di premialità a favore di Regioni con parametri finanziari più virtuosi, non bloccando la contrattazione di secondo livello per la Pubblica Amministrazione nelle Regioni virtuose e lasciando che siano le stesse a decidere su quali voci risparmiare"; - una "revisione del patto di stabilità territoriale che permetta alle Regioni di svolgere il loro ruolo di regia sul territorio"; - e, infine, "soluzioni innovative al fine di incrementare la lotta all´evasione fiscale". Sul Prs - Il mondo economico-sindacale lombardo considera "proficue le linee del Programma Regionale di Sviluppo della Ix legislatura". L´accento viene posto su Sanità ("proseguire nello sviluppo e nel miglioramento della qualità... Mantenendo sempre il sistema in equilibrio finanziario); sul Welfare ("un nuovo sistema che possa adeguare ed estendere le tutele sociali... Anche attraverso forme innovative di contrattazione di secondo livello"); sulla conciliazione famiglia-lavoro, sul sostegno alla ripresa economica ("sostegno delle imprese, accesso al credito, azioni e partnership in grado di favorire la capacità attrattiva e gli investimenti in Regione Lombardia... Come previsto dal Piano Lombardia Sostenibile"), quindi su ricerca, innovazione, crescita del capitale umano. Altra priorità indicate dalla Dichiarazione, in accordo col Prs, riguardano la mobilità ("attuare un´integrazione tariffaria sul Trasporto Pubblico Locale, completare il programma infrastrutturale già avviato, a partire dalle grandi reti strategiche, viarie, ferroviarie e tecnologiche. I Firmatari - Regione Lombardia - Unioncamere Lombardia - Confindustria Lombardia - Apilombarda - Confcommercio Lombardia -Confesercenti Lombardia - Confartigianato Lombardia - Cna Lombardia - C.l.a.a.i. Lombardia - Casartigiani Lombardia - Confagricoltura Lombardia- Coldiretti Lombardia - C.i.a. Lombardia - Confcooperative Lombardia - Legacoop Lombardia - A.g.c.i. Lombardia - Cgil Lombardia - Cisl Lombardia - Uil Lombardia - U.g.l. Lombardia - Cdo Federazione Regionale Lombardia - Abi Commissione Regionale - Anci Lombardia - Upl - Uncem Lombardia - Conferenza Regionale delle Autonomie - Commissione Regionale per le Pari Opportunità. Il Patto Per Lo Sviluppo - Il Patto per lo Sviluppo è stato sottoscritto nel 1998 dai soggetti rappresentativi del mondo economico, sindacale, culturale, sociale e del non profit lombardo (circa 70 sigle) e contiene gli obiettivi prioritari condivisi del "modello lombardo" di sviluppo: il sostegno al lavoro, all´occupazione e all´impresa, la riforma del sistema dell´istruzione e della formazione, la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, il completamento della riforma della sanità e la riforma del welfare, l´attuazione del federalismo e della sussidiarietà. "Il governo della Regione, il suo presidente - spiegò allora Formigoni - insieme alle associazioni rappresentative di tutto il mondo imprenditoriale, sindacale e sociale della nostra regione si sono messi insieme per fare una Lombardia più forte in Europa e nel mondo". Nella passata legislatura, il Patto per lo Sviluppo ha per così dire tenuto a battesimo importanti linee d´azione regionale. Per esempio: il piano per competitività e la relativa legge (2006), il rilancio di Malpensa (2007), il sostegno al credito (2008), il "Pacchetto Fiducia" e l´accordo per la sicurezza sul lavoro (2009).  
   
 

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